Sono le 07:15, non riesco ad aprire gli occhi, voglio restare a dormire ancora un po.
"Lea, se perdi il pullman io non ti accompagno a scuola!" Urla mia madre
Mi alzo e prendo i primi vestiti che capitano, li indosso, mi lavo la faccia e metto un po di correttore; le occhiaie sono troppe.
Prendo il telefono e vedo un messaggio da parte di Alessandro
"Stavo pensando di tatuarmi il tuo occhio"
Cosa?
Ignoro quel messaggio, collego le cuffie al telefono e faccio partire la mia playlist Spotify.
Arrivo a scuola prima del solito, fumo una sigaretta e aspetto i miei 'amici'.
Teresa oggi non verrà, ha la febbre. Mi toccherà stare con Camilla e gli altri, prevedo una giornata orrenda.
Le prime due ore passano velocemente, alla terza ora abbiamo il compito di Italiano, non ho aperto libro!
La professoressa ci ritira i telefoni e ci detta la traccia:
"Cos'è per te l'amore? Scrivi i tuoi pensieri a riguardo"
Mi viene subito in mente cosa scrivere;

L'amore è un sentimento che non ha età, penso che negli ultimi tempi amare è diventato sempre più raro; le persone si fidanzano non più per amore, ma per il sesso o per non restare soli.
Capisci di amare qualcuno quando nel momento in cui vedi quella persona il tuo cuore inizia a battere senza mai fermarsi, quando ogni suo difetto lo vedi come un pregio, quando non pensi a nient'altro se non a l*i.
Il sentimento dell'amore non l'avevo mai provato, mai provato fino a questa estate.
Ho conosciuto un ragazzo con il quale mi sono trovata bene sin dall'inizio, avevo capito sin da subito che con lui non era semplice amicizia.
So che molte persone pensano che a 15 anni non si può amare qualcuno perché 'si è troppo piccoli', ma non è così: la persona giusta può arrivare a 20 anni come può arrivare a 15 anni, ti entrerà nel cuore e lo riempirà tutto.
Penso che il sentimento dell'amore è formato anche dal dolore e dalla paura:
il dolore che provi quando litighi con il tuo amato e la paura costante di perderlo.
Sono sensazioni che non avevo mai provato prima di conoscere il mio lui.

Finisco il tema 15 minuti prima della fine dell'ora, consegno e riprendo il telefono.
Mi ritrovo due messaggi da Marica
"Leaaaa"
"I miei hanno ceduto, quest'estate ci vediamo!!"
Alessandro mi ha mandato 8 messaggi, sono ancora arrabbiata con lui ma non posso continuare a ignorarlo.
"Buongiorno..."
"Scusami per ieri"
"Quindi cosa ne pensi, ti va se mi tatuo il tuo occhio?"
"Tutto apposto?"
"Boh vabbè"
"È da ieri sera che mi ignori"
"Non capisco"
"Quando hai intenzione di rispondere me lo fai sapere eh"
Non gli chiederò scusa, non può arrabbiarsi perché non ho risposto ai suoi messaggi quando lui ieri era fatto.
"Giorno, stavo facendo il compito di italiano"
"E da sta mattina?"
"Ti stai arrabbiando con me quando tu ieri ti sei drogato"
"Posso chiamarti così chiariamo?"
"Aspe"
Chiedo alla professoressa se posso andare in bagno, stanno facendo ancora il compito quindi fingo di avere il ciclo, prendo un assorbente dallo zaino e glielo mostro.
Quando esce dall'aula chiamo Alessandro  che risponde subito dopo il primo squillo.
"Insomma?"
"Ascolta, so che ieri ho sbagliato e che non dovevo farmi, ma stavo male e avevo bisogno di calmarmi"
"Cazzo Alessandro e per calmarti hai bisogno di drogarti?
Potevi chiamarmi e sfogarti con me al posto di fare queste stronzate"
"Lea calmati"
"No, non mi calmo, ti rendi conto di ciò che fai? Perché mi sembra di no.
Cosa ne pensi se mi tagliassi al posto di sfogarmi con te?"
"Non dirlo nemmeno per scherzo"
"Com'è, tu puoi drogarti e io non posso tagliarmi?"
"Lea cazzo, ho sofferto per anni di depressione e ne soffro ancora tutt'ora, non pensare che da un momento all'altro tutto passi solo perché ci sei tu"
Queste parole mi feriscono, ma so che non ha torto.
Sto cercando di aiutarlo e lui mi tratta così.
Metto da parte il dolore e con tutta la calma che riesco ad avere gli rispondo:
"Ale ascoltami, so quanto soffri e"
"No cazzo, non lo sai"
Mi chiude il telefono in faccia, torno in classe e non riesco più a trattenere le lacrime.

Un amore mortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora