<<Problemi in paradiso?>>

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We all need someone to stay

POV LEWIS

<<ti piace>> dice il mio amico dall'altra parte del telefono. <<no>> dico convinto, guardando la foto che ci siamo fatti in ascensore, che ho messo come sfondo del telefono.
<<ti piace, non ti piaceva qualcuno da troppo tempo, lei è arrivata e ha scombussolato tutto>> Oh Will. <<è anche fidanzata!>> esclamo e chiudo gli occhi.

<<chiamala>> scuoto la testa come se lui potesse vedermi <<non se ne parla, è a casa con il suo fidanzato>> dico. <<e che ti importa?>> sospiro <<mi ucciderebbe>> dico serio. E dopo queste parole ci salutiamo e chiudiamo la videochiamata.

<<Cosa devo fare?>> mi giro verso Roscoe, sperando in una risposta che potrebbe aiutarmi, ma lui mi lecca soltanto la faccia, facendomi ridere.

Sarà stata colpa delle stelle?

POV BELLA

dopo cena entrambi stanchi morti ci mettiamo nel letto, il mio ragazzi mi abbraccia da dietro, sussurrandomi all'orecchio. <<facciamo l'amore?>> trattengo il mio sospiro, e annuisco, allora lui si mette sopra di me e inizia a baciarmi il corpo, dopo pochi baci siamo nudi, e lui prende un preservativo dal cassetto, lo infila ed entra dentro di me.

Ansimo, e lui inizia a baciarmi il collo, colgo l'occasione per nascondere il viso.
L'unica cosa che riesco a pensare È Lewis, ed è una cosa molto grave.
<<vieni>>  mi dice, dopo circa dieci minuti che i suoi movimenti vanno avanti, ma non c'è verso di provare anche un minimo di piacere, quindi fingo di avere un orgasmo.

Fingo.

<<ti amo>> mi dice. Lui soddisfatto viene nel preservativo ed esce da dentro di me, mi da un ultimo bacio a stampo e si stende accanto a me, addormentandosi dopo poco.

Mi sento sporca, di qualcuno che non desidero, di baci che non sono di colui che vorrei davvero. Mi dispiace così tanto Jason.

30 Luglio 2020 📍Gran Premio di Silverstone

siamo appena arrivati al circuito, un giorno prima come sempre, e questo era il giorno in cui di solito io e Lewis percorrevamo tutto il tracciato di corsa, come riscaldamento.

Non parlo con lui dal viaggio, forse ho rovinato tutto, abbiamo rovinato tutto, vorrei qualcuno con cui parlarne, sono perfino andata tre giorni all'università, niente sue notizie.

Mi allaccio la scarpa e inizio a correre con le cuffie nelle orecchie, a metà tracciato vedo qualcuno avere il mio stesso intento, curiosa di sapere chi è aumento la velocità, raggiungendolo in pochi secondi, stoppai la musica e riesco a riconoscere Charles Leclerc.

<<ciao!>> mi saluta, ed io sorrido ricambiando il saluto. <<come va? agitato?>> domando. <<parecchio, ogni gara sempre la stessa storia, correre mi aiuta a non pensare.>> annuisco <<io di solito corro la pista con Lewis, ma non ci parliamo da un po'.>> un velo di malinconia si fece spazio su di me.

<<problemi in paradiso?>> ridacchia, per sollevarmi il morale. <<oh dai non ne parliamo, avrei una lista infinita di cose che non vanno>>  scuoto la testa e continuiamo a correre.
<<però sei qui>> annuisco. <<menomale che non sono a casa!>> rido, ed arriviamo a fine tracciato, allora ci fermiamo davanti all'entrata dei box Ferrari e mi chiede.

<<ti va di andare a fare colazione?>> sto sognando? <<certo, mi metto una felpa e ci vediamo fuori?>> domando, e lui annuisce.

entro nel box mercedes e prendo la mia roba, indosso la mia felpa dai colori della scuderia ed esco, scontrandomi con il pilota 44.
<<buongiorno>> sorrido e lo saluto, lui solleva un sopracciglio e mi fa un cenno con la mano.

Sospiro, e guardo a terra, sollevando lo sguardo solo quando sbatto contro il monegasco. <<scusa!>> esclamo, e lui sorride intenerito dalla mi goffaggine <<tranquilla, andiamo?>> annuisco sorridendo, e basta attraversare la strada per trovare un bar davvero bello e all'aperto.

Ci sediamo al tavolo e una cameriera viene da noi a chiedere le ordinazioni.
<<io una spremuta d'arancia>> chiede il ragazzo.
<<io un cappuccino, grazie>> sorridiamo entrambi alla ragazza e quando ci lascia soli iniziamo a parlare.
<<Ho incontrato Lewis mentre venivo da te poi ti sono venuta addosso perché ero distratta>> scuoto la testa ridendo, ripensando a prima.
<<tranquilla, ci hai parlato?>> domanda, già sul circuito ha capito che lui fa parte dei miei problemi.
<<gli ho detto Buongiorno e lui mi ha guardato come se fossi un alieno>> il mio sorriso si spegne. <<Se posso chiedere, cosa c'è che non va tra voi?>> chiede. ed io senza pensarci rispondo <<vorrei saperlo!>>". Lui scoppia a ridere e stessa cosa faccio io.
<<davvero! tra noi era tutto okay prima di ubriacarci e parlare di astronomia nella sua auto>> esclamo, stanca di questa situazione.

<<Non è vero!<< dice. <<credici!>> mi copro il viso con la mano nascondendo il viso.
<<cambiamo discorso>> annuisco.

<<ora basta parlare di me, parlami di te>> dico.
<<Mi chiamo Charles Leclerc, sono un pilota di Formula Uno, ho due fratelli e sono monegasco>> annuisco <<queste cose già le sapevo, mio padre è fissato con te>> rido.
<<tifoso?>> domanda ed io annuisco. <<è italiano, solo io sono bilingue>> sorrido. <<io devo migliorare molto con l'italiano, è il secondo anno che sono in Ferrari e ancora faccio schifo>> ridiamo. <<io sono bravissima a parlare italiano se ti serve qualcuno con cui esercitarti>> mi rendo disponibile e sorrido, finendo il mio cappuccino. << grazie Bella>>

Passiamo circa un oretta insieme, parlando del più e del meno, conoscendoci meglio. avevo proprio bisogno di un amico.  Mi aspettavo di poter dire che è davvero di ottima compagnia, è genuino e davvero simpatico, un bravo ascoltatore e sa dare anche ottimi consigli!

Someone to stay; Vancouver Sleep Clinic

Starboy [Lewis Hamilton]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora