Papà fece un sorriso e abbracciò Ludmilla.
Papà: Questo era un benvenuto!
Ludmilla era molto molto felice,che abbracciò pure me.
Io: Benvenuta Ludmilla.
Le sorrisi. Leon l'abbracciò.
Ludmilla: Non so davvero come ringraziarvi!
Io: Che ne dici se trascorriamo una bella giornata tutti e quattro insieme? Magari vengono pure Roberto ed Olga.
Ludmilla: Sarebbe bellissimo.
German: Angie?
Io: Angie la potrai tenere tutta per te caro Papà!
Ridemmo tutti.
Leon: Allora dove andiamo?
Io: Penso che il posto perfetto sia lo studio,così stiamo tutti insieme e cantiamo.
Leon: Giusto! Tu che ne pensi Ludmilla?
Ludmilla: A me va più che bene. Comunque,grazie Vilu di questa occasione,grazie davvero.
Disse ancora sorridente.
Mi limitai ad un altro abbraccio. Si,ero in vena di coccolositá.
Leon: Oh! Ma prima dovrei parlare un attimo con Vilu. Ehm,da solo.
Io: Sì...certo,dimmi.
Leon mi prese in disparte.
Leon: Vorrei che adesso che tutto è a posto,tu..
Io: Ti amo.
Leon tacque e sorrise.
Leon: Ti amo anch'io.
Eravamo sul punto di baciarci,ma Papà non lo permise.
Papà: Ehm,andiamo o no?!
Ludmilla rise,io pure.
Guardai Leon che mi prese la mano.
Leon: Andiamo Signorina Vargas.
No,aww. Mi aveva dato il suo cognome,lo amo. LO AMO.
Papà si strinse il cuore dalla gelosia,ma cercò di resistere e stette vicino a Ludmilla.
Olga: Noi veniamo più tardi,abbiamo da sbrigare un po' di faccende!
Io: Avete?
Roberto: Abbiamo.
I due piccioncini si sorrisero e si baciarono mentre tenevano l'aspirapolvere e uno straccio in mano. Evidentemente lavoravano insieme,mano nella mano. Che dolci.
Quando andammo allo studio,avvertimmo i nostri compagni del 'mini' spettacolo tenuto nella sala prove. Vidi arrivare Angie,così l'abbracciai e la feci andare da German. Cantarono loro la prima canzone. Una canzone bellissima di nome 'Imagine'.
Mentre loro cantavano,Leon ebbe finalmente pace di venirmi a parlare.
Mi piombò da dietro le spalle,facendomi spaventare.
Io: Idiota! LEON?!
Leon: Oh beh,sorpresa?
Ridemmo,mentre lui mi prese la mano.
Leon: Vieni con me.
Io: Con te? Ovunque e comunque.
Leon: Volevo darti questa..
Leon tirò fuori dalla tasca una piccola confezione con dentro una collana a forma di cuore con scritto il suo nome.
Leon: È fatta d'ora,ed è il simbolo del nostro amore,come vedi ne ho già una pure io con il tuo nome.
Mi guardò con sguardo dolce,e poi mi accarezzò la guancia.
Io: È bellissima,proprio come il tuo sorriso.
Ci perdemmo nelle nostre labbra, con un bacio lungo,dolce e soffice. Un bacio indimenticabile.
Leon: Tocca a noi tra pochi secondi. Dimostriamo chi siamo,allora. Dimostriamo il nostro amore.
Io: Pronto Signor Castillo?
Leon: Pronta Signora Vargas.
Ed è così,che la mia storia continua,felice. Violetta,la storia.
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Violetta,la storia.
أدب الهواةVioletta è una ragazzina di 17 anni, vive a Buenos Aires con suo padre,Olga,Roberto e Angy. Purtroppo sua madre è venuta a mancare. Lei crede che sia viva,perché suo padre si è sposato nuovamente,lei però non sa nulla, crede che sia sua madre. E con...