<<Nonno spero che tu sia fiero di me>>

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Think I'll miss you forever
Like the stars miss the sun
in the morning sky
Later's better than never
Even if you're gone,
I'm gonna drive (drive), drive

🗓 Gennaio📍Londra, UK

Fin da piccola ho il sogno di lavorare con le macchine, e nella formula 1 ho sempre sognato di lavorare per la Ferrari, indossare il rosso per lavoro, sorridere e magari vedere le macchine del mio team trionfare.
Da ragazzina ero sempre stata un maschiaccio, amavo stare in garage con mio nonno e mio padre e imparare nuove cose ogni giorno. Non ero come le altre ragazzine, fissate con i ragazzi, la danza, i vestiti.
Semplicemente mi prendevo cura di me stessa e coltivavo la mia più grande passione, nata da quando avevo solamente quattro anni guardando Cars.
Poi sono cresciuta e ho iniziato a guardare i Gran Premi con mio nonno, le gare di Schumacher con la rossa erano pura magia.

Quando mio nonno morì smisi di guardare le gare, era come proibito anche solo parlarne in casa, quindi solo dopo cinque anni ricominciai, quando avevo ormai finito il liceo e mi stavo per trasferire fuori Italia.

Iniziai a studiare la materia che mi ha da sempre affascinato più di tutte, in modo da poter diventare un meccanico della mia scuderia preferita.
Rendere mio nonno fiero è il mio più grande desiderio.

Dopo anni di studio mi ritrovo a lavorare nella Mercedes, per il sei volte campione del mondo. Certo, non era quello che avevo immaginato, ma era solo l'inizio per quella che sarebbe stata la mia carriera nella Formula uno.

<<Ciao Jason>> saluto il mio fidanzato entrando in casa.
<<Ciao amore>> mi stampa un bacio sulle labbra e sorride. <<Devo dirti una cosa>> inizio, e lo vedo annuire <<Credo che sia meglio che tu ti sieda.>> mi mordo il labbro e per poco non lo faccio sanguinare.

<<Belly, tutto ok?>> chiede, ed io annuisco.
<<Ho ottenuto un lavoro>> inizio, lui mi sorride. Mi aveva sempre sostenuto, avevo fatto parecchi colloqui per svariati lavoretti ma non sembravo mai essere quella giusta. <<Ma è fantastico!>> esclama. <<Nella formula uno>> la sua espressione confusa mi fa continuare a parlare, ovviamente lui sapeva del mio sogno, non era contrario ma forse un po' titubante, sapeva anche stavo studiando e quindi ancora troppo presto per lavorare in quel settore. <<non come ingegnere, come ho sempre sognato, ma come assistente di Lewis Hamilton>> concludo brevemente, aspettandomi una brutta reazione.
<<Perché non mi hai detto che hai fatto il colloquio?>> domanda. <<C'era una fila infinita di persone che si erano candidate non pensavo di essere in grado.>> sospiro.
<<Poi mi ha convinto mio padre all'ultimo, non era previsto.>> mi scusai, guardandolo nelle sue iridi scure.

Avevo sempre pensato che gli occhi di una persona si illuminano quando vedono la persona che amano. Quelli di Jason, però, erano sempre rimasti scuri, privi di luce.
O almeno io li avevo sempre visti così.

<<Bella non sono arrabbiato, ma noi come faremo?>> domanda, scuotendo le mani in aria, agitandosi. <<Non ti agitare Jason, questo è il mio sogno, se vogliamo rimanere insieme ci riusciremo nonostante la distanza e gli spostamenti. Il momento stava per arrivare, e non ho intenzione di rinunciare ai miei sogni.>> chiarisco la situazione. <<Non ti chiederò mai di farlo.>> poggia la sua mano sulla mia e mi sorride. <<Grazie.>> ricambio il sorriso e lo abbraccio, felice che lui abbia capito.

***

Dopo una lunga cena a base di pizza, decido di mandare un messaggio a Lewis.
Nel tragitto ci eravamo conosciuti abbastanza per reputarci ormai amici. Mi aveva raccontato un po' di lui ed io un po' di me, con mille domande che ci facevamo a vicenda.

Ciao!

Ehyy

Come va?

Bene, e tu?

Io bene, oggi ti sei allenato con i simulatori?

Si! domani mi tocca palestra, ti va di venire a casa ti alleni anche tu?

Va bene, a che ora vengo?

Verso le 10:30 sarebbe perfetto!

Certo! A domani Sir

A domani Miss! non dimenticarti l'indirizzo, te lo mando ora
📍Posizione

Spengo lo schermo con un sorriso sul volto e mi affaccio alla mia finestra, dove vedo la luna risplendere. Essendo davvero tardi decido di andare a dormire, appoggiando la testa sul cuscino, al lato destro del mio letto che condivido con il mio ragazzo.

Nonno spero che tu sia fiero di me.

Summertime Sadness, Lana Del Rey
(2)

Aggiornerò due volte a settimana, la domenica e il mercoledì. Spero vi piaccia il capitolo anche se è abbastanza corto.

Starboy [Lewis Hamilton]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora