prologo

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APPLAUSE
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QUANDO NASCI NEL QUARTIERE PIÙ RICCO DEL BRASILE, sei fortunato. Il nostro è uno dei migliori mondi possibili. Qui regnano il lusso e le belle macchine. Nonostante all'apparenza sembri tutto così perfetto, per sopravvivere, ci vuole carattere.

Non mostrare le tue emozioni, non mostrarti debole, pensa solo a raggiungere il tuo obbiettivo.

Proprio per questo, se fai un passo falso,
sei fuori.

Quando cresci in una bella villa a tre piani, una piscina enorme e un bel giardino con fontana, non ti interessi del resto. Rimani chiusa, nella tua bolla, in cui non ti manca sostanzialmente niente. Hai tutto ciò che ti potrebbe servire e anche di più: vestiti, borse, gioielli.

E Michelle era abituata a tutto ciò, questa era la sua vita e per nulla al mondo avrebbe perso la forza di volontà.

Diventare una modella di fama mondiale a soli sedici anni era stato difficile, ma per lei, che era un amante delle sfide, un po' meno. I suoi unici problemi durante l'adolescenza erano la carta pre pagata che il padre non le aveva ricaricato e la connessione internet che non prendeva quattro tacche piene.

La sua vita era sempre stata piuttosto semplice, non aveva mai dovuto lottare per avere nulla. Era ricca, bella e famosa. Tutto quello che ogni ragazza desiderava essere.

Non usciva mai di casa senza un outfit perfettamente abbinato alla borsa o alle scarpe. La sua collezione di borse firmate richiedeva una cabina armadio intera, per non parlare dell'infinità di vestiti che possedeva. Il suo colore preferito? il rosa. Aveva sempre qualcosa di rosa addosso, anche un piccolo accessorio come un orecchino o un portachiavi.

Molti la definivano stronza e viziata, ma in parte avevano ragione. Voleva qualcosa? l'avrebbe comprata. E per quanto riguarda il carattere beh, non dava confidenza a nessuno. Si mostrava sempre per come era, una ragazza forte e intelligente ma anche furba.

PER NEYMAR LA VITA NON ERA MAI STATA SEMPLICE, o almeno così, lui la definiva. Nascere a Mogi Das Cruzes non è così bello come sembra. La città ospita infatti numerosi palazzi grigi, anonimi e grandi strade. Una volta trasferitosi a Santos, però, si unì alla società calcistica, a soli 15 anni. E iniziò ad intravedere la luce in fondo al tunnel.

Non c'erano dubbi, era un campione e
tutti lo notavano.

Tra sacrifici e infortuni, quello più grave ai mondiali del 2014, Neymar ha sempre trovato il modo di rialzarsi. La forza di volontà non gli è mai mancata.

Definito da tutti come una persona estremamente solare ma con troppa presunzione di se stesso. Era un egocentrico, ma se lo poteva permettere. Questa era la scusa che utilizzava di solito. Non gli importava degli haters, aveva passato troppo tempo a starci male. Cambiava decisamente troppe ragazze e finiva sui giornali ogni due per tre, qualsiasi cosa facesse quel ragazzo era sbagliata per il pubblico e per i media.

Passando agli aspetti più positivi, Davi era la sua unica ragione di vita insieme alla sua famiglia. Quando era con lui cambiava completamente. Aveva grandi capacità anche con i bambini, che lo adoravano già dal primo sguardo.

Due realtà completamente diverse dunque, due vicini di casa, due caratteri non troppo diversi.

Riusciranno a trovare un punto d'incontro?

𝐀𝐏𝐏𝐋𝐀𝐔𝐒𝐄 - neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora