capitolo 6

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Neymar;

«Papà posso rimanere a casa di Antonella e Leo?» mi domanda Davi abbracciandomi da dietro, mi volto verso di lui e sorrido.

«Non diamo questo disturbo amore» gli scompiglio lievemente i capelli notando nel frattempo l'argentino si avvicina a noi, mi da una pacca sulla spalla.

«Sai che non disturba mai Davi eh!» ridacchia Leo tenendo per mano sua moglie Antonella.

«Te lo riporto domattina, buonanotte amigo» mi abbraccia ed io ricambio subito questo gesto.

«Buonanotte Papà salutami mami» lascio un bacio a mio figlio che si allontana con i figli di Leo.

Io decido di ritornare a casa, anche se un pò brillo faccio attenzione in auto e non appena posteggio mi precipito dentro casa completamente a pezzi.

«Neymar?» alzo gli occhi udendo la voce di Leila e le sorrido sdraiandomi poi sul divano.

«Che ci fai sveglia?» domando sbadigliando portando le mani sul viso.

«Disegnavo un pò Santos, tu invece sembra che hai bevuto e anche parecchio eh!» ridacchia aiutandomi a togliere le scarpe, annuisco rumorosamente e la guardo quasi incantato.

Neymar non fare cazzate, sei ubriaco.

«Davi è a casa di Leo» affermo.

«Quale dei mille Leo che conosci?» si siede sul puf accanto al divano e riprende in mano il foglio su cui stava disegnando.

«Lionel Messi, Leila!» la rimprovero divertito guardando attentamente il suo bozzetto intravedendo la figura di Davi.

Lei ha sempre amato il disegno e la pittura tanto che molti dei dipinti che ho in casa mia sono stati fatti da lei.

«Te ne sei accorta che ci sono alcuni quadri in casa mia che hai realizzato tu stessa?» alza lo sguardo verso il mio e sorride scuotendo la testa.

Non se lo aspettava.

Rimaniamo in silenzio nel buio dei nostri occhi che quasi ci spaventano.
Noi ci siamo conosciuti all'età di 14 anni, io insegnavo calcio a suo fratello Richarlison che ad oggi gioca nella nazionale brasiliana con me.

«Sai tuo fratello è tosto, mi manca tanto» ammetto sinceramente sospirando.

Nonostante le mille incomprensioni tra me e Leila lui è sempre rimasto distante dai nostri litigi non influenzando la nostra amicizia.

Ma c'è stato solo un momento in cui mi sono giocato la sua fiducia.

Era il 2019.

Inizio Flashback

«Chi cazzo ti credi di essere. Chi cazzo sei.» sbarro gli occhi sentendo la voce di Richarlison che entra infuriato nello spogliatoio afferrandomi dalla maglia.

«Rich?Oh! che ti prende» provo a staccarlo da dosso a me e lui mi sferra un pugno in pieno viso.

«Che cazzo fai. Sei scemo?» urla Antony allontanandolo da me mentre Eder mi aiuta ad alzarmi.

«Prova solo minimamente a far entrare gli assistenti sociali nella vita di mia sorella e te la vedrai con me, coglione.» urla infuriato mentre prova a liberarsi dalla presa del biondino che lo stringe forte.

«Fatti i cazzi tuoi, moccioso.» sputo con arroganza tali parole scatenando in lui una furia mai vista.

«Andiamo Rich dai» Vinicius lo afferra dalle spalle e insieme e Anto lo portano fuori allontanandolo da me.

Fine Flashback

«Tu a lui non manchi Neymar! Credimi l'hai fatta grossa nel 2019. Adesso come farete per i mondiali?» ride tirandomi un cuscino che io afferro subito.

«Sono stato un bastardo Leila, ma non è mai stato frutto del mio pensiero tutto questo» continuo a giustificarmi con la speranza di riacquistare la sua fiducia.

«Quello che è successo in passato lascialo lì, se dovessi ricordare quanto mi hai fatto passare dovrei andarmene adesso da questa casa.»

Io sono un inferno, lo sono sempre stato.
Ma lei non è mai stata fuoco né tanto meno tempesta.

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~Spazio Autrice~
Ciao a tutt*, spero che questa storia vi stia piacendo come sta piacendo a me🤍.
Volevo solo spendere alcune parole per la sconfitta del Brasile che mi ha particolarmente coinvolta, ma in particolare a Ney.
Qualsiasi sia la tua scelta di per quanto riguarda la Seleçao sappi che sono e sarò sempre al tuo fianco.
Anche se non solleverai quella coppa che tanto desideri al cielo sappi che tu hai vinto nei nostri cuori, che tu sei la cura contro tutto.
Sei stato la mia salvezza, dal 2018 ad oggi mi reputo cresciuta grazie ai tuoi insegnamenti.
Ho riso con te, ho pianto, ma quello che conta è quello che hai lasciato dentro di me.
Nient'altro da aggiungere se non un grazie per tutto.
Da sempre e per sempre con te, O'Rey.🤍

𝐏𝐨𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚; 𝐧𝐣𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora