dieciocho

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Pedri pov

Come detto dopo la partita e dopo essermi lavato ho preso Elisa è l'ho portata in mezzo al campo.
Lo stadio vuoto di notte fa strano, io l'ho visto e lo vedo sempre pieno. Come apri bocca ora rimbomba tutto.

"Piccola vieni" dico prendendola per mano.

Inizio a correre piano verso il centro.
Voglio che lei si metta dove di solito ci si mette la palla, sul dischetto di centro.

Ok Pedri, il momento è arrivato, respira, calmati. Ora parla.

"Piccola" la richiamo prima di iniziare per farla voltare.

"Voglio che tutto il tempo in cui parlerò te mi guardi"

Lei annuisce. Ora sta me. Mi sembra di essere davanti ai professori quando fai la maturità.

"Ci siamo conosciuti in un modo non proprio amichevole, e me ne pento. Abbiamo continuato ad odiarci, almeno così pensava. La nostra "storia" parte con un discorso al quanto imbarazzante fatto da me, al quale te non hai avuto problemi nel rispondermi ciò pensi davvero. Ci siamo dichiarati, ma poi abbiamo avuto un litigio perché io non mi sento pronto oer avere un relazione. Pablo mi ha fatto ragionare quella sera. Ci siamo detti ti amo. E ora sono qua per chiederti una cosa. Elisa Enrique vuoi metterti con me?"

Una specie di proposta, però senza anelli e senza inginocchiamenti.
Lei nel mentre che parlavo è scoppiata a piangere.
Mi prende il viso e mi lascia un bacio piano di amore.

"Ti basta come risposta?" Mi chiede sempre con gli occhi ludici.

"Voglio sentirtelo dire" dico prendendola dai fianchi.

"Si, Pedri voglio stare con te" dice dandomi un altro bacio.

Al interrompere il tutto sono stato io.

"Che ne dici se andiamo così ci prepariamo e andiamo in discoteca?" Gli chiedo.

Lei annuisce approvato ciò che ho appena detto.

"Allora voi due, vi siete messi insieme?" Dice Pablo cercando di non farsi sentire da me.

"Ti sento Pablo" dico mentre lui si gira e mi fa un sorrisetto.

"Era voluto" dice per poi riportare attenzione a colei che ora è la mia ragazza. E sottolineerei MIA.

"Si" dice sorridendo.

"C'è l'avete fatta, peggio di un parto" dice Pablo come se fosse esausto.

Arrivati in ritiro erano circa le 8, così abbiamo mangiato e ci siamo andati a preparare.

Io mi sono messo una maglia celeste e dei pantaloni bianchi e le dunk celesti che riprendono la maglia.
Lei era bellissima, ma il vestito era un po' corto ed è proprio ciò che ho detto.

"Piccola è corto quel vestito, non mi piace"

"Bene, allora metto questo"

Mi ha mostrato un vestito ancora più corto.
Cavolo me lo sono scordato che doveva ancora farmi la penitenza, e mi sa che ogni cosa che dico del suo vestito le lo mette sempre più corto.

"Si questo è perfetto" dico ammutolendomi subito.

"Allora ne metto un ancora più corto" dice con un sorrisetto proprio per dire che era soddisfatta.

"Dai piccola, ma ho detto che era magnifico, ohhh mamma questo è ancora più bello" dico quando lei esce dal bagno con il vestito addosso.

"Va bene metto questo." Dice dandomi un bacio.

Il vestito era questo è sotto ci si è messa le dunk bianche

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Il vestito era questo è sotto ci si è messa le dunk bianche.
Si eravamo vestiti metchati.

Arrivati in discoteca andiamo subito un pista a ballare.

Vero le due nessuno dei due aveva più voglia così abbiamo deciso di tornare in ritiro.
Entrati in camera abbiamo cominciato a baciarci, e nessuno dei due era ubriaco.
Lei si stacca e mi guarda.

"Pedri" mi chiama per poterla guardare negli occhi verdi belli che ha.

"Dimmi piccola, devo smettere?" Gli chiedo.

Magari era stanca e voleva andare a dormire.

"No, Pedri, ma fammi parlare" dice mentre ride.

"Ti voglio stasera" continua guardandomi in cerca di approvazione.

Io ovviamente accetto. Sono contento che lei si lascia per la prima volta con me. Soprattutto ora che siamo fidanzati.
Sapere che non lo ha mai fatto è bello, almeno so che nessuno prima di me la mai toccata.

"Ti amo" gli dico.

"Ti amo" mi dice lei in tutta risposta.

Riprendiamo a baciarci. La prendo in braccio e mi metto seduto sul letto con lei sulle mie gambe.
Lei mi sfila la maglia mentre io gli levo le spalline del vestito, il quale gli scende fino alla vita.
Ci stendiamo sul letto levandoci anche i pantaloni rimanendo in intimo tutti e due.
Vista così è ancora più bella di quello che lo è già.
Inizio a fargli dei succhiotti sul collo per poi scendere al seno, dove glieli lascio due.
Vado sulla pancia la quale la bacio e poi con un cenno della testa gli chiedo l'approvazione per levargli anche l'ultimo indumento che la copre. Lei accetta così le sfilo anche le mutandine e inizio a giocare prima con un dito per non fargli male. Poi lei mi chiede di andare avanti.
Se lei sceglie così è giusto, il corpo è il suo. Non posso scegliere io.

"Pedri" mi richiama facendomi capire cosa vuole.

Mi alzo e dal letto e mi avvicino alla valigia dalla quale estraggo un preservativo. Non voglio metterla incinta subito. Poi secondo me suo padre mi ammazzerebbe.
All'inizio lei fa una smorfia di dolore, so che fa male infatti mi fermo subito.

"Mi devo fermare?" Gli chiedo.

"No continua, ma fai piano" mi dice.

"Certo" gli dico facendogli un sorriso.

Dopo un po' lei mi richiama.

"Pedri" dice ansimando un po'.

"Dimmi piccola" rispondo andiamando anche io.

"Vai più forte" mi supplica.

Eseguo il suo ordine e spigo un po' più forte. Non spigo troppo sennò gli farei del male.
Dopo un po' veniamo tutti e due. Io mi stendo al suo fianco e le circondo la vita con un braccio.

"Ti amo piccolo" dice dandomi un bacio.

"Ti amo piccola" dico ricambiando il bacio.

Ci mettiamo sotto le coperte che ormai non hanno più un verso logico.
L'abbraccio dak dietro e aspetto che si addormenti.
Dopo cinque minuti mi squilla il telefono e vedo che è mamma

"Mamma dimmi" dico io rispondendo alla chiamata

"Ei amore come stai"

Magari fosse stata mamma.
Era la mia ex ragazza psicopatica che mi ama ancora.
Elisa si sveglia subito perché non si era addormentata, e sentendo quella frase senza riconoscere la voce di mia mamma, ho visto che nei suo occhio c'era della rabbia pura.

mi corazon para ti~~Pedri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora