8. Il Coraggio della Principessa Enelyë

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Il sabato, solitamente, al palazzo degli elfi si tengono banchetti e balli, ma oggi, la principessa Enelyë si ritrova a tornare dal Borgomastro per un'altra missione che le avrebbe fruttato qualcosa per sopravvivere.

"Dobbiamo convincere una vecchietta a tornare al villaggio... quanto potrà essere difficile?" dice la strega.
"Tanto senza una buona colazione," commenta la guerriera, che prende posto vicino a un lettore.
"Che leggi?" gli chiede.
Lui abbassa il libro, rivelando vestiti sgualciti e un viso acneico.
"Come scavare nelle miniere," risponde.
"Interessante," sorride falsamente l'elfa, andandosene delusa da quel tavolo.
"Andrà meglio un'altra volta," le dice Kaja sorridente.
"Non tornerò a casa senza un uomo," commenta la principessa montando sul dorso del cavallo bianco.

L'abitazione della sacerdotessa è su una collina non distante da Phandalin. Le urla di una signora escono da quel che non è altro che un vecchio mulino, ma ciò che più sembra preoccupare le due ragazze è il belato di un drago bianco che portava con sé il gelo delle sue montagne.

Il drago plana sul colle, pronto a pranzare. Kaja è la prima a colpirlo con una palla di fuoco. Enelyë si avvicina con la spada mentre lui è troppo impegnato con la strega e lo ferisce facendolo scappare.
"Quel coso deve morire," afferma Kaja.
"È solo un drago... cosa potrà mai aver fatto per suscitare questa paura?" le chiede l'elfa.
"Mai sentiti racconti sui draghi?" le chiede Kaja.
"A dire il vero... no."

"Sareste così gentile da aiutarmi?!" le richiama l'anziana. Sotto quel mulino c'è una manticora, un leone alato con la coda di uno scorpione velenoso. L'elfa lo chiama facendo cambiare lui l'obiettivo.
"Non me ne andrò senza il mio bottino... o senza un kilo di carne," risponde la manticora.
"Quanto ci serve?" chiede l'elfa gentile.
"25 monete d'oro."
"Ve le darò," risponde lei.
"Non abbiamo tutti questi soldi!" l'ammonisce la strega.
"Mio fratello è un re... non mi mozzerà una mano se accedo al tesoro reale," risponde dando alla creatura le monete.
"Mi ricorderò della principessa degli elfi... visiterò volentieri le vostre casse," ghigna malefica la manticora facendo estrarre la spada alla principessa.
"Non vivrete a lungo avvicinandovi al palazzo," dice colpendolo con la spada. Kaja lancia a quello una palla di fuoco, facendolo bruciare per qualche minuto. Continua con altre palle di fuoco fino a un altro colpo di spada dell'elfa che uccide a sangue la creatura che aveva minacciato la sua famiglia.

Si china per riprendersi le monete e sale con la strega dalla collega di questa. "Vi ringrazio. Vi ricompenserò con questa pozione," dice la sacerdotessa, passando loro una boccetta.
"Non abbiamo finito," dice l'elfa. "Dovete tornare al villaggio. Il drago gira tra queste colline e l'avete visto voi stessa. È troppo pericoloso."
"Non tornerò lì," risponde la sacerdotessa. "Scriverò una lettera per ringraziarvi e confermare la mia posizione."

Enelyë Vyshaan-La Battagli del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora