La Telefonata

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Serena uscì dalla doccia e si infilò nell'accappatoio. Si asciugò e iniziò a rovistare nel cassetto dei prodotti. Prese un olio idratante e lo cosparse su tutta la pelle. Si guardò allo specchio nuda.
"Oddio - sospirò - inizio a somigliare a mia madre".
Aveva sempre avuto un fisico invidiabile. Un seno senza eccessi ma formoso, un lato B generoso e un tantino sproporzionato ma agli uomini piaceva. E anche a lei, almeno fino a qualche tempo fa. Ora lo vedeva sempre più sformato e il seno meno sodo. Proprio in quel momento Marco entró in bagno. D'istinto Serena prese un asciugamano e si coprì. Non si sentiva del tutto a suo agio con suo marito negli ultimi giorni, soprattutto da quando nutriva sospetti su quella notte.
Marco non fece caso a quel movimento innaturale. Prese i fazzoletti da un armadietto e uscì: "Mi cambio e vado a vedere la partita con i ragazzi", disse.
"Va beh - pensó Serena - poco male". Era combattuta. Non aveva avuto il coraggio di chiedergli cosa fosse accaduto quella notte, ma un campanello si era acceso e due giorni prima aveva contattato un investigatore privato.
"Sì ma non si aspetti risultati nel giro di poco tempo" le aveva annunciato quello. Serena era disposta ad attendere, ma viveva quel limbo con ansia.
Possibile che Marco la tradisse?
È vero c'erano stati problemi e incomprensioni, ma l'amore della sua vita non poteva averla tradita così.
"Love of my life", si ripetè dentro di sé. Era la loro canzone, il capolavoro dei Queen.
Il cellulare interruppe quei pensieri. Era Marika, la sorella di Marco. Che fantasia i genitori, pensò.
"Ehi Miki come va". Avevano un ottimo rapporto.
"Serena sei da sola o c'è Marco?", chiese con un tono dimesso.
"Sono sola, che succede?", precisò Serena.
"Glielo devi dire tu, io non ce la faccio", disse Marika tutto in un fiato prima di scoppiare a piangere.

La fine dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora