OTTO

722 47 8
                                    

CAPITOLO OTTO

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

CAPITOLO OTTO

-ˋˏ ˎˊ-

POV'S BENEDETTA

L'anno nuovo era arrivato e con lui anche il compleanno di Manuel e, come ormai da due anni a questa parte, ero anche io invitata alla grande festa che organizzava. Il locale era sempre il solito poco fuori Torino, uguale a quello delle serate passate, ed ero felicemente tornata nel capoluogo piemontese alloggiando, come sempre, a casa della mia migliore amica e del festeggiato.

Io e Thessa passammo tantissimo tempo a prepararci, scegliemmo insieme i vestiti, il trucco ed anche l'acconciatura per i capelli.
Lei optò per un vestito lungo nero che le fasciava perfettamente il corpo ed il pancione. Io, invece, ne scelsi uno interamente argentato che mi arrivava fin sotto le ginocchia. Era molto aderente e le spalline luccicavano come il resto dell'abito. Mi spazzolai ulteriormente i capelli lisciandoli e mi osservai allo specchio per la millesima volta guardando se mancasse qualcosa e se fossi pronta del tutto per la serata.

« Mi fai venire ansia, Benni, è la millesima volta che ti specchi. Sei uno splendore, non ti manca niente, ok? » La voce di Thessa mi fece alzare gli occhi e puntarli sulla sua figura che era sbucata da dietro la porta del bagno mentre mi osservava con un sorriso stampato sul volto.

Ricambiai immediatamente il suo sorriso e mi voltai verso di lei. « Stai divinamente anche tu. »

« Sarei ancora più bella sai con cosa? » Sul suo volto apparse un sorrisetto perfido e capii immediatamente a cosa si stesse riferendo.

« No! Ti prego! Non c'è tempo per farti i boccoli, sono quasi le nove, la festa inizia alle nove e mezza e noi siamo ancora qui! »

« Daiii, sei o non sei la mia migliore amica? » Fece gli occhioni dolci e teneri avvicinandosi velocemente.

« Ragazze, ci siete? » Chiese Manu varcando la soglia della stanza. « Dobbiamo iniziare ad andare. »

« Dio mio, grazie Manu, mi hai salvata! » Così scappai verso la porta d'ingresso dell'abitazione per mettermi un paio di tacchi del medesimo colore del vestito e sfuggire dalla richiesta di Thessa.

« Stronza! » Mi urlò dall'altra stanza.

« Ti ho spiegato cinquanta volte come si fanno, se non impari e poi me lo chiedi sempre all'ultimo non è colpa mia. » Risposi andando verso l'appendiabiti per prendere il cappotto nero che avrei indossato per ultimare il look finale.

Venni però interrotta dal suono del campanello che mi fece quasi balzare in aria dallo spavento. Sussultai appena e mi avviai verso la porta. « Vado io! » Dissi informando Thessa e Manuel che si trovavano ancora dall'altra parte dell'abitazione ed aprii la porta.

Sgranai immediatamente gli occhi appena mi trovai dinanzi Federico vestito più elegante che mai. Rimasi in piedi imbambolata come una stupida mentre cercai di non soffocarmi con la mia stessa saliva non appena i nostri occhi si incrociarono per qualche istante che mi parve infinito. La sua reazione non fu molto diversa dalla mia, rimase immobile ed ammutolito, non si aspettava di trovare me sulla porta, proprio come io non mi aspettavo lui. Lo guardai osservarmi tutta, il suo sguardo calò su tutto il mio corpo studiandolo con attenzione per poi ripuntarlo nel mio. Mi sentii andare definitivamente in fiamme quando quasi impercettibilmente il morse il labbro inferiore prendendoselo tra i denti bianchi.

AGAIN | FEDERICO CHIESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora