Parte 12:L'infermeria

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Mi risvegliai nell'infermeria, provai ad alzarmi di scatto, ma la spalla mi faceva male, così dovetti coricarmi di nuovo.  Cosa era successo? 

"Fermati, stai ancora male" disse Mercoledì. "Sei rimasta in coma per 24h, hai superato il tuo record di 13h" aggiunse. Io sorrisi, avevo capito di non essere in gravi condizioni, semplicemente perché Mercoledì aveva fatto un complimento a modo suo. 

"Grazie al cielo sto bene!" esclamai, provando ad abbracciare Mercoledì, ma lei si scansò. Mano era pure lui lì, stava appoggiato sulla fine del letto. "Mano! Sono felice di vederti" aggiunsi, lui ricambiò il saluto. Stavo bene, sì, ma che cosa era successo? 

Entrò Xavier. "Persefone! Stai bene! Stavo in pensiero per te!" esclamò correndo verso il mio letto, per poi darmi un bacio a stampo. "Sì anch'io sono felice di stare bene" gli risposi. 
"Smettetela o vi uccido, che mi state dando la nausea, ma non in senso buono" commentò Mercoledì. 

Ci staccammo io e Xavier, ma a me girava ancora in testa una domanda -cosa era successo?-. 

"Cosa è successo?" chiesi, tutta preoccupata. 

"Praticamente Marilyn Thornhill aveva utilizzato Tyler, che era un hyde, per far risorgere un suo antenato per distruggerci tutti. A me piacciono i piani malefici, devo dire che questo è stato ben architettato, ma è troppo" spiegò Mercoledì. 

"Cazzo! Avrei voluto dirti di Tyler, che stava facendo qualche piano malefico, ma lo avevo scoperto mentre stavo venendo espulsa" risposi. 

"Sai, i tuoi genitori Mercoledì, mi avevano obbligato a incontrare i miei genitori veri, credendo fosse una bella cosa, mi hanno chiamato Persefone perché mia madre si chiamava così, argh! Odio il mio nome ora!" aggiunsi. 

"Io penso che sia un bel nome" commentò Xavier, facendo cadere l'attenzione su di lui. "Ah... ho pensato ad alta voce... comunque, ecco la maglietta amore!" aggiunse, cercando di uscire dalla scena imbarazzante che aveva creato. 

"Grazie" risposi, portandomela al petto, mi si illuminavano gli occhi dalla gioia, era tutto finito, ora si poteva tornare alla pace. "Come avete scoperto di Tyler?" chiesi.  

Xavier ridacchiò. "Perché Mercoledì baciandolo, le è partita una visione dove ha scoperto tutto" spiego ridendo. 

Io scoppiai immediatamente a ridere. "Cavolo Mercoledì! Almeno è stato un bel bacio?" la presi in giro. 

Tutti ridevano, io, Xavier e Mano, tranne Mercoledì naturalmente...

Dopo poco uscimmo dall'infermeria. Non provavo dolore grazie alla medicina che mi avevano somministrato.  

"State bene che bello!" urlò Enid, che insieme al gruppo corse ad abbracciare tutti, tranne Mercoledì ovviamente...

"Persefone!" mi richiamò una voce, ora sentire il mio nome mi dava disgusto. Mi voltai e vidi Bianca. Lei avanzò una sua mano verso di me. "Ti chiedo ancora scusa, pace?" disse. Io la strinsi e sorrisi. "Pace" risposi. 

Arrivò l'ora di tornare a casa per le vacanze, era pieno di macchine e genitori nel grande giardino esterno.
"Bene.. ci rivediamo" salutò Xavier, dandomi un bacio sulla fronte. "Sopravvivi nella famiglia Addams eh!" aggiunse ridacchiando. "Non ti preoccupare..." risposi ridendo. "Tanto ci rivedremo in un altra vita, io saprò sempre come tornare da te" aggiunsi. Lo baciai e dopo di che entrai nella macchina iconica della famiglia Addams. 

"Quindi alla fine c'è un ragazzo!" commentò Gomez. 
"Sì alla fine c'è" risposi io sbuffando, mentre Mercoledì se la rideva sotto ai baffi.
Appoggiai la testa sul finestrino e incrociai i bellissimi occhi del mio pittore. 
Mi aveva fatto splendere come le sue opere, ne ero onorata. "Grazie Xavier, ti amo." pensai sorridendo.    

Ora i nostri protagonisti potranno passare una bella estate, finalmente la pace che tanto meritavano. Grazie di aver letto la mia storia...

FINE. 


The artist and his work -Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora