The Legend Of Harry Potter - Book 1

[27] Diagon Alley (4°)

(NdS:

Mi dispiace di non aver aggiornato per più di un anno -_-

Adesso il capitolo presenta le citazioni del libro, ma vi avviso che tra stasera e domani mattina lo modificherò e cancellerò le citazioni visto che non posso tenerle per ragioni di copyright.

Volevo chiedervi secondo voi in quale Casa è stato smistato Ludo Bagman, perché potrebbe essermi utile per la storia. Se avete anche suggerimenti per altri personaggi, fatemi sapere.

Vi volevo inoltre avvisare che il primo quarto di questo capitolo è stata scritta un bel po' di tempo fa e avevo la tendenza a voler commentare tutto. Ho deciso di lasciare le cose come erano, ma il resto del capitolo rappresenta di più il modo in cui farò reagire i personaggi da ora in poi.

Grazie per leggere la storia! Al prossimo aggiornamento!)

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Draco continuava ad ignorare Millicent. Lei continuava ad annoiarlo ancora e ancora e lui non riusciva a sopportarla più. La sua voce stava diventando irritante e si chiedeva perché ancora non sapeva eseguire l'incantesimo Ammutolente.

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Owen pensava che non fosse male risentire la descrizione dei luoghi di Diagon Alley: era bello rivivere quei momenti come fossero la prima volta. Poi non avevano sentito molto, Harry Potter era appena entrato a Diagon Alley ed è vero, per chi ci era andato innumerevoli volte tali descrizioni potevano sembrare noiose, ma questo non valeva per tutti. Per alcuni valeva la pena di vivere un'altra volta quell'esperienza.

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Gli occhi di Fleur andavano in giro per la Sala come osservando quel luogo ormai così familiare, eppure Harry riuscì a notare come il suo sguardo si posasse più spesso sul tavolo di Grifondoro.

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- Eh, ovvio, ha letteralmente una lista di cose che gli serviranno e che quindi dovrà comprare. – affermò Eddie, che stava pensando ad oggetti più interessanti, per lui, dei calderoni.

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Una studentessa del terzo anno di Tassorosso sbuffò annoiata.

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- Ovvio. Non c'ha un soldo, come si compra le cose? – chiese Michael.

- Ti immagini entrare nel negozio, mostrare la lista e dire: "Vorrei questo calderone, grazie."? – si intromise Anthony.

- E la persona: "Certo, ecco a te". – continua Terry, ballonzolando . – E il tipo: "Grazie, arrivederci". –

- Ma poi prima che esca: "E i soldi?" –

- Perché ovviamente non ha ancora pagato e se ne sta andando. – rispose Michael a ciò che aveva appena detto Anthony. - Allora dice: "Non ne ho, mi dispiace." –

- E ti immagini che allora dice: "Ah, va bene, non ti preoccupare, arrivederci!" – imitò Terry e i tre risero. – Però, non succederebbe mai! –

- E mi sembra pure giusto. – affermò Michael.

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Harry vide Ron che rabbrividiva prima di guardarlo con disapprovazione. Harry sollevò le spalle, sorridendogli.

Lucian sghignazzò, pensando a quanto Potter fosse già abbastanza ridicolo di suo e quanto con gli anni non abbia fatto che diventare più stupido.

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La signora Weasley continuava a mantenere il suo sguardo preoccupato su Harry, ma non poteva smettere di sorridere pensando alle sensazioni che Harry aveva provato la prima volta che era entrato nel Mondo Magico.