Di solito, la sera, facevo davvero fatica ad addormentarmi: mi giravo e rigiravo su me stessa, sperando di poter perdere presto i sensi.
Il game della sera precedente, però, mi aveva completamente distrutta, sotto ogni punto di vista. Proprio per questo la mia mente non voleva far altro che rifugiarsi e chiedere conforto al caro amico Morfeo, che mi accolse impaziente e mi avvolse nel suo caloroso abbraccio.
Dormii serenamente.
Almeno per più di metà nottata, poiché il mio risveglio non fu altrettanto tranquillo.
A tormentare il mio sonno, c'erano Usagi ed Arisu che non facevano altro che urlare, chiedermi aiuto, si domandavano dove fossi finita... erano gravemente feriti, quasi in fin di vita. Nonostante stessi dormendo, sentii un enorme vuoto al petto che pungeva fortemente.
Erano i sensi di colpa...
Yuzuki
...mi chiamavano...
Yuzuki, sveglia...
...e bruciavano fin troppo...
Yuzuki!
...per poterli ignorare.
-Yuzuki, è solamente un sogno. Qualsiasi cosa tu abbia visto non è reale.- a tenermi stretta, per evitare che potessi agitarmi più del dovuto durante il sonno, c'era il biondino.
Mi staccai dal suo corpo come d'impulso, cercando di regolare il mio respiro mettendomi una mano al petto.
-Mi dispiace, non volevo starti così vicino. Solo che ti ho visto...-
-Spero per te e per Kuina che davvero il sogno che ho fatto non sia affatto reale!- urlai con un agitazione in corpo che ho incontrato davvero poche volte nella mia vita.
Sinceramente, odio profondamente il modo in cui il mio corpo e la mia mente reagiscono quando sono circondate da rabbia, tristezza o qualcosa che assomigli vagamente ad entrambe.
Divorano il mio buon senso.
- Scusami...ho sognato Usagi e Arisu e sono molto preoccupata per loro. Spero siano sani e salvi da qualche parte.- spiego velocemente a Chishiya, sperando che nonostante le azioni compiute a discapito dei miei due amici, possa provare empatia per le mie emozioni -Mi mancano.-
Avrei voluto tanto, tantissimo, arrabbiarmi con Chishiya. I miei amici erano in pericolo per colpa sua, ma dopo quello che avevo visto in quel game...non sapevo cosa pensare.
L'unica certezza era il mio senso di colpa.
Eravamo soli all'interno della famosa macchina presa dalla Spiaggia, entrambi seduti sui sedili posteriori. Sul suo viso non c'era altro che la sua solita espressione neutra ed impassibile: non provava alcun rimorso?
-Alcune volte per salvare delle vite bisogna sacrificarne altre.- è tutto ciò che mi dice prima di aprire la portiera per andare verso il cofano, per poi risedersi al posto di prima, non richiudendo però il veicolo. Mi diede le spalle, concentrato nel fare qualcosa.
Per poter capire cosa stesse facendo uscii dalla macchina e lo raggiunsi: si stava cambiando le bende su entrambi gli avambracci, ormai erano troppo rovinati.
Decisi di prendermi cura di lui anche quella volta, proprio come la sera scorsa, così gli sfilai le bende pulite dalle mani, facendo intendere le mie azioni. Mi guardò stranito, ma non mi fermò.
-Chishiya, noi due avevamo un rapporto speciale, ed ormai lo so.- comincia a parlare -ma per me ora sei uno sconosciuto che da quando ho incontrato in questo mondo infernale ho etichettato come un "bastardo egoista manipolatore"- confesso amara, continuando a pulire, disinfettare e ad utilizzare le bende.
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𝑪𝑯𝑰𝑺𝑯𝑰𝒀𝑨 - 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑽𝑬𝑹
Fanfiction«♡︎» Qual è la vera natura degli esseri umani? In molti ritengono che gli uomini abbiano da sempre questo innato sentimento di disprezzo ed odio nei confronti del prossimo e che tutti i sentimenti positivi che possono provare nelle loro vite non si...