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APPLAUSE
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Michelle

"ti prego, so che non vuoi ne vedermi, ne parlarmi, ma per favore. Dobbiamo risolvere!"

Tutto mi sarei aspettata, tranne che il mio ex spuntasse dal nulla per rovinare la mia conferenza stampa, a tre giorni dal suo tradimento.

I paparazzi non persero tempo ad entrare, immediatamente dopo di lui. Fui sovrastata da flash, urla, telecamere e microfoni. Afferrai la mia borsa e corsi fuori, il mio autista per fortuna ci aveva aspettato.

Salimmo in macchina il più in fretta possibile e una volta messa la cintura di sicurezza scoppiai in un pianto disperato.

Andava sempre peggio.

"è davvero uno stronzo, ma chi pensa di essere? venire fino a qui, in Brasile e interrompere così un evento pubblico facendo arrivare addirittura i paparazzi" sbottó mia sorella mentre mi accarezzava i capelli.

Avevo bisogno di una vacanza e di tempo per me stessa.

Una volta a casa salutai entrambe, declinando l'invito di una cena a casa loro. Avevo bisogno di supporto, si, ma anche di tempo per stare unicamente da sola e riflettere.

Mentre tiravo fuori le chiavi dalla borsetta lo sguardo mi cadde sul giardino accanto da cui provenivano diversi schiamazzi. Notai in lontananza quello che sembrava Neymar, giocare a pallone con un bambino biondo.

Non so per quanto tempo rimasi lì impalata a guardarli, so solo che ad un certo punto la palla era finita vicino alla rete che separa i nostri giardini.

"ehi!" mi fece cenno con la mano.

"ciao" risposi secca.

Possibile che ci incontrassimo sempre nei momenti meno opportuni?

"tutto bene? ti vedo strana" disse mentre mi osservava con sguardo accusatore.

"in effetti è stata una lunga giornata ma è anche una storia troppo lunga da raccontare. Inoltre, non credo ti interessi dato che non ci conosciamo" risposi con nonchalance girando la chiave nella toppa.

"mi farebbe piacere ascoltarla un giorno"

Alzai subito lo sguardo, mi stava sorridendo. Non un sorriso da sbruffone, come quello dell'altro giorno, un sorriso sincero. Quasi dolce.

Feci per ribattere ma il bambino biondo lo chiamò a gran voce "Por favor pai, é hora de jogar!"

Avevo sentito bene? Pai? Aveva un figlio?

Entrai di scatto chiudendomi la porta alle spalle, poggiai la borsa sul tavolo e mi lanciai direttamente sul divano.

Non c'erano davvero parole per descrivere questa giornata.






Spazio me
capitolo molto corto lo so,
ma non ho avuto tanto tempo 🫠

𝐀𝐏𝐏𝐋𝐀𝐔𝐒𝐄 - neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora