3| FLASHBACK

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Ci risiamo.

Stavolta il biondino non era solo, era in compagnia di una ragazza molto più alta di lui, con i capelli divisi in varie treccine e coperta parzialmente da un bikini blu acceso.

-Wow per davvero. Amica mia, questo costume ti dona tantissimo!- a farmi tutti quei complimenti era proprio la ragazza. Lui era leggermente più indietro rispetto a lei e stava fermo, immobile.

-Ti ringrazio ma... in realtà cercavo qualcosa di più confortevole. Potresti aiutarmi per caso?- le confessai.

-Certo, dovrei avere qualcosa che fa al caso tuo ma credimi, stai benissimo.- si complimentò ancora.

-A cosa devo tutto questo risentimento nei miei confronti?- si insidiò improvvisamente nella conversazione il ragazzo dietro di noi.

-Scusa? Non provo alcun risentimento.- risposi decisa, ed era effettivamente così. -Semplicemente sono cose da donne.- continuai.

Lui rispose con un semplice ghigno.

-Non ha tutti i torti, Chishiya.- mi supportò la ragazza.

Chishiya?

Non so perchè ma sentir pronunciare quel cognome mi aveva riportato alla mente dei ricordi del mio passato che avevo oramai posto in un dimenticatoio. Ero abbastanza sicura che sul mio viso fosse impresso un sentimento misto fra sorpresa confusione. E quei due lo avevano palesemente notato, a giudicare soprattutto dalla sua espressione.

-Oh, non ci siamo presentati. Io sono Kuina e, come avrai già intuito, lui è Chishiya.- disse, incitando il ragazzo a fare un passo avanti e, nonostante fosse infastidito ed annoiato dai modi di fare della sua amica, la accontentò.

Chishiya

-Tutto okay?- domandò improvvisamente Kuina, notandomi leggermente sovrappensiero.

-Eh? Si, si sto bene. Io sono Yuzuki.- risposi di soprassalto.

-Bene, Yuzuki! Vieni con me, ti aiuterò a trovare ciò che cerchi.- affermò entusiasta prendendomi da sotto un braccio e giocherellando in continuazione con il bastoncino in plastica posto fra le sue labbra. Avrei voluto chiederle se potevamo aspettare Arisu ed Usagi, ma ormai eravamo già abbastanza lontane dal punto di incontro. Ad aspettarli, probabilmente, avrebbero trovato Chishiya.

Chissà se quel tipo mi aveva detto la verità...davvero conosceva Arisu ed Usagi? Che tipo di rapporto avevano? Come avrebbero reagito nel vederlo?

Una volta arrivate in camera, Kuina si mise all'opera, cercando fra i vari armadi e cassetti.

-Bingo! Ecco qui, dovrebbe andare bene.- esclamò porgendomi il nuovo costume, questa volta di un chiaro color turchese.

Una volto indossato mi sentivo già molto meglio.

-Kuina sei fantastica, ti ringrazio.- dissi, spostando lo sguardo non più sul mio riflesso ma su di lei, che si limitò a sorridermi.

-Ah! Piccolo bonus.- mi disse porgendomi un pareo bianco latte che non esitai ad indossare.

-Perfetta.- si limitò a dirmi, giocherellando ancora col bastoncino.

-Funziona?- domandai brevemente.

-Mh? Cosa?- domandò, stranita dalla mia domanda priva di filo logico.

-Ti ha davvero aiutato a smettere di fumare quel...bastoncino?- era una domanda a scopo informativo, perchè era ormai da settimane che provavo a frenare, senza successo, questa necessità incontrollata di nicotina.

-Diciamo che riesco ad ingannare temporaneamente il mio cervello in questo modo, ma...- si fermò, chinandosi verso un cassetto da cui prese un pacchetto di sigarette. - nei momenti difficili, spesso ne ho ancora bisogno.- concluse, aprendo il pacchetto e porgendomene una. Guardai intensamente la ragazza di fronte a me, come per chiedere un consenso ulteriore e, capendomi, mi fece intendere che potevo tranquillamente accettarla. Ci dirigemmo verso un balconcino presente in camera sua, che dava come vista proprio quella piscina da cui preveniva tutto quell'incessante baccano.

