<<Mi hai guardato le tette!>>

2.1K 58 0
                                    

I believe in us

5 agosto 2020 📍 Londra

<<Buongiorno Amore>> apro gli occhi. <<Buongiorno Jason>> sorrido nel guardarlo
Ha un vassoio tra le mani con la colazione e una rosa <<mi sei mancata tanto>> mi siedo appoggiata allo schienale del letto <<anche tu>> annuisco.

<<oggi passiamo del tempo insieme?>> <<certo, poi alle 3.30 devo seguire le lezioni lo sai>> lui sorride, i suoi capelli biondi sono scompigliati e ha gli occhi stanchi, si sarà svegliato presto.
<<raccontami, cosa hai fatto in questi giorni a lavoro?>> mi domanda ed io quasi non mi affogo.
Da quando gli interessa?
<<le solite cose..>> rimango vaga <<tu?>> domando curiosa <<nulla di che, ho passato del tempo con i miei>> La madre, Hannah, mi ha sempre odiato. <<come sta tua madre?>> forzo un sorriso. <<bene, ha chiesto di te! ha detto che non ti vede da troppo tempo quindi vuole incontrarti>> finisco il mio cornetto <<è fantastico, spero di riuscire a trovare del tempo, le gare mi prendono molti giorni>> lui annuisce <<vero>> <<poi manca poco alla laurea, devo iniziare a scrivere la tesi>> sorrido elettrizzata. <<già, sono così fiero di te Bella, ce la stai facendo>> mi accarezza la guancia ed io sospiro.

<<oggi sono a lezione fino alle otto>> mento. <<va bene allora passo a prenderti?>> mi domanda <<no tranquillo, non c'è bisogno!>> gli lascio un bacio sulla guancia ed entro in bagno. mi faccio una doccia veloce e mi preparo.

Pranziamo con una piadina e della coca-cola zero e io gli lascio un bacio sulla guancia.

<<a stasera!>> lo saluto e chiudo la porta dietro di me. Scendo velocemente le scale con un sorriso sul volto. Lui è lì ad aspettarmi, bello come non mai, appoggiato alla sua auto che sembra appena uscita dalla fabbrica.
<<dimmi che con questa non ci sentirà>> lui ride <<assolutamente no>> mi lascia un bacio sulla guancia e mi apre la portiera.
<<dove si va?>> chiedo <<tu devi andare a lezione, io passo a prenderti tra due ore>> sbuffo <<mi ero scordata>> lui ammicca un sorriso <<ti faccio questo effetto?>> gli do un colpetto sulla spalla <<stupido>>

<<a dopo Lew>> lo saluto con un bacio sulla guancia ed esco dall'auto.

Le due ore più lunghe della mia vita. Sono le cinque e mezzo ed io dopo aver preso appunti su appunti esco da quelle mura, attraverso il cortile e davanti mi ritrovo il mio pilota appoggiato alla sua mercedes con gli occhiali da sole calati sugli occhi. Non passa inosservato con i suoi pantaloni corti rosa fluo e la sua canotta nera che gli evidenzia tutti i muscoli.
<<vuoi attirare l'attenzione?>> annuisce soddisfatto <<non mi hai chiesto perché sono vestito cosi?>> scuoto la testa <<perché ti sei vestito così Lewis??>> sorrido ironica <<ora lo scopri>> mi fa l'occhiolino e mi apre la portiera, gentiluomo come sempre.

<<dimmi dove stiamo andando Lew!>> la sua auto ci porta davanti un bosco <<ora si va a piedi, Jennifer non riesce ad attraversare il bosco>> alzo le sopracciglia <<sei serio? Jennifer?>> domando sorpresa, ha fin troppe macchine per dare un nome a tutte.
<<non offenderla!>> indica l'auto quando siamo usciti.

Le mie povere scarpe da ginnastica bianche chiedono pietà, ora sono tutte sporche di fango e spero che ne varrà la pena, anche se quando si parla di Lewis è sempre tutto valido.

<<Eccoci>> sollevo lo sguardo dalle mie scarpe e vedo un panorama stupendo.
Un lago con un pontile, circondato dagli alberi del bosco in cui siamo da poco entrati.
Sul mio volto si apre un sorriso e guardo Lewis dopo attimi di silenzio <<è bellissimo>> lui mi sorride e andiamo verso il pontile, dopodiché lui inizia a levarsi la maglia <<che fai?>> aggrotto le sopracciglia assumendo un'espressione confusa <<il bagno>> alza le spalle e si butta nel lago.
<<Lewis!>> mi appoggio una mano sul viso per coprirmi dagli schizzi. Lui riemerge dall'acqua e mi guarda, aspettando che io faccia qualcosa. <<oh e va bene>> alzo gli occhi al cielo e inizio a spogliarmi.
Sento il suo sguardo bruciarmi addosso, mi levo i pantaloni subito dopo aver levato le scarpe, sento le mie guance bruciare.
<<non guardarmi>> lo ammonisco e lui si gira di spalle, pur essendo in acqua. mi levo la maglia e mostro il mio intimo con le stelline. Me la pagherà per questo. Mi siedo sul pontile e tocco l'acqua con il piede, piacevole.
<<mi aiuti a scendere?>> domando, e sono sicura che lui sta sorridendo.
<<avevi detto che non dovevo guardarti>>
<<zitto, aiutami>> lui si gira e come previsto aveva un sorriso sul volto, si avvicina dietro di me e appoggia le mani sulle mie ginocchia.
Mi aiuta ad immergermi nell'acqua lentamente, i suoi muscoli si tendono e sulla mia pelle si notano i brividi. <<hai freddo?>> scuoto la testa <<no>> so che lui ha capito perché ho i brividi. <<belle le stelline>> sorrido ironica al suo complimento stupido.
<<mi hai guardato le tette!>> lo prendo in giro e lui alza le mani, ormai mi ha lasciato i fianchi e io mi sono bagnata i capelli. <<era inevitabile, insomma..>> si giustifica, ed io rido.
<<devo tornare a casa alle otto>> nuoto verso di lui <<tranquilla, non ci vuole molto ad arrivare a casa tua>> annuisco.

Us, James Bay
(21)

Starboy [Lewis Hamilton]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora