L'amore nostro è come 'sta sigaretta che mi sono fatto mettere in mano.
Un saporaccio insopportabile, peggiore pure dell'olio di ricino degli amici miei, eppure tocca continuare a tirare su, come un amico tuo in qualche bagno sporco di San Lorenzo.
Il fumo mi pizzica gli occhi meglio di quanto non lo possa fare le mie mani quando cerco di strapparmi i bulbi oculari, eppure tocca continuare a buttare giù, come le amiche tue appena mi hanno conosciuto veramente.
Cazzate, tutte cazzate.
'Sto mozzicone è volato via dalle mie labbra tutto intero, mentre tu mi hai arso fino all'esofago, ad un passo dal cuore.
Non c'è orgoglio che tenga: avessi voluto, ti avrei sputato via con tutti i miei polmoni, come un boccone avvelenato, come una lingua non richiesta.
Avessi voluto, saresti caduta giù da quelle scale maledette il primo di gennaio, una volta e per tutte.
Invece no, questo marchio glaciale rimane su di me come quel tatuaggio scomodo che hai fatto da fatto e di cui non rimpiangi nemmeno il dolore, solo il periodo.
L'amore nostro è come 'sta sigaretta che mi sono fatto mettere in mano.
Mo che lo sputata via, rimpiango di non averne usato la punta per scavarmi il cranio fino al cervello.
