Torniamo in hotel, ci stendiamo sul letto e continuiamo a baciarci e coccolarci tutto il tempo fino a quando non ci addormentiamo.
Mi risveglio abbracciata a lui, il risveglio migliore della mia vita.
Prendo il telefono e mi trovo 7 chiamate perse da mia madre, 5 da mio padre e vari messaggi sempre da parte loro. Mi alzo di scatto preoccupata.
"Che hai?", la voce di Alessandro di prima mattina è la cosa più bella.
"Non ho avvisato i miei genitori che sarei rimasta a dormire fuori, non sanno nemmeno che sono con te. Sono nella merda"
Si alza dal letto e viene ad abbracciarmi
"tranquilla, chiamali per dirgli che stai bene e ti sei dimenticata di avvisarli"
"Ti va di venire a casa mia? Così ti presento ai miei genitori e magari si tranquillizzano vedendo che sei un ragazzo apposto"
Forse la mia non è un ottima idea, ma non so veramente come fare.
"Certo"
"Ti amo"
"Ti amo, ora però lasciami dormire un altro po"
"Tra mezz'ora parte il pullman"
"Uffa, va bene"
Si alza dal letto e va a cambiarsi, io nel frattempo chiamo mia madre.
Mi risponde infuriata, non le do torto, sono stata fuori tutta la notte senza avvisare. Non oso immaginare le parole che mi dirà quando saprà che ho dormito con un ragazzo.

Scendiamo dal pullman e ci avviamo verso casa, Alessandro mi vede preoccupata, mi prende per mano e cerca di tranquillizzarmi. Prima di entrare mi bacia sulla fronte, appena entriamo mia madre resta a bocca aperta.
"Ciao, saresti?"
"Salve, sono il fidanzato di vostra figlia"
"Ciao mamma"
La sua reazione è diversa da quella che mi aspettavo, ma so che evita di urlarmi contro solo perché sta Alessandro.
"Scusa se non ho avvisato, ma ci siamo addormentati. Lui è Alessandro, stiamo insieme da 4 mesi. È di Verona e dopodomani fa 24 anni"
"Piacere Giorgia, entra pure"
Entriamo e andiamo a sederci intorno al tavolo. Mia madre e Alessandro si conoscono e io preparo il pranzo.
Vorrei presentarlo anche a papà, ma è a lavoro.
Chiedo a mia madre se posso restare a dormire con lui anche oggi e domani, mi fa cenno di si con la testa.
Ha un aria di indifferenza nei miei confronti, so già che quando Alessandro andrà via mi toccheranno giorni infernali.
Finisco di preparare il pranzo e preparo la tavola. Pranziamo e Alessandro mi aiuta a sparecchiare.
"Noi andiamo in camera mia, alle 17:30 andiamo via"
Mi ignora completamente, ma non mi interessa. Ale si siede sul letto, io chiudo la porta e mi allungo con la testa sulle sue gambe. Mi accarezza lentamente la testa provocandomi brividi di piacere.
Sto così bene con lui, non so spiegare quel che provo quando stiamo insieme.
"Quando andrai via so già che mia madre non mi parlerà più"
"Ora non pensarci, non rovinarti il momento. Poi si vedrà", si sporge in avanti per baciarmi la testa.
Cerco di non pensarci e continuo a godermi il momento. Ancora non mi sembra vero.
Poco prima di andarcene mi faccio una doccia e mi cambio, prendo alcuni vestiti da mettere domani e dopodomani, salutiamo mia madre e andiamo alla fermata.
Una volta tornati in hotel, poso i vestiti e andiamo nello stesso piccolo parco di ieri sera per goderci il tramonto insieme.
Da quando Alessandro è qui non sto fumando per niente, non ci penso neanche e non ho nemmeno il desiderio.
"Cos'hai? Ti vedo pensierosa"
"Stavo pensando che da quando ti ho conosciuta sono migliorata un sacco.
Fumo di meno, non mi taglio, evito di rispondere male a mia madre... Anche se beh, lo meriterebbe"
"Ti amo tanto, sai?"
Mi metto a cavalcioni sopra di lui e inizio a baciarlo intensamente.
Decidiamo di andare a prendere due kebab e tornare in hotel per mangiarli.
"Cazzo domani ho scuola"
"Mi avevi detto che non saresti andata per stare con me..."
"Infatti, ma se mia madre lo sa mi uccide"
"Vabbè"
"Ora che hai?", riconosco quel tono di voce: è arrabbiato.
"Nulla, non capisco"
"Ale non ho detto che ci vado, ho solo detto che mia madre mi ammazza se lo scopre, ti amo"
"Ti amo"
finiamo di mangiare il kebab e ci mettiamo a letto a baciarci e coccolarci.

Un amore mortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora