Resa Dei Conti

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Stava guardando dalla finestra, gli sembrava di essere un molestatore, era da tre giorni che si comportava così, ma non riusciva a smettere di osservare la casa dei Featherington, non riusciva a smettere di pensare a ciò che aveva fatto a Penelope, alla sua famiglia, a se stesso. E si accorse di pensare che nonostante non fosse discutibile nell'altra vita vissuta, non era certo una persona migliore. Ma aveva Penelope e i suoi figli. Non aveva bisogno di lavorare. Viveva di rendita e dei compensi dei libri di Penelope. Non aveva stimoli né sogni da realizzare. Penelope era stanca e nervosa, sempre sotto pressione. Ecco perché litigavano...non era contento di lui, aveva un marito che non aveva ambizioni. Colin non camminava a fianco di Penelope , veniva trascinato. Colin viveva della luce riflessa da Penelope e prima o poi uno dei due si sarebbe stancato. Ecco perché Colin stava vivendo questa vita. Doveva diventare migliore, doveva essere non sono un uomo affermato ma essere un uomo con degli ideali. Condivisi con la donna che amava.
Qui Colin aveva pensato a se stesso e lasciato indietro Penelope.
Nell'altra vita era lui ad essere rimasto indietro.
Colin e Penelope dovevano imparare a camminare insieme!!!!
Doveva iniziare subito.
Aveva trovato il terzo libro, aveva scritto solo alcuni capitoli. Trovò i diari che si riferivano al viaggio in Italia e iniziò a studiarli.
Passò tutta la mattina e quasi metà del pomeriggio senza uscire dalla sua camera.
In casa erano molto preoccupati per lui. Ma tutti giravano intorno a Colin in punta di piedi come se avessero paura di urtarlo e farlo arrabbiare. Sapevano che Colin era appeso ad un filo e che se fosse crollato non sarebbero riusciti a rimettere insieme tutti i pezzi.
Sono una persona non sembrava aver paura di lui.
Il piccolo Edmund era di nuovo sfuggito alla tata e riuscì ad intrufolarsi in camera di Colin mentre lui era uscito per andare in bagno.
Il bimbetto di sedette sul poggiapiedi in attesa dello zio.
Quando Colin entrò rimase di stucco e poi sorrise vedendo Edmund seduto con un biscotto per mano.
"E tu diavoletto che ci fai qui?"
"Otto.. Io e olin"
Colin lo prese in braccio e lo fece sedere sulle ginocchia.
"Grazie amore dello zio, stavo proprio morendo dalla fame" e prese il biscotto che gli porse il nipote. Stettero in silenzio. Colin leggeva sottovoce i diari e sgranocchiava il biscotto e Edmund guardava con occhi adoranti lo zio.
"Mhh ascolta questo passaggio Eddy, la nave attraccò al porto di Genova adagiandosi come una piuma...che ne pensi troppo poetico?"
"Ci..." disse Edmund
"Forse è meglio dire che la nave attraccò delicatamente?"
"Ci.."
"Eddy...devi essere deciso o uno o l'altro, forse se mangio il tuo biscotto mi presteresti più attenzione" disse facendo finta di afferrare il biscotto di Edmund.
Il piccolo strillò e Colin fece finta di mordere la mano del piccolo.
"Ti voglio bene, Eddy"
Edmund si accucciò sul petto di Colin smangiucchiando il biscotto.
"Pensi che sia il caso di chiedere consiglio a un bimbo di 2 anni per i tuoi scritti?" disse Anthony che appoggiato all'uscio si stava godendo la scena.
Appena Edmund sentì la voce di suo padre scese dalle ginocchia e corse da lui.
Anthony lo prese al volo." Eccoti dov'eri piccola peste, la mamma e la zia Eloise stanno impazzendo per cercarti" passò il figlio alla tata che si materializzò al suo fianco.
"Ne sa di più di molti editori di mia conoscenza" disse Colin ridendo.
"Come stai?"
"Bene, sono 4 giorni che non beve e non uso l'oppio se vuoi sapere questo."
"No io volevo sapere come sta il mio fratellino"
"Domani starò meglio di oggi, lo so. Ho preso una decisione. Andrò dalla regina domani, non voglio più che Penelope paghi i miei errori. Anche se non mi vuole non è giusto che paghi per me, mi prenderò le mie responsabilità e cercherò di far lasciare fuori la mia famiglia, questo te lo prometto"
"La tua famiglia è stata e starà sempre al tuo fianco. Sempre. Ricordatelo. Come va il libro?"
"Mi hai portato via il mio correttore di bozze non so se riuscirò oggi a finirlo.."
Anthony uscì dalla stanza ridendo come non faceva da molto tempo.

Slining Doors (versione italiana) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora