12| GAME pt.1

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-Siamo quasi arrivati, Yuzuki. Non ha senso fermare l'auto adesso.- mi ribadì Chishiya alzando il tono della voce.

-Non mi interessa arrivare da nessuna parte, soprattutto se in tua compagnia!- urlai voltandomi verso di lui.

-E a questo punto, nemmeno in tua compagnia Kuina. Pensavo di aver trovato un'amica...invece eri solo alleata con Chishiya, obbidendo ai suoi ordini come un cagnolino!- sputai amaramente guardandola negli occhi, girandomi verso i sedili posteriori.

-Come ti permetti di parlarci così. Davvero non capisci?- domandò furiosa.

-L'unica cosa che ho capito è che avete abbandonato i miei amici in quell'inferno! Ed io devo andare lì e pregarli in ginocchio di perdonarmi, perché sono stata una stupida a fidarmi di voi due! Dovevo ascoltare il mio intuito dal primo giorno, cazzo.- confessai sfinita con la voce tremolante, lasciando cadere il mio corpo sul sedile.

-Brutta ingrata! Non vedo l'ora tu possa recuperare la tua fottuta memoria, così da poterti sentire in colpa per quello che stai dicendo, per il resto della tua vita!-

Chishiya frenò violentamente la macchina che trascinò i nostri corpi in avanti per qualche secondo.

Rimasi spiazzata.
Come faceva Kuina a sapere dei miei problemi di memoria? Lo aveva intuito perché magari avevo fatto qualcosa per poi dimenticarlo?

-Come fai a saperlo, Kuina?- le domandai, ancora agitata.

Senza che potessi accorgermene Chishiya, senza fiatare, mi bloccò le mani.

-Kuina, esci dall'auto.- ordinò e, dopo qualche istante perso a decifrare lo sguardo del bionda, obbedì come suo solito.

-Col cazzo! Deve dirmi cosa sa!- urlai, ma Chishiya uscì frettolosamente dall'auto, chiedendomi all'interno di essa.

Vidi il ragazzo avvicinarsi a Kuina, erano abbastanza distanti dall'auto, quindi potevo a malapena vederli.

Pur sapendo che la macchina era chiusa, provai invano a tirare la maniglia con violenza.
Non vedendo miglioramenti, provai ad accanirmi contro i finestrini: ma con una spalla messa male ed un solo braccio a disposizione era impossibile per me.
Provai a cercare qualcosa di abbastanza appuntito o pesante da poter tirare contro il vetro, ma la macchina era completamente vuota.

Allora provai a chiamare quei due, sbattendo le mani contro il finestrino.

Vidi Chishiya voltarsi verso di me e, dopo essersi strofinare gli occhi con l'indice ed il pollice, si avvicinò alla macchina, lasciando lì Kuina.

-Fammi uscire.- dissi.

-Il tuo visto scade domani, non puoi arrivare alla spiaggia e poi partecipare ad un game. Sai perché? Perchè alla Spiaggia ormai i lottatori ti considerano una traditrice e rischieresti di venire uccisa.- cercò di intimorirmi dall'altro lato del finestrino.
-Ma mettiamo caso che tu possa uscire da lì sana e salva con i tuoi amichetti, pensi che riusciresti ad arrivare in tempo in una game arena? Con quale macchina? Non sai nemmeno guidare.- effettivamente le game arena erano sempre molto distanti dalla spiaggia.

Abbassai il capo, sentendomi profondamente in colpa per ciò stava accadendo.
Arisu ed Usagi non mi avrebbero mai perdonata.
Chishiya approfittò del mio stato di confusione per entrare in macchina senza che io me ne accorgessi in tempo per poter aprire la portiera e correre via.

-Per evitare ulteriori litigi, Kuina dormirà in una tenda. Io e te rimarremo qui. Che ti piaccia o no.-
mi comunicò la sua decisione, chiudendo nuovamente l'auto.

-Kuina è a conoscenza di qualcosa di estremamente delicato per me. Devo parlare, e subito.- marcai l'ultima parola, per far rendere conto a Chishiya della situazione.

𝑪𝑯𝑰𝑺𝑯𝑰𝒀𝑨 - 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑽𝑬𝑹 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora