capitolo 6
Sono passati un paio di mesi, tra pochi giorni è il compleanno di Alessandro e non so ancora che regalo fargli.
Nel pomeriggio mi vedo con Teresa, facciamo un giro per i negozi con la speranza di trovare qualcosa. In questi mesi sono riuscita a mettere da parte 100 euro, spero di farcela.
Dopo un paio di negozi vediamo un negozio che vende esclusivamente cose del Milan. Entriamo e decido di prendergli una maglietta, viene 55 euro, ma non mi importa del prezzo, voglio farlo felice. La commessa mi dice che se ci sono problemi con la taglia posso andare tranquillamente a cambiarla, l'importante è che non perdo lo scontrino.
Mette la maglia in una busta insieme allo scontrino, successivamente la chiude e aggiunge un fiocchetto rosso e nero. Quando torno a casa gli scrivo una lettera:
"Ci tenevo a dirti delle cose, prima però premetto che con le parole non me la cavo molto.
Innanzitutto ci tenevo a ringraziarti perché sono migliorata un sacco in questi mesi ed è tutto merito tuo, con ste sto bene, particolarmente bene.
Sai già che quello che voglio con te è un futuro, voglio svegliarmi con te al mio fianco, passare la giornata a ridere e scherzare, guardare film e serie tv, guardare le partite del Milan assieme nonostante rischio la vita se lo faccio, ubriacarci, viaggiare, guardare il tramonto e tante altre cose.
Non ho mai sperato una cosa così tanto, mai creduto così tanto nel per sempre, mai detto "ti voglio bene" a voce e nemmeno "ti amo", e anche altre piccole stronzate che magari reputi normali, ma che per me farle significa tanto.
Sto cercando di migliorare giorno dopo giorno, ci metto veramente tutta me stessa per diventare una persona migliore e so che tu stai facendo lo stesso.
C'è una frase che mi piace particolarmente e che ti voglio dedicare: 'somigli a una lettera in un mondo di mail'.
Non vedo l'ora che passino questi 3 anni, così faccio la maturità e poi andremo a vivere insieme.
Con te sto troppo bene, sei diventato un sacco speciale in poco tempo, come sto con te non ci sto con nessuno, sono felice come non lo sono mai stata... Non ho mai riso così tanto, con te passo le ore a ridere.
In chiamata mi senti, ma ti assicuro che anche quando parliamo su whatsapp non sono da meno. Quando prendo il telefono e vedo un tuo messaggio sorrido come non mai senza volerlo. La mattina quando apro gli occhi la prima cosa che penso è "Ale?", prendo il telefono nemmeno il tempo di aprire gli occhi. Sei la mia vita, per te farei di tutto, darei la mia vita veramente. Ti amo 'tanto come il mare', tua per sempre!
Buon ventiquattresimo compleanno amore mio"
Piego il foglio e lo metto vicino al regalo.
La sera mi metto a letto e gli scrivo un messaggio
"Sono stata tutto il pomeriggio fuori con Teresa. Non vedo l'ora arrivi domani giuro, buonanotte ti amo"
"Va bene Lea, buonanotte"
Sembra freddo, ma forse sono io che mi faccio paranoie, quindi cerco di addormentarmi, ma l'ansia prende il sopravvento.
Sono felice di vederlo per la prima volta, ma ho paura di non piacergli.
Se cambia idea quando mi vede? E se non viene?
Queste domande mi stanno facendo passare il sonno quindi mi alzo ed esco fuori a fumare.
Entro su whatsapp per scrivere a Teresa e mi arriva un messaggio di Alessandro
"Mi dai la buonanotte e poi ti trovo online"
"Non riuscivo a dormire"
"Con chi parlavi?"
"Ho mandato un messaggio a Teresa"
"Vabbè, notte"
"Ma"
"Che c'è? Ti lascio a lei"
Iniziamo a discutere, non sopporto quando fa così. Ho capito che ha paura, ma così mi fa capire che non si fida di me.
Quando finiamo di discutere rientro dentro e mi addormento subito, litigare con lui mi fa stancare più di una maratona.
Apro gli occhi a causa del sole, prendo il telefono e rispondo ai messaggi di Alessandro. Ancora non ci posso credere che tra un paio di ore lo vedrò e potrò finalmente abbracciarlo.
Indosso dei jeans neri e una felpa bianca semplice. Metto un po di fondotinta, correttore, matita nera e mascara. Prendo il regalo e la lettera e mi avvio alla fermata, mentre aspetto il pullman chiamo Marica.
"Sono felicissima per te, ma stai attenta e smettila di farti tutte queste paranoie"
"Ti voglio bene"
"Te ne voglio anche io, ora vai e per qualsiasi cosa chiamami pure"
"Grazie, a dopo"
Chiudo la chiamata e aspetto il treno, mentre aspetto mi accendo una sigaretta, sono davvero in ansia.
"Il treno del binario 2 sta per arrivare"
L'ansia aumenta, il mio cuore non smette di battere.
Vedo arrivare un ragazzo alto all'incirca 1.80, magro, con i capelli castani e un po di barba verso di me: è Alessandro.
Ha il volto rovinato da farmaci e alcolici.
Vado verso di lui e gli si illuminano gli occhi, lo abbraccio e lui ricambia l'abbraccio.
"Non posso credere che sei tra le mie braccia"
Continuo ad abbracciarlo senza rispondergli.
Ci avviamo verso l'hotel dove resterà in questi giorni, una volta arrivati gli do il regalo, non riesco ad aspettare altri giorni.
"Questo è il regalo per il tuo compleanno, spero ti piaccia. Non sono molto brava nel farli"
Mi da un bacio sulla fronte e apre la busta
"Se la taglia non è giusta possiamo andare a cambiarla"
"È il regalo più bello del mondo, ti amo tanto, grazie" mi abbraccia.
Si toglie la maglietta per misurare quella che gli ho comprato.
Non ha muscoli e nemmeno un po di pancia.
Fortunatamente ho preso la taglia giusta.
Sta per leggere la lettera, ma lo fermo.
"Ti prego, leggila quando non ci sono"
"Perché?"
"Mi vergogno"
"Va bene, ti amo"
"Ti amo Ale".
Restiamo tutta la giornata in hotel a scherzare e farci le coccole.
Verso le 21:00 andiamo in un piccolo parco dove non c'è quasi mai nessuno.
Ci sediamo su una panchina, il sole inizia a tramontare e le sue labbra toccano le mie.

Un amore mortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora