capitolo 4

10 1 1
                                    


E' sempre il 28 dicembre. Il pomeriggio/sera mi viene sempre un po' il magone, domani c'è il peso e sono terrorizzata. Sento tantissimo il confronto con le altre ragazze, cosa che mi porta a controllare sempre il mio corpo, allo specchio o con dei body check, non mi piaccio, non mi sopporto così.  Ogni volta che una mia parte del corpo è scoperta la guardo e non mi sopporto. Domani vedrò dietologa, dietista, e psichiatra insieme, in base a come andrà il peso decideranno se darmi o no l'autonomia (la possibilità di camminare nel cortile per un tempo che decidono loro).

Ho di nuovo tanta paura, paura del futuro, paura di soffrire, paura della vita senza il disturbo alimentare, che fa parte della mia mente e della mia vita da ormai tanto tempo. Sono abituata, quando le cose vanno male, a rifugiarmi nell'anoressia, perché è qualcosa che già conosco, che mi fa meno paura che tutto il resto. 

Mi manca mia sorella, la gioia più grande della mia vita. La sogno di notte e al mattino mi sveglio che non la posso toccare, stringere, accarezzare. Quando sento gli altri parlare di fratelli o sorelle mi vengono i brividi: anche io vorrei che mia sorella mi venisse a trovare, che mi facesse il regalo di Natale, che mi chiamasse ogni tanto. Sarebbe adolescente mia sorella ora, avrebbe un suo telefono, avrebbe il fidanzato forse, inizierebbe ad andare in discoteca. Vorrei condividere con lei tante cose, vorrei poter essere la sua spalla, vorrei vederla crescere. Ma non succederà mai. La terrò nel cuore e la sognerò di notte, parlerò con lei senza ricevere risposte.

Ho parlato con il mio attuale ragazzo dicendo che non volevo stare con lui, ha reagito abbastanza bene, se lo aspettava.

Sono proprio giù di morale, vorrei essere a casa mia con il mio gatto ed essere serena, ma questa cosa non è possibile perché a casa non sono mai serena.

La mia anoressiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora