Vanilla Rocheford

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1327 d.C.

'Mamma, ho paura. Ho... moltissima paura. Questi sogni sono fin troppo reali.'

'Sono solo sogni, Vanilla. Sei sempre stata una bambina dalla fervida immaginazione.'

Vanilla Emory era ai tempi una bambina, indossava sin da allora abiti molto eleganti e rigorosamente bianchi. Lei e la sua famiglia abitavano in un castello nascosto nell'Europa del Nord, ai tempi i vampiri erano i signori incontrastati. Vanilla era figlia di due vampiri originali proprio come Zadimus. Erano Cornelius ed Elaine Emory, possenti vampiri e sovrani di quella che sarebbe poi divenuta l'Inghilterra. Erano i più amati tra gli altri vampiri, avevano numerosi alleati tra cui lo stesso Zadimus, il Primo Vampiro. Vanilla ebbe da sempre la capacità di vedere futuri eventi possibili, ai tempi era però considerata fantasiosa, strana, eccentrica o semplicemente pazza. Ogni volta che rivelava il futuro a qualcuno, esso cambiava di continuo e non era mai come lei aveva previsto.

Persino Vanilla era convinta di essere folle. Era però una bambina vivace che amava giocare, era sensibile e molto timida con gli altri, aveva solo un'amica che andava oltre qualsiasi sua "fantasia": Eliza Echjart. Come Vanilla, Eliza era figlia di due vampiri originali. Era stravagante, molto bizzarra ma sensibile ed aperta. Le due si vedevano solo una volta all'anno, il giorno in cui i genitori di Vanilla davano una delle loro famose e grandi feste. Si scrivevano molto tramite lettere, l'unico modo per tenersi sempre in contatto. Le feste avvenivano nelle notti di luna piena preceduta da una giornata molto nuvolosa per timore del sole. Qualsiasi vampiro originale e nobile veniva da ogni dove pur di parteciparvi. A Vanilla ed Eliza era proibito parteciparvi poiché troppo piccole. Avevano il permesso di giocare per il castello ma non di avventurarsi nelle vicinanze della grande sala nell'ala Ovest. Le due bambine erano molto obbedienti, cercavano di non fare arrabbiare nessuno.

Tutti gli ospiti arrivavano la stessa mattina, protetti dalle nuvole nere che impedivano al sole di illuminare il giorno. Si presentarono almeno una ventina di vampiri, tutti accolti calorosamente da Cornelius stesso. Vanilla doveva essere presente insieme alla madre, teneva stretta la sua mano guardando tutti gli ospiti che entravano nel castello. Un vampiro solo si fermò per salutare Vanilla in particolare, aveva dei lunghi capelli biondo chiaro, la pelle bianca, due orecchie a punta e gli occhi neri. Egli era Zadimus. Sorrise a Vanilla che si intimorì, si nascose dietro la madre.

'La prego di perdonare mia figlia, Lord Zadimus.' disse Elaine spingendo Vanilla in avanti 'Sii educata e porta i tuoi omaggi al nostro Signore.'

Vanilla fece un inchino piegandosi sulle ginocchia 'Lieta di fare la sua conoscenza... Signore.'

Zadimus sorrise 'Felice di fare la tua conoscenza. Qual é il tuo nome, piccola?'

'Vanilla.'

Lui accarezzò il viso della bambina 'È un bellissimo nome il tuo. Io sono Zadimus, Primo Vampiro ed il vostro Signore. Sono certo che io e te riusciremo a conoscerci meglio in futuro. E spero anche che ti unirai presto alle nostre feste.'

In quel momento, Vanilla ebbe due predizioni del futuro. Vide Zadimus ridere seduto su centinaia di cadaveri, poi lo vide affrontare quello che sembrava essere un lupo su due zampe sulla cima di un castello. Era però quest'ultima ad essere più vivida. La bambina scosse la testa, quelle visioni erano improvvise e fuori controllo, spesso le causavano emicranie. Zadimus accennò una risata, salutò Elaine baciandole la mano e si diresse altrove. Su ordine dei genitori, Vanilla non doveva assolutamente parlare delle proprie "fantasie" con nessuno, doveva cercare di sembrare il più normale possibile.

Arrivò la sera, i bambini giocavano per il castello restando però alla larga dall'ala Ovest. Eliza e Vanilla passavano il loro tempo a leggere libri nella camera di quest'ultima. Non aveva importanza di cosa si trattasse, erano entrambe delle amanti di letteratura. Eliza era coricata a bordo letto tenendo la testa in giù, teneva il libro alzato verso l'alto. Vanilla preferiva sedersi per terra ma stando vicina all'amica. Le due leggevano moltissimo le frasi più interessanti che trovavano, era come una gara a chi ne trovasse di più. Eliza si alzò ed annusò l'aria.

Il suo territorio di caccia 3 [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora