sarebbe successo

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Aonung's pov

Io Tsireya e Roxo rientrammo circa al tramonto.

Entrai in capanna scocciato seguito dai miei fratelli .
fortunatamente loro due mi lasciarono stare.

"Aonung, Dove si trova tua sorella?"
dopo svariati minuti di silenzio Mi domandò mio padre , Tonowari

"non lo so"
risposi vago

"Aonung, ti ho chiesto dove si trova Seze."
ribattè il vecchio.
aveva alzato il tono.

"Le ho detto che non lo so signore."
continuai dopo esser scattato in piedi.
portavo un rispetto enorme per mio padre.
Era il capo tribù.
ed un giorno lo sarei diventato anch'io.

Alle mie spalle Roxo e Tsireya giacevano impauriti, Ronal invece terminava le sue faccende fregandosene della discussione.

"Come sarebbe a dire non lo so! Aonung.
Sei il più grande, dovresti essere d'esempio per i tuoi fratelli e invece cosa fai?
sembra che hai la testa altrove."
Disse Severo, abbassai lo sguardo incurvando le orecchie all'ingiù.

strinsi i denti, non dovevo rispondere o sarei stato mandato fuori.
Chiusi gli occhi con forza dalla rabbia per poi andarmene da solo sulla mia amaca.

Dio quanto odiavo essere quello più grande.

Lo'ak's pov

Aprii gli occhi, avevo perso il sonno.
mi misi seduto sulla mia amaca per poi volgere uno sguardo ai miei fratelli.
ma dove si trovava Neteyam?

La sua amaca era vuota.
Corrugai lo sguardo per cercare di capirci qualcosa.
Forse era uscito per schiarirsi le idee.

Tirai su le spalle per poi alzarmi in silenzio, non avrei mai voluto svegliare mio padre o tuk.

lentamente uscii dalla capanna , ma Neteyam non era neanche lì
dove poteva essersi cacciato?
mi diressi poi a riva, forse avrei trovato qualcosa.

Neteyam non sarebbe mai scappato, so che si trovava male con i metkayaina ma non è mai stato il tipo.
Nostro padre ha sempre creduto in lui.

iniziai a camminare.

Seze's pov

Da quando ho chiuso gli occhi e ho visto solo il buio non mi ricordo più nulla.
come ero arrivata alla riva?
eppure ero certa di non aver avuto niente intorno.

sentivo l'aria pesante, il viso bruciare a tratti e le gambe cedere.
Che sensazione strana.

In lontananza vidi una sagoma, facevo fatica a capire di chi si trattasse, la vista si stava offuscando.
Qualche istante dopo qualcosa mi prese le braccia, mi voltai di scatto per poi perdermi di nuovo in quegli occhi.
Neteyam.

"cosa è successo?"
mi chiese con leggera preoccupazione.
Non risposi.
Ero incantata dal colore della luna che vedevo riflessa nel suo viso.
Quei dannatissimi occhi.
perché mi attiravano così tanto.

Notai il suo sguardo, lo sentivo mio, sentivo di essere scoperta.
era come se riuscisse a spogliarmi da tutto tirando fuori solo la verità.
Non lo riuscivo a spiegare.

avevo i capelli zuppi , il viso sporco ma a lui non importava.
Ben presto mi ritrovai con la fronte poggiata al suo petto.

Percepivo il calore del suo corpo, il suo battito accelerava ma allo stesso tempo rallentava.
La sua mano toccò il mio viso, la guardai con la coda dell'occhio e d'istinto sorrisi.
i suoi polpastrelli toccavano con cura la mia guancia.

io e Neteyam non c'eravamo mai parlati eppure in questo momento sembravamo conoscerci da una vita .

Portai una mano sul suo corpo .
Al contatto l'addome si contrasse, poi tornò sciolto.
abbassai lo sguardo sulla mia mano ridacchiando appena, poi lo fece anche lui.

mi sentivo pura.

"Che ti è successo al viso?"
Domandò con tono basso, più pacato rispetto a prima

"Mi trovavo fuori dal reef ed una strana creatura mi ha attaccato"
risposi secca, le mie orecchie si incurvarono all'ingiù procurandomi leggero disagio

"sono così evidenti?"
aggiunsi riferendomi ai tagli

"non molto, vieni ti do una mano"
replicò lui.

Ci dirigemmo in una capanna vuota.
o almeno sembrava tale.
Mi aiutò a sedermi a terra per poi sorridermi apprensivo.

"Torno subito tu non muoverti"
disse per poi sparire.

Ero di nuovo sola.
che ore erano?
Guardai il mare, era scuro, le luci delle altre capanne erano totalmente spente.
la luna era salita come il sole del mezzogiorno.
Alta.

Era tardi.
Tonowari si sarebbe infuriato.
Forse dovevo rientrare.

Mi alzai in piedi ma tentennai per il mal equilibrio, poggiai quindi una mano contro la parete della capanna per aiutarmi.
Appena portai un piede fuori scontrai qualcuno, era Neteyam.
Lo guardai quasi impaurita, lui alzò le mani in segno di arresa.
aveva capito

Ci guardammo ancora.

La luce della luna illuminava il suo viso, era così puro.
Gli occhi avevano luce propria, brillavano
e le labbra sembravano disegnate apposta per lui
tutto aveva conformità.

Sentivo i nostri sguardi, il suo era più forte.
Fece un passo a me e mi ritrovai con poca distanza dal suo viso.
Vedevo i nostri nasi uno vicino all'altro, sarebbe bastato veramente poco.

Percepivo quasi un filo avvolgere interamente i nostri corpi.
Un filo che ogni secondo si stringeva obbligando noi ad avvicinarsi.

Deglutii incantata.

Poi improvvisamente  dei passi.

Il legame con Eywa // Avatar 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora