<<Beautiful!>>

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I'm a motherfuckin' starboy

Febbraio📍London, UK

sto uscendo di casa per andare in palestra, o meglio, a casa del pilota 44 nella sua palestra.
indosso un leggings azzurro e un top sportivo del medesimo colore, capelli legati in una coda alta e DR.Martens, che poi cambierò.
in casa mi accoglie lo stesso Lewis, con solo un pantaloncino e le treccine legate in una crocchia.

<<ciao!>> sorrido, e mi fa entrare nella sua modesta casa. <<vieni, da cosa vuoi iniziare?>> io spalanco la bocca quando vedo la sua stanza dedicata allo sport, con più strumenti di una reale palestra.
Io inizio facendo braccia, lui fa stessa cosa, solo con il triplo dei miei pesi.
Lo ammiro mentre fa le ultime ripetizioni, attraverso lo specchio, quando lui si gira verso di me sorride, allora io abbasso lo sguardo e ripongo i pesi al loro posto, passando ad un esercizio per i glutei.

Lui passa ad un altro esercizio senza pesi, mentre io non lo guardo perché riesco a sentire il suo sguardo bruciarmi addosso.
finiamo contemporaneamente gli esercizi e lo vedo dirigersi verso il sacco da box, mentre canticchia qualcosa, io sorrido e sospiro, iniziando a fare esercizi per gli addominali.

<<sei pronto per la prima gara dell'anno?>> rompo il silenzio. <<prontissimo, ma quest'anno devo essere eccellente>> mi fermo a guardarlo mentre da qualche pugno alla sacca rossa.

<<voglio provare>> dico. <<a fare cosa?>> chiede. <<quello che stai facendo, box>> mi avvicino a lui, e indosso un paio di guanti azzurri, non apposta abbinati al mio completo sportivo.

lo vedo sorridere. <<allora? cosa devo fare?>> sorrido. <<vieni>> mi mette le mani sui fianchi e si posiziona dietro di me, trattengo il respiro e lo vedo sorridere dallo specchio.
<<tira un pugno con la mano destra>> dice e io lo faccio. <<ora con la sinistra>> appoggia una mano sulla mia pancia e una dietro la schiena <<mantieni gli addominali contratti, una gamba più dietro dell'altra per darti forza.>> faccio quello che mi dice.
<<brava, prova ora.>> do due pugni al sacco e lui ridacchia, perché non si muove di un millimetro. rido e mi giro verso di lui, trovandolo vicinissimo a me, il suo petto luccica alla luce del sole, e nei suoi occhi riesco a vedere il mio riflesso, il mio respiro si blocca e distolgo lo sguardo.
<<comunque>> rompe il silenzio. <<devi lavorare sulla forza delle braccia, devi aumentare il carico.>> mi consiglia, ed io annuisco.

<<ti va una pausa?>> domanda, dopo che entrambi abbiamo finito una serie di cardio interminabile e siamo davvero tanto sudati. <<si, o mi viene un attacco di cuore!>> scherzo, facendolo ridere.
lo seguo fino alla cucina, trovando anche un cane steso per terra, allora sul mio volto si apre un sorriso perché il cane corre subito verso di me.

<<Roscoe no!>> urla Lewis, ma il cane fa come se non avesse sentito niente e sbatte contro la mia gamba. Allora mi abbasso e inizio ad accarezzarlo. <<Roscoe eh? Non mi sembravi tipo da cani>> parlo riferendomi al pilota, che sento ridacchiare dietro di me.
<<io non facevo te tipa da cani!>> dice, sottolineando la parola te. <<oh, trovo che siano nettamente migliori alle persone.>> non smetto di accarezzare il cane, che sembra entusiasta delle mie coccole, e tutte le parole che gli sto rivolgendo <<oh amore!>> rido quando il cane mi lecca una guancia, e sento anche il padrone ridere.
<<è così amorevole solo con me>> dice. <<mi sento onorata>> rispondo, quando ormai sono seduta al tavolo accanto a lui, lasciando che il cane torni seduto sul divano.
<<sono serio!>> dice, e mi passa un bicchiere d'acqua. <<anche io! e tornerò a casa tua solo per vedere lui, stanne certo!>> scherzo, indicando il cane e bevo tutto il bicchiere d'acqua.

trovo che il rapporto tra me e Lewis stia andando per il verso giusto, siamo in sintonia e non vedo il mio incarico come qualcosa di difficile, spero che anche per lui sia così.
<<sarai una buona assistente, Bella>> dice, facendomi arrossire in pochi attimi. <<hai un nome italiano?>> io annuisco. <<beautiful!>> traduce, ed io mi ritrovo senza parole da poter dire.
Sospiro e dico <<ho origini italiane, mio padre è italiano, mia madre inglese>> spiego. lui annuisce e si versa dell'altra acqua.
Mi lecco le labbra quando lo vedo concentrato a bere, e mi ritrovo con gli occhi incollati a lui, ma sembra che tutto ciò che faccio a lui non passa inosservato, perché lo vedo sorridere e guardarmi poco dopo.

che figura di merda.

Starboy, The Weeknd
(3)

Eccomi con il capitolo 🤍

Starboy [Lewis Hamilton]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora