"come se niente fosse accaduto"

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Aonung's pov

Erano le 10 di una calda mattinata, noi metkayaina eravamo già tutti in piedi, o quasi, tutti tranne Seze.
Poltriva ancora a letto.

Rientrai in capanna lanciando la mia sacca in liuta a terra, corsi sull'amaca di mia sorella per poi lanciarmi su di lei.

"Svegliati deficente!"
urlai ironico scuotendola.
Dormiva ancora.

"sSEZE!"
continuai.
Nulla da fare.
sospirai.

"Aonung, ti vuoi levare?."

Blaterò qualcosa, insignificante.

"Alzati cretina, abbiamo da fare con quegli stupidi omatkaia!"

Mia sorella scattò.

"non permetterti ancora di chiamarli così!"
Sbraitò corrugando le sopracciglia.

"che c'è? non ti sarai mica presa una cotta per uno di quei ridicoli Umani"
Tirai su un sopracciglio, ghignando.
Amavo prendermi gioco di lei

Seze scese dalla sua amaca, mi saltò addosso facendo finire entrambi sul pavimento.
Ringhiò arrabbiata.

"Possibile che in questa capanna non si possa riposare in pace!"

continuò con lo stesso tono, sembrava provata, forse c'era qualcosa che non andava.

Mi bloccai dinnanzi a lei e la fissai.
I miei occhi si persero ad analizzare il suo viso, cercando anche un minimo indizio, un piccolo dubbio, che, mi avrebbe fatto cambiare idea.
Ma niente da fare.

"Non mi guardare così!"

Aggiunse Seze scostandosi da davanti a me.
Prese la sua sacca ed uscì di fretta dalla capanna.

Avrà messo il piede dal lato sbagliato del letto.
Seze non si era mai comportata così con me.

Strinsi i denti appena, scossi la testa e riprendendo le mie cose raggiunsi quei ridicoli omatkaia a riva.

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Seze's pov

Il sole brillava intensamente sopra la spiaggia, riflettendo sulla superficie dell'acqua con una luce dorata. La brezza marina accarezzava dolcemente la pelle, portando con sé il profumo salmastro dell'oceano. Io camminavo lentamente verso la riva, i piedi affondando leggermente nella sabbia calda. Mio fratello Aonung, sempre pieno di energia, mi seguiva con un'espressione di finta innocenza sul volto, come se non fosse stato lui a interrompere bruscamente il mio sonno e i miei pensieri.

Il mio cuore batteva ancora forte per la notte passata. Neteyam e io avevamo condiviso momenti che avevano messo in discussione tutto ciò che pensavo di sapere su di noi. Non ero sicura se quello che provavo fosse amore, ma i ricordi di quella notte – i suoi sussurri, i suoi tocchi, i suoi occhi che brillavano nella penombra della capanna – continuavano a riaffiorare nella mia mente, lasciandomi con un misto di eccitazione e confusione.

Non potevo permettere che nessuno lo scoprisse. Sapevo che, se la verità fosse venuta a galla, avremmo dovuto affrontare delle conseguenze pesanti. Mio padre, con il suo forte senso del dovere e dell'onore, non avrebbe mai tollerato un legame non autorizzato, specialmente con qualcuno della famiglia Sully.

Quando arrivammo alla riva, vidi Jake Sully e i suoi figli già impegnati nei giochi d'acqua. La loro risata riempiva l'aria, creando un'atmosfera leggera e spensierata. Tuttavia, sotto la superficie, sapevo che c'era tensione. Neteyam alzò lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono per un breve istante. Un sorriso furtivo si disegnò sulle sue labbra, ma io distolsi subito lo sguardo, cercando di mantenere un atteggiamento neutrale.

Aonung si tuffò nell'acqua con un grido di gioia, rompendo il silenzio tra di noi. Non potevo fare a meno di sorridere vedendo il suo entusiasmo. Anche se avevo mille pensieri nella testa, sapevo che dovevo concentrarmi sugli insegnamenti della giornata. Ma, in fondo al cuore, sapevo che questa non sarebbe stata una giornata come le altre.

"Oh Seze finalmente vi attendevamo con ansia"

disse la sorella,kiri.
Le sorrisi timidamente per poi sentire passi audaci alle mie spalle, era Aonung.

"Perdonateci il ritardo, questa mattina la principessa Seze ha avuto qualche problemino ad alzarsi dal letto!"

scherzò lui.
Chiusi gli occhi e sospirai.
Percepivo il viso di Aonung a qualche centimetro dal mio orecchio, riuscivo addirittura a rabbrividire per tale vicinanza.. cosa mi stava prendendo.

"Spostati Deficente! Non vedi che i Sully sono impazienti di imparare!"

Risposi con poco garbo e un leggero sorriso sgrembo sul viso.
Leggero finché i miei occhi non incontrarono quello di Neteyam.. gialli.

Il suo sguardo era già puntato sul mio.
Lo sentivo dentro, bruciava e mi piaceva, cavolo se mi piaceva.
Bruciava così tanto che percepivo le gote cambiarmi colore, mentre la testa saltava da una situazione ad un'altra.
E credere che la sera precedente eravamo stati così intimi...rabbrividivo ancora.

"Tsireya fai vedere tu a Neteyam l'argomento di oggi?"

ci interruppe Aonung, con il suo solito menefreghismo e la sua solita meschinità.

Scossi la testa e mi riportai all'istante vero.

"Lo'ak io mostrerò a te qualcosa di nuovo invece!"

sorrisi concentrandomi sul fratello minore dei sully, anche il più vispido.
Almeno nessuno avrebbe pensato niente.

Quel segreto sarebbe morto con noi.

_____________

Neteyam's Pov

Non avevo chiuso occhio per tutta la notte. La mia mente era rimasta intrappolata in un vortice di pensieri, tutti concentrati su Seze. La sua immagine era impressa come un marchio nella mia mente: il suo corpo, le collane che le adornavano il petto, ornando il suo seno con una bellezza sfrontata, capace di risvegliare in me desideri che non riuscivo a controllare. Non potevo fare a meno di ripensarci, il cuore martellante nel petto, lo stomaco che si contorceva come un serpente agitato, la testa che continuava a chiedere, a volere di più.

All'alba ci saremmo dovuti alzare presto, come al solito. Le solite lezioni, imposte da nostro padre, che ormai mi sembravano una punizione. E mia madre, sempre silenziosa, incapace di opporsi, di dire qualcosa. Quanto odiavo tutto questo.

Scesi dalla mia amaca con movimenti rapidi, il corpo rigido per la tensione accumulata. Salutai gli altri nella capanna con una freddezza che non mi apparteneva, evitando ogni contatto visivo. Avevo bisogno di essere solo, di allontanarmi da tutto e da tutti. Mi diressi verso la riva, molto prima del necessario, sperando di trovare un posto dove nessuno potesse indovinare a cosa stessi pensando.

Cosa provavo per Seze? Era una sensazione strana, confusa. Qualcosa di nuovo e, allo stesso tempo, spaventoso.

Non passò molto tempo prima che i miei fratelli mi raggiungessero, curiosi di sapere perché fossi uscito così presto. Ma io non avevo intenzione di rispondere, e loro lo capirono subito. Poi arrivarono anche Tsireya, Ao'nung e Seze, pronti per iniziare la giornata. Ma c'era qualcosa di diverso in Seze. Sembrava distante, sconnessa dalla realtà. Mi chiesi se stesse pensando ancora alla nostra notte, se anche lei fosse tormentata dagli stessi pensieri che non mi davano tregua.

Mi fissava, i suoi occhi erano profondi, carichi di emozioni che non riuscivo a decifrare, ma che mi inchiodavano sul posto. Perché non riuscivo a staccarle lo sguardo di dosso? Mi sentivo scoperto, vulnerabile. Presto o tardi, qualcuno avrebbe capito cosa stava succedendo.

Per fortuna, Aonung decise di separarci, e Tsireya si offrì di insegnarmi qualcosa quel mattino. Almeno con lei avrei potuto concentrarmi, o almeno provarci. Non che gli insegnamenti di Seze fossero inutili, ma... a dire il vero, non ricordavo molto di ciò che mi aveva insegnato. Tutt'altro.

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/Cari lettori! perdonami l'assenza ma la vita reale ha richiesto decisamente tanto, se non molto, impegno!
spero che possiate apprezzare questi capitoli imminenti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 20 ⏰

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