-Odio dipendere da questa roba.- dissi, accendendola. -Che paradosso: dire di odiare qualcosa e poi farla comunque.- spiego, facendo il primo tiro dopo settimane.

- E pensare che sono finita qui proprio mentre ero per strada per andare ad acquistarle. A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se fossi rimasta a casa, sopportando un solo ed unico giorno senza fumare. Forse non sarei qui, forse mi sarei salvata.- iniziai ad aprirmi con la povera Kuina, senza alcun motivo in particolare.

-Probabilmente sarebbe successo comunque. E' inutile pensare a cosa avremmo potuto fare per evitare la situazione in cui siamo oggi. Ormai ci siamo dentro, non possiamo tornare indietro.- affermò con sicurezza, cercando di consolarmi in qualche maniera.

.E' proprio così, ma la curiosità persiste in me.- conclusi.

Improvvisamente ci ritrovammo entrambe in silenzio, ad osservare le persone intente a distrarsi dalla realtà che li circondava. Riuscii a riconoscere anche Usagi ed Arisu in compagnia dell'amico di Kuina che, a sua volta, notò la nostra presenza, e ci salutò con gesto della mano. Un gesto che solo Kuina ricambiò.

Anche i piccioncini notarono, dopo poco, la mia presenza e mi fecero cenno di raggiungerli.

- Quindi loro sono Arisu ed Usagi. Chishiya mi ha parlato molto delle loro potenzialità dimostrate in un game a cui hanno partecipato insieme.- mi confessò Kuina. Come avevo previsto, quel tipo non aveva nulla a che fare con loro.

-Raggiungiamoli.- dissi, tenendo lo sguardo fisso su di lui mentre battevo ripetutamente il mozzicone della mia sigaretta sulla ringhiera, cercando di spegnerla del tutto.

Mentre percorrevamo i vari corridoi e le varie scale per raggiungere la piscina, nella mia testa balenavano i pensieri più disparati sul cosa volesse Chishiya dai miei "compagni di avventura". C'era la grande probabilità, inoltre, che Kuina fosse sua alleata. Perchè mai Chishiya avrebbe dovuto informarla delle loro capacità, se non per sfruttarli a suo piacimento? Non sembra un tipo da tante parole, più che altro sembra un ragazzo pronto a parlare solo in caso di necessità.

Chishiya, qual è la tua necessità, in questo caso?

A farmi ritornare alla realtà furono i raggi solari che raggiunsero delicatamente il mio volto. Finalmente eravamo arrivate in piscina e, fra uno scontro e l'altro a causa quell'enorme quantità di gente, riuscimmo a raggiungere i tre diretti interessati.

- Yuzuki eccoti, finalmente! non riuscivamo a trovarti, Usagi mi aveva detto che ti avremmo trovata in corridoio.- mi salutò in questo modo, Arisu.

-Perdonatemi, ma Kuina è stata così gentile da offrirmi il suo aiuto. Ci abbiamo messo più del previsto, pensavo di metterci molto meno tempo.- mi giustificai. Continuammo la nostra conversazione raccontandoci l'un l'altro le varie informazioni raccolte e le teorie a cui avevamo pensato in questi vari lassi di tempo in cui ci dividevamo e, in seguito, riunivamo.

Dietro di loro, con le mani perennemente nelle tasche della sua felpa c'era Chishiya in compagnia di Kuina (che nel frattempo aveva raggiunto l'amico), intenti a fissare intensamente un punto lontano posizionato, più precisamente, dietro di me. Riuscii a dedurre che stavano osservando un entrata della piscina in particolare, come se stessero aspettando di veder entrare qualcuno.

Nel frattempo, quel fievole ed accogliente tramonto cominciò a svanire, e la sera fece la sua maestosa entrata in scena. Il party in piscina continuava incessantemente e, ad un certo punto, cominciammo a sentire la necessità di andare in un posto nettamente più tranquillo.

Incamminandoci però verso una delle tante uscite della piscina, sentimmo il rumore di uno sparo.

Nemmeno due secondi dopo, sentii qualcuno avvolgermi la vita trascinandomi velocemente dietro un numeroso gruppo di persone che, in quel momento, fungevano da muro dietro il quale potevamo nasconderci da qualcosa.

O meglio, da qualcuno.

𝑪𝑯𝑰𝑺𝑯𝑰𝒀𝑨 - 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑽𝑬𝑹 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora