Capitolo 6: 11 settembre 2001

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Le notizie sui cartelli continuarono a diffondersi, con l'uso illegale di armi da fuoco, e chi si opponeva veniva automaticamente ucciso.
"Branco di bastardi," pensò Riley.
Oltre ai cartelli, diventati un problema minore, il terrorismo cominciò a diffondersi, con bande di terroristi più organizzate.
Serviva aiuto e, in quel periodo, gli Stati Uniti cercavano giovani per rinforzare l'esercito, soprattutto contro i cartelli e i gruppi terroristici.
Simon non era interessato al momento, ritenendo che essere un soldato fosse una delle peggiori prospettive. Voleva aiutare gli altri, ma doveva dimostrare di saperlo fare.
In passato, la madre gli aveva consigliato la scuola militare, ma Riley continuò a ribadire che non era adatto e che non sarebbe durato un giorno in guerra. Non gli interessava il pagamento in quei casi, ma la vita aveva per lui un valore superiore.

Quei giorni proseguirono con continui litigi; era evidente che la madre non sopportava vederlo ancora in casa e avrebbe preferito che iniziasse una nuova vita, magari ottenendo una nuova esperienza. Ma la vita di Riley e della sua famiglia subì una brusca interruzione.

La mattina del 10 settembre 2001, negli Stati Uniti, si verificò l'evento che avrebbe ufficialmente dato inizio alla "Guerra contro il terrorismo".
Prima delle 8:00, tutto procedeva tranquillamente: la gente andava al lavoro, in bici, nel traffico o rimaneva a casa. L'aria era piacevole, incantevole.
Alle 8:45, un aereo attraversò il cielo; le persone nel World Trade Center si resero conto subito che qualcosa non andava. L'aereo era troppo basso e stava per colpire una delle due Torri Gemelle.
Si udirono urla e la folla corse in preda al panico. Persone in macchina suonavano il clacson cercando di allontanarsi il più possibile. Alcune persone nei locali non capivano cosa stesse accadendo fino a quando non uscirono per controllare. Il fumo si diffuse ovunque.
Riley, al lavoro a tagliare carne, sentì le voci dei colleghi guardare la TV. "Porca put***a, che è successo?" Simon corse al bancone per capire la situazione, i colleghi erano impalliditi. Il telegiornale riprendeva la Torre Nord in fiamme.
"È stato un maledetto aereo?" urlò un uomo barbuto. "Ci dispiace, ma al momento non serviamo. Scusate per il disagio." La gente non ascoltò, continuando a guardare il telegiornale. Riley non si interessò a tutto ciò.
Più tardi, ripresero la folla in fuga, mostrando una donna con un bambino che piangeva. Era vicina alla torre durante lo schianto, sfuggendo per un pelo a un pezzo di metallo che stava per colpirla.

Alle 9:03, un altro aereo nel cielo si schiantò nell'altra torre, e la gente intorno cominciò già a scappare. Il bersaglio fu colpito, e l'altra torre venne colpita. Tutte le persone a bordo degli aerei persero la vita.
"AIUTO"
"CORRETE CORRETE"
Le urla delle persone circostanti. Nel locale di Simon, tutti erano increduli, specie lui che rimase bloccato dalla tragedia.
Sembrava che tutto fosse finito, ma alle 9:37 un altro aereo si schiantò contro il Pentagono ad Arlington, in Virginia. Il danno fu fatale per tutti e tre gli edifici, soprattutto per le Torri Gemelle. Fortunatamente, il Pentagono non fu distrutto, ma il danno fu grave.
Molte persone innocenti persero la vita, e insieme alle Torri, vengono ricordate per questo attacco.

Dopo l'accaduto, Riley prese una decisione. Voleva entrare nella scuola militare. Da quel momento iniziò un percorso di anni di allenamento.

GHOST: La storia di Simon RileyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora