Michelle, aspirante modella di victoria secrets, scopre un tradimento proprio la prima settimana d'estate. Riuscirà il suo nuovo vicino a
farle tornare il buon umore?
Erano passati solamente due giorni dall'incontro con la mia nuova vicina, ma io non riuscivo a togliermi la sua immagine dalla testa.
Ricordo di averla squadrata da testa a piedi. Indossava una tuta rosa e un top abbinato, delle nike, gli occhiali da sole e un cappellino bianco da tennis.
A pensarci bene, l'unica cosa che non avevo notato erano gli occhi, coperti da quegli occhiali dalle lenti scure.
"tutto bene ney? ti devo assorto un po' troppo nei tuoi pensieri" la voce di mia sorella Rafaella mi risveglió.
"stavo pensando" risposi continuando a scrollare instagram, come in attesa di trovarmela li, così per caso.
"a cosa? se posso sapere" domandò prendendo in mano delle fette biscottate "sei troppo silenzioso"
"due giorni fa ho conosciuto la nuova vicina, e non so come ma mi è rimasta impressa. Si chiama Michelle" le spiegai.
"mh, è carina? fammela cercare su instagram. Michelle...?" mi chiese, aspettando che le dicessi anche il suo cognome.
"è più che carina ma non so il suo cognome, so solo che si chiama Michelle. In effetti non so perché non me l'abbia detto"
"magari è famosa anche lei" ipotizzó Rafa, iniziando a digitare velocemente sul motore di ricerca.
"è lei?" neanche due minuti dopo, l'aveva trovata. Presi il telefono dalle sue mani e lessi il suo nome completo Michelle Da Cruz, aveva chiaramente origini brasiliane.
Aveva quasi due milioni di follower e migliaia di fanpage e commenti sotto i suoi post. Nella bio c'era una bandiera brasiliana e una argentina e sotto ancora il tag della sua agenzia. Quindi faceva la modella?
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Rimasi incollato al suo profilo come ammaliato per diversi minuti. Scoprii inoltre che aveva una sorella e che i genitori erano divorziati, ma a quanto pare in buoni rapporti. Dalle foto sembrava una ragazza solare, ma sopratutto molto ricca e amante delle cose semplici.
E poi mi imbattei in una serie di articoli che parlavano del suo ex fidanzato, che a quanto pare l'aveva tradita tre sere fa, in un club.
Feci due più due: era la notte precedente alla mattina in cui lei è venuta a suonare al mio campanello.
Forse per quello era così infastidita?
Mi sentii leggermente in colpa, ma non più di tanto. Infondo ero Neymar Junior e potevo permettermelo.
Salutai velocemente mia sorella con un bacio sulla guancia e decisi di andare a giocare un po' con mio figlio, Davi, nel parchetto difronte.
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Michelle
"Michelle guarda qui!" "Michelle cosa ne pensi ora di Olivier?" "credi nel perdono dopo il tradimento?"
Una volta scesa dalla macchina fui investita da molti, anzi troppi, flash. Spostai gli occhiali da sole più in alto in modo da coprirmi per bene e affiancata dal mio manager entrai nella struttura.
Mi aspettava una lunga giornata e un'enorme schiera di giornalisti per una conferenza stampa.
Una volta là dentro trattenni il respiro e mi guardai intorno. Quei pochi secondi che avevo, erano per realizzare dove mi trovavo e pensare a cosa dire.
Presi posto, accanto a me mia sorella e mia madre che erano sempre con me a farmi forza. Con un gesto veloce poggiai gli occhiali sul tavolo e sorrisi a tutti quanti prendendo il microfono in mano. Non appena sentii il click capii che era acceso, e tutti gli occhi erano puntati su di me.
Respira Michelle, mantieni la calma.
"signorina Da Cruz, potrebbe gentilmente darci più informazioni su quanto accaduto pochi giorni fa?" il primo a parlare fu un giornalista di TMZ, nota pagina di gossip da anni.
"molto semplicemente, il mio ex ragazzo è uscito con degli amici per passare la serata, in un club. Ha esagerato con l'alcol ed evidentemente si è sentito in dovere di mancare di rispetto alla sottoscritta. Niente di più, niente di meno"
"l'ha più sentito dopo quel giorno?"
"no" risposi secca, e un'altra giornalista si alzò pronta a farmi un'altra domanda.
"cosa ha intenzione di fare adesso con la sua carriera?"
Questa era una bella domanda, anche perché non avevo davvero idea di come rispondere.
Quella situazione per me era davvero surreale, non avevo ancora capito quanta posta in gioca ci fosse regalmente.
Mentre tutti in quella stanza aspettavano una mia risposta, io continuavo a sbattere nervosamente il piede per terra. Sperando che nessuno si accorgesse del fatto che ero in iper sudorazione e il microfono mi stava per cadere dalle mani.
Ma io sono Michelle Da Cruz, posso gestirlo.
"in realtà penso che per il momento mi prenderò un momento di pausa, almeno per l'estate e riprenderò a settembre. Niente mi fermerà, sia chiaro"
"e riuscirà a mantenere la villa che ha a barra de tijuca?" chiese un'altro.
sorrisi beffarda "ovviamente, i soldi non mancano"
"e cosa pensa di fare invece con la casa che condivideva con Giroud?"
"che se la tenga" sbuffai "non ho bisogno di una casa in più, mi basta l'amore e l'affetto della mia famiglia"
"e cosa ci dice di suo padre? come mai non è presente oggi?"
Altra domanda a cui non ero preparata. I rapporti con mio padre erano sempre più incrinati e nonostante tra i miei genitori, divorziati da anni, scorresse buon sangue, io non riuscivo ancora ad accettarlo del tutto.
Il mio manager prontamente mi strappò il microfono dalle mani e disse "solo domande pertinenti, grazie" il tutto accompagnato da un sorriso.
Proprio nel momento in cui tornai a respirare la porta si spalancò emettendo un rumore sordo. La mia bocca si spalancò, e la reazione di tutti i presenti fu la stessa.
