𝑫𝒖𝒆

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Baciandolo,sentivo un fuoco ardere nel mio petto,e una piacevole sensazione allo stomaco.

Lui infiltrò una mano sotto la mia camicia,facendomi provare una scossa strana e diversi brividi che si raggrupparono tutti nel basso ventre.

«Scappiamo da questa festa,che ne dici?»mi disse senza fiato,a pochi centimetri dalle mie labbra.Annuii,e lui mi aiutò ad alzarmi.«Casa mia.»disse,entrando nel suo pick-up.

«I tuoi non sono a casa?»chiesi,forse per l'alcol che avevo in corpo,ma le mie mani tremavano,mentre mi mettevo la cintura.

«No,sono da mia zia in America»mise in moto e afferrò il volante con così tanta forza che le vene erano visibili sulle sue mani.«Cazzo,mi devo calmare.»sibilò.

«Cosa c'è che non va?»chiesi preoccupato.

«Oh,niente,solo che mi devo contenere fin quando saremo a casa.»disse,massaggiandosi le tempie.

Io sorrisi soddisfatto,molto felice di fargli quell'effetto.

Sentii la sua grande mano fare su e giù sulla mia coscia.Chiusi gli occhi e sospirai,cercando di calmare i miei ormoni.
La sua mano salì sempre di più,fino ad arrivare all'interno coscia,dove strinse la presa.Girai lo sguardo verso Tae,che ghignava guardando la strada.

«Se soffro io devi soffrire anche tu.»disse.Allora mi misi comodo sul sedile,godendomi ad occhi chiusi quelle attenzioni,sentendo il mio cuore scoppiare.«Siamo arrivati.»mi informò,togliendo la mano dalla mia gamba,e solo in quel momento mi ricordai di respirare,scendendo dal pick-up.

Prima che potessi fare qualsiasi cosa,lui mi prese in braccio e aprò velocemente la porta d'ingresso.Entrò e la richiuse con il piede.

Poi mi mise giù e iniziò a baciarmi appassionatamente,fecendo incontrare le nostre lingue.

Appoggiai le mani sul suo petto stringendo la presa,e lui,continuando a baciarmi,sbottonò velocemente la mia camicia.Io feci lo stesso impacciatamente,tanto che Tae ridacchiò sul bacio.

Sfilò la mia camicia e la buttò a terra,abbassandosi a baciarmi il petto.Lo morse e leccò,e io,con gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta,avevo le mani attorno al suo collo spingendolo ancora più vicino a me.

«Andiamo in camera.»mi sussurrò,trascinandomi lungo il corridoio verso una porta in legno scuro,che aprò con una gomitata,continuando a baciarmi.

Fece dei passi avanti,costringendomi ad indietreggiare,fin quando caddi sul letto dietro di me.

Lui mi sovrastò,mentre le sue mani andavano a slacciare la mia cintura marrone.Tolta quella,si concentrò su bottone e cerniera,e lasciò cadere gentilmente i miei pantaloni a terra.

Non potti fare a meno di sorridere vedendolo così concentrato nell'azione del togliermi le mutande,ma il mio sorriso svanì quando la sua mano si avvicinò alla mia entrata.

«Guarda qui.Non ho fatto niente e sei già tutto bagnato.»disse,accarezzando lentamente la mia entrata.

Avrei voluto dire 'e questo lo chiami niente?!' ma le parole mi morirono in gola quando sentii due dita intrufolarsi dentro di me.

Spalancai la bocca lasciando uscire un gemito.Chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quei movimenti delle sue dita,ora divenute tre,dentro di me.

«Dimmi quando sei pronto.»mi sussurrò all'orecchio,aumentando la velocitá.

«Sono pronto..per favore,Tae.»dissi in un soffio.Lui continuò a prepararmi per un altro pò,poi si fermò.

«Sicuro di essere pronto?»mi chiese ancora.

«Si,sono pronto,cazzo.Voglio sentirti dentro di me.»Aprii di più le gambe facendogli capire la voglia che avevo di averlo dentro di me.A quel punto lui ghignò,tolse le dita e velocemente,si tolse pantaloni e mutande.Poi ritornò sopra di me.

«Farà un pò male.»mi avvisò,accarezzandomi la guancia.Io annuii,chiudendo gli occhi.

E lentamente,fu dentro di me.
Boccheggiai in cerca di aria,rilasciando uno strillo spontaneo,sentendomi bruciare.

Poi,come una marea,il piacere mi travolse,facendomi gemere a gran voce.

Tae mi guardava con quei suoi occhi profondi velati dal piacere,e io afferrai il suo viso e lo travolsi in un bacio incasinato,mentre lui si muoveva dentro di me.

Mi aggrappai alle sue spalle,bisognoso più di ogni altra cosa di un appiglio dove tenermi.

«Cazzo,si.»gemetti,percependo il pene di Tae colpire la mia prostata.

Ogni spinta andava a colpire il mio punto debole,facendomi urlare,mentre il mio cazzo grondava sul mio stomaco.

Lui aveva appoggiato la testa sul mio petto,gemendo senza sosta.

«Cazzo,Kook.Sto per-»proprio in quel momento lui venne dentro di me,riempendomi completamente.

E venni anche io,lasciandomi andare sul materasso.In quel momento non vedevo,tutto mi sembrava sfocato,vedevo solo il suo viso guardarmi sorridendo.

Sorrisi a mia volta,tirandolo verso di me per baciarlo dolcemente.Lui si sdraiò accanto a me circondandomi con un braccio.

«Tae,non è stato tutto troppo..veloce?»chiesi dopo un pò,guardando un punto del soffitto.

«..forse.Ma che ci possiamo fare?Siamo due ragazzi che fanno a botte con gli ormoni»scoppiammo a ridere.

«E i nostri genitori?Che penseranno?»

«Kook.Non pensare a niente.Chiudi gli occhi e concentrati su di noi.»mi suggerì.

Io seguii il suo consiglio.Chiusi gli occhi e spensi il cervello,accocolandomi al suo petto.


✿︎𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎✿︎
𝙽𝚘𝚗 𝚜𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚛𝚎,𝚚𝚞𝚒𝚗𝚍𝚒 𝚍𝚒𝚛𝚘̀ 𝚕𝚞𝚟 𝚞𝚞𝚞( ˘ ³˘)♥︎( ˘ ³˘)♥︎♡︎
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰

𝒞𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲 | ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora