Decidi che è il momento di farti coraggio e di uscire dalle coperte. Lui però non ce più.
"Oh cavolo, mi sono addormentata?" Pensi.
Ti alzi e vedi che in casa non c'è nessuno. Sul tavolo trovi una nota con su scritto "Sono uscito a fare delle commissioni. Mi raccomando, non uscire di casa."
Irritata esclami:"Ma chi si crede di essere per dirmi cosa fare?"
Così ti avvii verso la porta, ma qualcosa ti blocca. È forse senso di colpa?
Sei in un posto che non hai mai visto. Però pensi che forse potresti correre per strada e chiedere aiuto a dei passanti o alla polizia.
Ti fai coraggio e apri la porta.
Ti giri e dai un'ultima occhiata all'edificio che ti ha ospitata. Una casetta indipendente, semplice ma nel complesso carina. Scendi le scale di legno e per tua fortuna non c'è alcuna traccia di Kakashi, così ti guardi attorno e vedi che a poca distanza ci sono degli edifici. Affretti il passo e dopo pochi minuti raggiungi una piazzetta affollata. È troppo rischioso, Kakashi potrebbe essere lì, quindi metti da parte il piano originale e ti dirigi verso un vicolo meno affollato. È carino qua e ci sono alcuni ristoranti. È tardo pomeriggio e hai fame. Proprio davanti a te c'è questo ristorante dall'aria accogliente di nome "ramen ichiraku".
"Magnifico" pensi "adoro il ramen!"
Inizia a venirti l'acquolina in bocca pensando a tutto ciò che potresti mangiare, ma poi ti ricordi di come sei arrivata li e il perché, ma soprattutto che non hai un solo spicciolo in tasca.
Mentre sei intenta a pensare al ramen vieni spintonata da qualcuno. È un uomo alto, secondo te di età compresa tra i quaranta e i cinquant'anni e dalla costituzione robusta. Ha più peli sulle braccia che sulla testa; e tiene una bottiglia semivuota in mano. Ti osserva, barcolla e puntandoti la bottiglia contro ti dice:"Ciao bellezza, sai che mi hai fatto male spingendomi? Adesso dovrai farti perdonare." Ride a squarciagola e cerca di afferrarti per la manica. Digrigni i denti e urli:"Sei un porco! Stai lontano da me."
Gli tiri una sberla, ma non ottieni l'effetto desiderato. Anzi, lui si arrabbia di più e ti tira una sberla ancora più forte. Inizia a sanguinarti il naso e inizi ad avere sempre più paura. Scaglia la bottiglia contro un muro e cerca di strangolarti con le sue mani a momenti grandi quanto la tua faccia.
Poco dopo qualcuno lo colpisce alla testa con un pugno ben assestato, mettendolo KO. Cade con un tonfo e proprio dietro di lui vedi Kakashi.
Ti osserva sorridendo e pur conoscendolo da poco, puoi vedere un velo di preoccupazione nei suoi occhi.K: Stai bene? Ti avevo detto di non uscire.
A: Mi dispiace! Grazie per avermi salvata.
Senza pensarci su due volte corri verso di lui e lo stringi in un forte abbraccio. Sei ancora spaventata e hai bisogno di conforto. Ignori il fatto che siete entrambi arrossiti.
Kakashi sussulta leggermente poi sussurra:"P-prego.."
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Un viaggio a Konoha
FantasySei una ragazza di campagna che abita con i nonni, amante della scrittura e dell'arte. Una notte qualunque arriva un temporale misterioso e ti ritroverai a dover affrontare pericoli e a vivere fantastiche avventure. Nuove persone entreranno a far pa...