Prologo

7.4K 140 62
                                    

Qualche anno prima...

Oggi si saprà il mio futuro. Su questa giornata si basa la mia intera carriera.

Non so perché ho deciso di ascoltare la mia famiglia, ma specialmente mio nonno, facendo così domanda per il posto da ingegnere alla famosa, ma che dico famosissima Scuderia Ferrari.

"Qualcuno deve portare avanti ciò che ha fatto la nostra famiglia" questa frase continua a balenarmi in testa da quando mio nonno me la disse tantissimi anni fa, ancora prima che mi iscrivessi all'università.

Con questo non sto dicendo che sono stata obbligata a laurearmi in ingegneria informatica, l'ho fatto perché era la mia passione, anzi lo è tuttora. Lo so, è strano pensare ad una ragazza ingegnere, ma non mi è mai importato del giudizio degli altri...o forse sì, non lo so davvero sinceramente.

Non è stato affatto semplice spiegare a mia madre cosa volessi fare nella vita, ma dopo innumerevoli litigi e finita la laurea finalmente lo ha capito ed ora è felice di chi sono diventata. La mia famiglia è molto unita, e sono grata di ciò perché per me è come la mia roccia. A volte capitano discussioni al suo interno molto spesso per colpa di mio fratello o mia, ma d'altronde siamo ancora giovani io e Matthew.

Matthew è il fratello migliore che si possa desiderare, mi ha sempre appoggiato in ogni cosa e di questo gliene sono infinitamente grata. A differenza mia, lui non ha continuato gli studi perché ha preferito concentrarsi su quello che vuole fare detto, ovvero fare musica. Ebbene sì, mio fratello è un dj...ovviamente non ai livelli di Martin Garrix o David Guetta però magari un giorno lo sarà, ne sono convinta.

Nel mio tempo libero faccio la cantante, un'altra mia passione. Sempre grazie a mio fratello sono riuscita a trovare un locale vicino casa dove mi esibisco qualche ora per intrattenere la clientela ma anche per racimolare qualche soldo per pagare l'affitto del mio appartamento.

Mi sono trasferita assieme a Katie, una mia compagna (ormai ex) di università qui a Modena, città natale di mio padre. Katie è come una sorella ormai, ci siamo conosciute il primo giorno di lezioni e da lì non ci siamo più separate. È stata proprio lei a pensare di andare ad abitare insieme, e devo dire che è stata un'idea brillante. Per primi mesi non è stato facile pagare l'affitto perché non avevo ancora trovato un impiego e perciò mi aiutavano i miei genitori, ma non volevo essere ancora un peso per loro dopo tutto quello che hanno fatto per me e così ho deciso di rimboccarmi le maniche e iniziare a fare qualcosa io per loro e per me stessa.

Perché ho deciso di fare domanda alla Ferrari? 

Beh, prima di tutto voglio trovare un lavoro ben solido. Potrei andare avanti a fare la cantante per il locale, ma so benissimo che non è il mio futuro. Seconda cosa, è vicino a casa e quindi non avrei tanta strada da fare. Ma la cosa più importante è che la Ferrari è stata la casa di mio nonno per molti anni: ha lavorato quasi dodici anni nella Scuderia prima di trasferirsi in Francia, dove ha conosciuto mia nonna.

Infatti è stato proprio lui a parlarmi del bellissimo mondo dei motori, ma in primis della Formula 1. Per questo motivo fin da bambina sono sempre rimasta affascinata dalle macchine a quattro ruote che gareggiavano in diversi circuiti in tutte le parti del mondo. Voglio rendere fiero e orgoglioso mio nonno, e gli voglio far ricordare tutto quello che ha fatto lui in passato.

"Emma è arrivata questa lettera per te" mio padre entra in salotto sventolando la busta in questione

"Cosa sarà mai?" domanda mia madre

"Cosa aspetti? Aprila" mi incita mio nonno

Mi alzo dalla poltrona e vado verso mio padre per prendere la busta. La guardo bene e vedo sulla parte superiore il cavallino rampante con lo sfondo giallo: è della Scuderia.

Ho il cuore a mille. In questo pezzo di carta c'è scritto il mio destino. Le mie mani iniziano a tremare dall'ansia.

"Respira sorellina. Indifferentemente da quello che c'è scritto, tutti noi siamo fieri di te e siamo con te" mi rassicura mio fratello

Guardo un secondo mio nonno che mi sorride e prendo un bel respiro profondo.

Apro la busta e inizio a leggere il suo contenuto:


"Gentile sig.rina De Amicis, 

siamo rimasti estasiati dal suo efficiente curriculum e dalle sue fortissime capacità linguistiche. Siamo lieti di annunciarle che saremmo grati ed entusiasti di averla qui con noi alla Scuderia Ferrari. Nei prossimi giorni riceverà tramite email tutte le informazioni necessarie così da poter venire qui in sede e iniziare il suo percorso lavorativo.

Grazie per aver scelto di lavorare con noi.

A presto,

Mattia Binotto, team principal of Scuderia Ferrari"


Non ci posso credere. Ce l'ho fatta.

"Allora...che dice?" mio padre è più in ansia di me

"Sono dentro" sorrido "Ce l'ho fatta" una lacrima mi riga il volto

"Lo sapevo!" urla Matthew che mi abbraccia fortissimo

Abbraccio mio nonno che è entusiasta di ciò.

"Sapevo che ce l'avresti fatta petite" mi sussurra all'orecchio

"Grazie della fiducia nonno"gli sorrido

"Mia figlia alla Ferrari. Chi lo avrebbe mai detto" mio padre sprizza gioia da tutti i pori

"Siamo veramente orgogliosi di te, hai fatto tanta strada per arrivare fino a qui" pronuncia mia madre prima di scoppiare a piangere

Da oggi sono un membro del team Ferrari. Questo vuol dire che assisterò ad ogni singolo Gran Premio da dentro i paddock. Vedrò tutto quello che era un mio sogno realizzarsi. 

Ancora non ci credo.

Love me harder || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora