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My only exception... [Mikey x Sanzu]

Romantik

Questa storia conterrà ►Scene di violenza e cose varie ►Scene lemon ►Autolesionismo Fine

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CAPITOLO 3.

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«Tutto ok, Haruchiyo...?»
||Manjiro's pov||
Vedevo la figura di Sanzu a terra senza sensi e qualche strana roba di cui si era fatto intorno a lui.
"Cazzo sei sempre il solito..." pensai prendendolo in braccio e appoggiandolo sul letto, mi sedetti su di esso e continuai a guardare il rosa che in quel momento si trovava nel suo mondo dei sogni.
«Come devo fare con t-..» avrei finito la frase se non fosse che alzando la testa verso il suo armadio vidi tante mie foto appese proprio lì. Mi alzai andando proprio là per vederle meglio, ma qualcosa, o meglio qualcuno, mi ha interrotto.
«Fermo.» e chi se non Sanzu?
«Haruchiyo! Cosa hai fatto!?»
«Io-»
«Devi spiegarmi due cose, innanzitutto spiegami perché hai preso così tanta droga, quante volte ti dovrò dire di non esagerare!? E poi spiegami perché così tante mie fotografie sono appese nel tuo armadio!»
«Mikey io..»
Uscì dalla stanza ed iniziò a correre.
«Haruchiyo!!!» urlai incazzato iniziando a cercarlo.
||Ran's pov||
Ero nel mio ufficio, stavo semplicemente cazzeggiando, ma una testa di cazzo, che non può impedire a se stesso  di essere una testa di cazzo, entrò improvvisamente.
«Sai cosa significa bussare?»
«Non è il momento... Silenzio..» sussurrò chiudendo la porta delicatamente, sembrava non volesse fare rumore.
«Che cazzo succede...?»
«Shh... Silenzio.. Lui è qui...» sembrava la scena di un film horror.
Io non dissi niente e lo guardai con un sopracciglio alzato, poi, dopo pochissimo, la porta si spalancò e Sanzu impallidì.
«Haruchiyo! Eccoti qui!»
Mikey era incazzato, prese il rosa dal braccio e lo portò in un altra stanza.
||Sanzu's pov||
«No Mikey lasciami stare! Ti prego!»
«Si può sapere perché cazzo c'erano quelle foto!?»
Mi venne un idea sul colpo.
«Era uno degli stupidi scherzi di Ran!!»
«Spiegati meglio.»
«Mi ha fatto drogare fino a perdere i sensi per poi riempire il mio armadio di quelle tue foto e aprirlo per farti pensare che le avessi messe io!»
Il suo sguardo era tutto tranne che convinto, mi stava guardando malissimo, la mia scusa non era stata delle migliori.
«Capisco.» si capiva da 100 metri che stava solo fingendo di crederci, chissà cosa stava per fare.. Probabilmente a momenti sarebbe andato nell'ufficio di Ran per chiedergli la conferma, dovevo trovare un modo per distrarlo, stavo cercando di pensarci ma non avevo niente in mente, eppure fu proprio lui a farlo al posto mio.
«Devi dire a tutti di prepararsi, stasera si va al nuovo locale notturno.»
«Quello a Roppongi?»
«Uhm si proprio quello.»
«Vado subito ad avvertire Ran!» mi scappò un sorrisetto e corsi verso la camera del maggiore degli Haitani, aprendo velocemente la porta.
«Fammi un favore.»
«Un favore a uno come te mi sembra più come una richiesta di dover sacrificare la propria vita.»
«Ma assolutamente no!»
«Vai al punto.»
«Ricambierò il favore.. Se il boss ti chiede "Hai appeso delle mie foto nell'armadio di Sanzu?" o qualcosa di simile tu annuisci.»
«Aspetta! Cos-!?»
Scappai via ma poi mi ricordai di doverlo avvertire per la serata.
«Stasera vai al nightclub che abbiamo comprato da poco, quello a Roppongi.»
Dopo averlo avvisato passai nelle stanze di tutti per dire di andare in quel locale notturno, poi tornai velocemente nella mia stanza, Mikey non era più lì.
Chiusi a chiave e iniziai a prepararmi, poi una volta finito uscii dalla stanza e andai in salone dove c'era già Koko pronto, e anche Kakucho. Dopo un pochino arrivò anche Rindou, insieme a Ran.
«Ma come siamo eleganti..» mi guardò «..E chissà per chi!» un ghigno si formò sulla sua bocca da cui fuoriuscì una risatina.
«Per nessuno, Ran.»
«Beh non sarebbe a dire.»
Quel ragazzo aveva proprio un talento per farmi innervosire, era bravissimo in questo. Quando tutti arrivarono finalmente uscii da quella stanza, non vedevo l'ora dato che Ran non sapeva starsi zitto.
Iniziammo a camminare verso le nostre auto, stavo per aprire bocca, ma prima che questo potesse accadere i miei occhi si posarono sulla figura di Mikey, e quest'ultimo gesto mi fece fermare da ogni azione che stavo facendo in quel momento, smisi di camminare, e per un secondo mi si fermò anche il respiro e il battito..
Era bellissimo...
Rindou sventolò una mano difronte a me.
«C'è qualcuno...?»
Dopo il suo intervento spalancai gli occhi e realizzai che per un momento il tempo si era come fermato per me, mi guardai intorno e vidi che l'unico ad essersi reso conto dell'accaduto era proprio colui che mi aveva fatto ritornare in me in quel momento.
«Oh.. Si...» Risposi con tono ancora un po' pensieroso.
«Ti piace proprio eh?..» Ridacchiò, poi noto una cosa che avrei preferito non notasse, beh, avevo una piccola erezione... Lui alzò un sopracciglio e poi gli scappò una risata.
Andai verso di lui con aria un po' minacciosa, «Se osi raccontare a qualcuno ciò che hai appena visto, non farai una bella fine, lo sai vero?»
«Oh ma certo che lo so, eppure posso ricattarti.» Dopo questa frase gli scappò un ghigno e avanzò verso gli altri, io strinsi i denti e assottigliai gli occhi.
Realizzai che proprio accanto a me si trovava la mia macchina, così ci salii e partii verso il nuovo locale notturno.
Iniziai a guidare, ma non mi sentivo stabile, non avevo fatto uso di nessuna sostanza stupefacente nell'ultima ora, non avevo nemmeno bevuto, era qualcosa di molto peggio, era l'immagine del mio Boss, l'immagine di Manjiro, che per me era ogni giorno più attraente.
Dopo un po' di strada non resistevo più, mi accostai al lato della strada.
Slacciai i miei pantaloni e abbassai i boxer, presi il mio pene tra le mani e iniziai a calmare la mia eccitazione, a fare ciò dal cui mi stavo trattenendo da tutto il tempo.
Mi arrivò una chiamata da Kakucho.
«Sanzu! Ma dove sei!? Nessuno di noi vede più la tua macchina.»
«Voi andate avanti..» Risposi cercando di nascondere l'eccitazione che poteva riconoscersi anche dalla mia voce.
«Oh.. Ok. Sicuro che sia tutto apposto?»
«Ma... Ma certo... Andate avanti. Mai stato!~ Meglio!» Si notava dalla mia voce...
Il povero Kakucho, preoccupato chiuse subito la chiamata.
TO BE CONTINUED...
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