SETTE

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CAPITOLO SETTE

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CAPITOLO SETTE

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POV'S FEDERICO

Dicembre era arrivato ed a Torino faceva più freddo del solito. Le strade erano quasi ghiacciate e, da qualche giorno, c'era anche l'allerta neve che faceva sentire e respirare a tutti ancor di più lo spirito natalizio. E, come ogni anno ormai, il mio fratellino Lorenzo e mia sorella Adriana venivano a trovarmi qui a casa mia.
Era quasi una legge passare del tempo soli, solo tra fratelli. Le nostre giornate trascorrevano velocemente e ci raccontavamo tutto quello che accadeva e che normalmente non riuscivamo a dirci a causa della frenetica routine di tutti i giorni.

Calai quattro porzioni abbondanti di spaghetti nella pentola e mi diressi verso uno degli scaffali della cucina per prendere la tovaglia ed iniziare ad apparecchiare.

« Luci, guarda tu la pasta. » Dissi alla mia ragazza che era arrivata da poco da Milano aggiungendosi a noi. « Io sto apparecchiando. »

« Va bene. »

« Hai messo un po' di olio sui pomodorini? » Mi domandò Lorenzo prendendo quattro bicchieri e posandoli sulla grande tavola aiutandomi ad apparecchiare.

« Si, giusto un filo. Dopo li scolo un pelo prima così faccio finire la cottura con i pomodorini in padella. » Spiegai.

« Uuuh, che chef! » Sorrise Adriana aggiungendosi alla conversazione mentre cercava qualcosa di decente da vedere in tv, probabilmente un programma di cucina, li amava follemente, se fosse stato per lei, avrebbe guardato solo ed esclusivamente trasmissioni culinarie.

« Adri devo andare un attimo in bagno. » Disse Lucia a mia sorella. « Puoi girare tu la pasta? »

« Si, certo. Vai pure. » Lei sorrise alzandosi dal divano e dirigendosi verso i fornelli per girare gli spaghetti che avevo calato nella pentola poco fa.

Non potei non sorridere sinceramente vedendo i miei due fratelli a casa mia intenti nel preparare il pranzo con attenzione: era magnifico passare del tempo con la propria famiglia, soprattutto se si era in armonia come noi.

Il pranzo andò come previsto, alla perfezione, come sempre d'altronde. Tutto filava liscio, fino a quando non ricevetti una chiamata da Manuel.
Osservai lo schermo del cellulare illuminarsi ed aspettai qualche secondo prima di prenderlo in mano per rispondere.

« Che fai? Non rispondi? » Mi chiese mio fratello seduto accanto a me guardando il nome di chi mi stesse chiamando.

« Si, si. Adesso rispondo. » Mi alzai dalla tavola e mi avviai verso il corridoio rispondendo al mio amico. « Manu, dimmi. »

AGAIN | FEDERICO CHIESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora