𝐀𝐏𝐏𝐋𝐀𝐔𝐒𝐄 - neymar jr

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APPLAUSE
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Michelle

"sono Michelle, piacere mio" strinsi la mano al suo manager, che poi scoprii essere suo padre, e poi a lui.

Per quei secondi in cui le nostre mani erano incollate sentii come una scossa attraversarmi la spina dorsale. I suoi occhi verdi continuavano a scrutarmi e io non sapevo minimamente come reagire.

Per fortuna Pauline ha interrotto questo momento davvero imbarazzante chiedendoci di andare a cambiarci.

Ok Michelle, ce la puoi fare, devi solo far finta di non conoscerlo.

"perfetto Michelle, inizieremo proprio con te. Sii più naturale possibile, non voglio pose forzate. Vorrei che sia una scena carina, che ispiri comodità"

Chiusi gli occhi per qualche secondo e cercai di mantenere la concentrazione sull'obiettivo, ma sentivo il suo sguardo bruciare addosso.

La sola parola che mi rimbombava in testa era "imbarazzo"

"adesso girati, benissimo, abbiamo quasi finito. Guarda me, concentrati solo sull'obiettivo" un ultimo flash e avevo davvero finito.

O almeno questo è quello di cui mi ero convinta, dato che non ero nemmeno a metà. Mancava l'intera parte con Neymar e non avevo davvero idea di cosa aspettarmi.

"5 minuti di riposo per Michelle mentre voi montate la sceneggiatura. Vi voglio rapidi!" disse il fotografo indicando i ragazzi che avrebbero dovuto sistemare il set.

Pauline mi porse una vestaglia di seta rosa per coprirmi, dato che indossavo solo l'intimo per lo shooting.

"vado a farmi un caffè" le sussurrai all'orecchio e lei annui facendomi un piccolo sorriso.

Usciti dalla stanza e mi diressi verso la macchinetta situata nel corridoio.

La sede dell'agenzia era piuttosto moderna, era un palazzo di otto piani fatto interamente di vetrate. Il piano in cui c'era l'ufficio del mio manager era proprio l'ultimo, che regalava una vista stupenda della spiaggia poco lontana.

"anche tu qui?"

Sobbalzai. Possibile che questo ragazzo mi cogliesse sempre alla sprovvista?

"puoi smetterla di apparire così dal nulla e farmi spaventare?" bofonchiai tenendomi la mano sul cuore per lo spavento.

"nah, è così bello farti spaventare" rispose passandosi la lingua sui denti.

O mio dio.

"molto divertente" gli feci il verso.

"dai so che ti piaccio infondo"

"sei un montato" risposi, assottigliando lo sguardo.

"ma dai, sono neymar junior" si mise a ridere, per la sua stessa battuta.

Alzai gli occhi al cielo, sbuffando. Buttai il bicchiere di plastica nel cestino e gli voltai le spalle senza rispondere.

Mi dava incredibilmente sui nervi.

"hai visto Neymar?" mi chiese il fotografo.

"era alle macchinette poco fa, starà sicuramente tornando. Eccolo lì" lo indicai e lui mi fece un cenno di ringraziamento.

"pronti ragazzi?"

"sono nato pronto" esordì lui facendo un'occhiolino alla videocamera, che fece inevitabilmente scoppiare a ridere tutti.

Tutti tranne la sottoscritta, ovvio.

"allora come vedete i ragazzi hanno portato un letto e un divano. Vorrei che faceste finta di essere una coppia, i vostri sguardi devono essere ciò che trasparirà di più della foto. Intesi?"

Annuimmo, ma io sapevo che sarebbe stato difficile.

"ok Ney ti chiedo di prenderla in braccio e posarla sul letto nel modo più delicato possibile. Tu invece Michelle, avvolgi le gambe intorno al suo bacino e ridi, come se ti avesse fatto il solletico un secondo prima"

Presi un respiro profondo e saltai letteralmente in braccio a Neymar che mi teneva dai fianchi. Mi pizzicò il fianco e io iniziai a ridere, così lui fece proprio come il fotografo gli aveva detto.

Facendo in questo modo, la foto era venuta davvero spontanea.

"siete fantastici" si congratulò con un gran sorriso.

"adesso Ney rimani disteso in questa posizione e tu Michelle guardalo negli occhi, così esatto"

Continuammo con varie pose, in realtà Neymar era molto sciolto, ci sapeva fare. Sembrava abituato ad essere al centro dell'attenzione.

Sia il registra che il fotografo si complimentarono con lui. Era simpatico, veloce e obbediva, facendo ciò che gli veniva chiesto al meglio.

Alla fine dello shooting l'imbarazzo era solamente un lontano ricordo, avevamo riso un sacco e le foto erano davvero spontanee.

Questo ragazzo mi stupiva sempre di più.

La cosa che mi lasciò stranita è che al momento di andare via, si era precipitato fuori senza neanche degnarmi di un saluto.

Ma mi importava davvero così tanto?