[23] Il Custode Delle Chiavi (3°)

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- Auto? – chiese Gregory stupidamente, facendo in modo che i Serpeverde si sbattessero le mani in fronte: il giorno prima c'era stata una discussione su cosa fossero e ancora non lo aveva capito?

[...]

- Va bene così, Hagrid, concentrati prima sulla bugia che hanno e sull'incidente, poi vediamo il resto. – affermò Orla approvando.

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- Come mai non potevano? Esiste una qualche specie di incantesimo che impedisce che ciò accada? – chiese Natalie curiosa.

Hermione annuì, piuttosto sicura di aver letto da qualche parte di un incantesimo che aiutava alla guida. Sarebbe andata a ricercarlo, le sarebbe potuto tornare utile.

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- Raga, non vorrei dirlo, ma forse è arrivato il momento in cui gli dirà cosa è successo. – annunciò entusiasta Katie.

Malocchio lanciò a Katie un'occhiataccia: gli sembrava piuttosto ovvio che era quello che sarebbe accaduto, perché si entusiasmava tanto? Potter sarà anche sopravvissuto alla maledizione mortale, ma senza il suo Signore non sarebbe nessuno. La storia di Harry Potter era la storia di Lord Voldemort raccontata dall'angolazione sbagliata.

- E' fero, bure noi gonosciamo alla pervezione la sua storia. – intervenne una studentessa di Durmstrang.

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Lisa ebbe lo stesso cambiamento di sentimenti di Hagrid, ma non capì bene il perché. Sentiva solamente che ascoltare quella storia da Hagrid sarebbe stato differente dal sentirla dai suoi compagni*, che non ci sarebbe stata la stessa gioia nel racconto.

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Il professor Vitious sorrise, scuotendo la testa. A molti Hagrid sarebbe apparso, come lui aveva detto, non proprio la persona giusta a parlarne, ma lui conosceva Rubeus e sapeva quanto ci tenesse ai Potter e al bambino, era giusto in qualche modo che fosse lui a dirglielo.

- Hagrid, non dovresti sottovalutarti così! – lo incitò Angelina, avendo fede nel guardiacaccia quanto il professor Vitious.

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- L'occhiataccia ormai per loro è d'obbligo. – affermò Fred quasi distratto dalla porta della Sala Grande e dalle finestre.

- Vorrai dire che è il minimo, meriterebbero qualcosa in più. – aggiunse Jimmy.

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- E' lo stesso mistero del primo capitolo? – domandò Summerby andando a ritroso con la mano. – Quello che riguarda il come Harry Potter sia sopravvissuto? -

Sirius si risvegliò dal suo dormiveglia per quanto poté e cercò di ascoltare meglio di quanto gli permettesse la sua stanchezza: in un certo senso, desiderava sapere quanto gli fosse stato detto ad Harry inizialmente e quale fosse stata la sua reazione.

Neville si fissò le mani: aveva sentito tanto parlare di quella storia, come qualsiasi altro ragazzo cresciuto in famiglie di maghi, ma per Neville era differente. Per molti, quella era solo la storia di come Harry Potter avesse sconfitto Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, ma per lui e per Harry era per lo più il ricordo della loro tragedia.

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- E lo temono... nonostante non ci sia più. – aggiunse Tracey incerta, guardando il Preside.

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- Tu-sai... - Fred lasciò in sospeso la frase sorridendo, ma quasi nessuno capì che cosa volesse Fred.

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- Vedo un miglioramento: prima Harry non riusciva nemmeno a chiedere ad Hagrid chi fosse lui e cosa fosse Hogwarts, ma adesso ha abbastanza curiosità su se stesso da poter insistere. – affermò Charlie sollevato.

The Legend Of Harry Potter - Book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora