"RILEY, RILEY AMORE DOVE SEI?"
Era la mamma di Simon.
Quando riuscì a vederlo si spaventò moltissimo, Riley aveva un taglio sulla parte destra della faccia, una botta sulla parte sinistra ormai nera e perdeva sangue dal naso, con il giubbotto quasi tutto rovinato.
"Oddio che ti è successo.."
"È stato papà.."
Poi si addormentò, la madre lo prese in braccio e si avviarono verso casa.Arrivati distese Riley sul suo letto con un una benda sul taglio e del ghiaccio sul livido, "Quell'ingrato di tuo padre la pagherà.." trattenè le lacrime, non riusciva a guardare suo figlio ridotto così, era troppo legata con lui e non sopportava che suo padre vivesse nella sua vita.
Spense la luce della lampada, ritornò in camera sua e si mise a dormire.
La mattina dopo il padre non era ancora rientrato, Riley si svegliò il pomeriggio per il troppo sonno che aveva.
Tommy voleva prenderlo in giro per il suo aspetto, ma data la presenza della madre evitò.
La madre gli tolse il ghiaccio e la ferita stava già passando, anche il taglio ma sembrava che rimanesse come cicatrice.
"Vado a fare un po' di spesa, non combinate guai ok?"
"Va bene mamma" disse Tommy, e la madre uscì.
"Pensi che papà ritornerà?"
"Sì sì sicuramente"
"Non lo voglio più vedere dalla mia vita.."
"È fatto così purtroppo, non vuole bene a nessuno di noi.."
Il pomeriggio Tommy decide di rimanere in casa, mentre Riley volle andare a fare un giro fuori di casa.
Faceva caldo quindi decide di non mettersi il suo giubbotto.
Passeggiando per il quartiere notò che la gente non ci faceva caso alla sua cicatrice, e per lui fu un sollievo.
Ritornò davanti al vicolo della scorsa sera, e suo padre non era più lì, le gocce di sangue si erano seccate e per terra c'era un giornale mezzo strappato, con ancora la puzza dei bidoni dell'immondizia.
Non pensandoci più si avviò verso il parco del quartiere.
Non vi era mezza anima, era completamente vuoto, il parco giochi era completamente rovinato grazie ai 16enni che si incontravano tutte le mattine dopo la scuola. C'era la plastica buttata per terra e lattine vuote di Coca-Cola e Fanta nei tavolini da pic-nic.
Non c'era segno di un bambino in quella zona, oltre a Riley.
"Strano che oggi non c'è nessuno.." pensò.
In lontananza, vicino ad una altalena notò qualcuno di brillante per terra.
Notò subito che si trattava di un oggetto piccolo.
Non credette ai suoi occhi.
Era una pistola pesante.
"Cosa diavolo.." la prese in mano, pensava all'inizio che fosse ad aria compressa, invece fu proprio una vera pistola.
Cadde poi un caricatore pieno di colpi, Riley si spaventò.
"Ma che ci fa una pistola in un parco? E di chi sarebbe?" Era completamente sporca, intorno a lui non vedeva animali morti o persone, quindi forse non era ancora stata utilizzata, o forse sì ma senza che nessuno se ne accorgesse, considerando che il parco non si trovava proprio in mezzo al quartiere in cui viveva Riley.
Dato che non c'era nessuno in vicinanza, ed era troppo curioso, decise di provare a sparare un colpo, "Non accadrà nulla dai.."
Riuscì a rimettere il caricatore apposto.
Appena premette il grilletto, la pistola sparò il colpo, creando un rumore simile ad una granata...*PAM*.
Dato che non riusciva a controllarla la pistola visto che era troppo piccolo, non ci mise niente a volare all'indietro dopo il colpo.
"Ahi ahi ahi.." disse Simon dopo essere caduto, "Beh la prima volta non è mai quella buona.."
La prima cosa che fece era controllare che non fosse venuto qualcuno, ma fortunatamente neanche un anima in giro.
Era salvo.
Ritornò di corsa a casa.
Si chiese poi, cosa sarebbe successo con altre armi? Sarebbe di nuovo caduto? E i colpi come sarebbero stati? Era troppo incuriosito, a cena decise di non farne mezza parola alla madre e a Tommy.
Dopo aver mangiato corse subito in camera sua, ripensando a ciò che gli fece il padre la sera prima, ma ricordando una cosa, perché non era ancora ritornato?
"Sicuramente non vuole farsi vedere dalla mamma, e magari se ne sarà andato in un altro quartiere lontano dal nostro.." penso Simon.
Appena fu notte profonda, si mise le coperte e con suo fratello Tommy cominciò a dormire.
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GHOST: La storia di Simon Riley
ActionIl capo di un cartello della droga a Saragozza chiamato Manuel Roba, diventa il bersaglio dell'operatore elite Simon Riley, conosciuto al giorno d'oggi sotto nome di Ghost per la sua iconica maschera da teschio. Ma perché si chiama così? Un passato...