Rossana

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Amore mio, quante sono le meraviglie che ti ho detto.
Ho parlato per ore, mostrandoti angoli di pensiero che non credevo facessero parte di me.
Ho illustrato, mostrato e dimostrato quel mio grande amore, quel sogno lucido, patinato come le riviste di tua madre.
Ho pronunciato l'impronunciabile, pur di comunicare l'inesistente.

Eppure, nemmeno per un singolo secondo ho perso tempo a raccontare.
Cosa dovrei raccontare a te, che sai solo parlare, cantare, mangiare, vivere?
Cosa dovrei raccontare a te, che degli angeli ti nutri e dei racconti ti schifi?
Cosa dovrei raccontare a te, che nemmeno comprendere le parole puoi?

È arte per pochi, questa, amore mio.
Non te ne curare più di tanto: belle piume d'oca soffocheranno ogni tua bizza, puoi star tranquilla.

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