Conquiste

47 8 2
                                    

Slate osservò i suoi licantropi, alcuni erano decisi ma agitati, altri spaventati ed altri ancora rassegnati alla morte. Sentiva la loro paura senza nemmeno annusare l'aria. La loro era una missione importante, dovevano avere successo o le persone nella metropolitana avrebbero sofferto ancor di più la fame.

'Avete sentito il piano, no? Dovete sembrare disperati. Affamati, selvaggi. Fatemi vedere che sapete fare.' indicò un licantropo 'Tu. Trevor, se non sbaglio. Fammi vedere la tua faccia più selvaggia.'

Il licantropo guardò i suoi compagni, assunse un aspetto più cattivo 'Così?'

'Ho detto selvaggio, non cattivo.' Slate si avvicinò a lui 'Che ti prende? Non ti sei mai fatto conquistare dalla fame? Non ti sei mai scatenato come una belva feroce?'

'No, mai.' rispose Trevor 'Non abbiamo mai fatto cose simili.'

Slate guardò tutto il gruppo 'Davvero? Non avete mai dato di matto? Non avete mai ruggito, distrutto qualcosa o divorato una preda senza pietà?' tutti scossero la testa 'Ma che razza di licantropi siete? Ho bisogno di predatori, non di civili più pelosi!'

I licantropi si guardarono tra loro con un pò di vergogna 'Non ci é mai stato permesso. L'esercito era sempre pronto a separarci se ci fossimo mostrati. Avevamo paura.'

'Paura?! Siete voi che dovete incutere paura!' ringhiò Slate, aveva capito di avere a che fare con una generazione di licantropi molto più mansueta 'Nessun problema... va bene così. Imparerete adesso. Non avete più nessuno che vi sparerà se lo fate, lo farebbero comunque. Ora vi insegnerò a diventare dei veri predatori.' si avvicinò a Trevor.

'Che farai esattamente?'

'Nulla...' rispose Slate 'Solo parlarti. Sei un licantropo, qualcuno ti ha morso? O ci sei nato?'

'Nato.' rispose lui.

'Bene. Hai perso qualcuno a te caro all'arrivo di Malefor?'

'Non io... la mia ragazza. I suoi genitori sono... morti.'

Slate mise una mano sulla nuca di Trevor 'E come ti ha fatto sentire?'

'Male. Stava soffrendo ed io non... non potevo fare nulla. Non sono stato capace di salvarli.' rispose Trevor con voce bassa.

'Non deve essere stato bello. Sentirla gridare, vederla disperata, le lacrime che toccano la tua mano e tu che non puoi fare altro. Non hai potere di fare nulla, ti senti inutile, debole.'

'Si... si, é così. È stato orrendo.' disse Trevor con più risentimento.

'I responsabili di tutto ciò sono lì dentro. Hai idea di quanti licantropi e umani sono stati uccisi dai loro simili? Tuoi fratelli che ti danno la caccia come se tu fossi la preda. Hai finito di esserlo... ora sei tu il predatore.' cercava di istigare quella rabbia 'Adesso sei tu che dai la caccia a loro. E stanno anche facendo la guardia alle provviste che servono a tutti, compresa la tua ragazza. L'unica cosa che separa te da una succosa fetta di carne... sono loro. Da quanto tempo non mangi della carne?'

Trevor strinse i pugni al suolo, i suoi compagni stavano ascoltando ed era come se Slate parlasse anche con loro 'Da... da troppo...' iniziò ad emettere leggeri ringhi, il fiato si stava facendo sempre più pesante, sbavava e gli occhi erano concentrati sul supermercato.

'Non credi che sia il caso di terminare questa lunga attesa? Lì ci sono alcuni dei responsabili del dolore di lei... e c'é anche del cibo. Nessuno può fermarti. Ruggisci, corri, distruggi... uccidi. Umani e licantropi che siano. Loro non esiterebbero ad uccidere lei.'

Il suo territorio di caccia 3 [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora