Andando in fumo insieme | Gianmarco Petrelli

21

<<Turutututu, tutte le strade che non ho percorso, na na na na>>  canticchiai verso la mia amica.
<<Angelina, mi fai la piastra? Ti prego...>> le chiesi supplicando <<La piastra? Ok, vieni>> andai da lei e iniziammo a parlare un pò, mentre piano piano diventavo liscia.
<<A me piace cambiare i miei capelli, ma ogni volta che faccio qualcosa mi dicono che "stavo meglio prima", ma non mi interessa, a me piacciono>> dissi
<<Chissà Gianmarco cosa ne penserà...>>
<<Non lo so e non ni interessa. Per ora mi concentro e spero di essere premiata con almeno il serale.>>

Appena finito mi guardai allo specchio, ma non ne fui entusiasta come quando a sette anni andavo dal parrucchiere, Angelina è stata bravissima, ma in me qualcosa si sta spegnendo.
Sento come se il mio impegno non fosse importante, e purtroppo, mi ricorda di quando a scuola prendevo un voto sotto le aspettative di mia madre, in una di quelle materie più complicate per me, nonostante l'impegno veniva riconosciuta solo la votazione.
Il mio rapporto con lei è stato sempre un "sereno variabile", come direbbe Wax, o più che altro un "nuvoloso" a dirla tutta...
La sua morte mi ha fatto rimpiangere molte volte il tempo sprecato a discutere, e tornando indietro cercherei di essere la figlia che avrebbe sognato. Ma ora il mio obbiettivo è essere ciò che sogno io di essere: una cantante riconosciuta per il proprio talento.

<<Ma chi abbiamo qui? Una nuova alunna, piacere Gianmarco, se hai bisogno sono nella stanza blu...>> mi disse facendomi l'occhiolino alla fine.
Ma quanto può essere scemo?
<<Grazie ma posso cavarmela anche da sola, se proprio dovessi sentirmi in difficoltà non verrei da te però>> risposi scherzando anch'io.
<<E da chi allora?>>
<<Magari da Cricca>> dall'essere seri scoppiammo a ridere quando vedemmo entrare il soggetto in questione.
<<Ma sei bellissima così>> disse  Cricchetto gentile come sempre e gli sorrisi per ringraziarlo.