13.03.2021
Quel sabato mattina il risveglio risultava più problematico di quanto sembrasse: il freddo pungente non accennava ad andar via e i cuori di alcuni di quei giovani in quel dì di Oxford erano fin troppo appesantiti dalle preoccupazioni per aver voglia di abbandonare gli innumerevoli e confortanti strati di coperte. Ma prima o poi avrebbero dovuto affrontare la realtà, così, seppur con molta riluttanza, ognuno di loro uscì dal rispettivo bozzolo di lana.
Il primo a poggiare i piedi fuori dal letto fu Taehyung. Si dice che la notte porti consiglio, ma la sua invece era stata costellata da incubi, ricordi di tristi avvenimenti e litigi passati. Durante i periodi di forte stress gli accadeva spesso, come se il suo cervello avesse composto una lista di momenti carichi di emozioni negative e la esibisse facendoglieli rivivere uno ad uno ogni qualvolta se ne aggiungeva uno nuovo alla lista. L'immagine dello sguardo triste e deluso di Lara lo aveva svegliato e riportato con forza alla realtà, destandolo da quell'incubo. Si stropicciò gli occhi meccanicamente come a voler cancellare con quel gesto quell'ultimo frame impresso nelle sue pupille. Andò in bagno nella speranza che una doccia fredda potesse svegliarlo da quel torpore. Una volta concluso quel rituale mattutino, si accorse che anche i suoi due compagni di stanza si erano svegliati con facce non migliori della sua.
Jungkook aveva sperato invano che una bella dormita avrebbe potuto riassestare i suoi occhi stanchi e disidratati: in realtà, non aveva fatto altro che peggiorare la situazione. Sapeva di non apparire nel suo pieno splendore nell'esatto momento in cui riuscì a mettere a fuoco il volto del suo biondo compagno di stanza poco mattiniero che lo guardava divertito.
- "Io ho delle buone ragioni per non dormire la notte, ma tu?" - chiese Taehyung al più piccolo. - "Non ci hai più raggiunti ieri sera..." -
- "E sei anche rientrato dopo di noi..." - puntualizzò Jimin, poggiando i piedi per terra dal lato destro del letto, così da rivolgere la sua curiosa attenzione alla spiegazione che il coinquilino da lì a poco avrebbe dovuto esibire.
- "Be', sì, ho avuto da fare..." - si giustificò Jungkook cercando di domare i capelli disordinati dal sonno movimentato.
- "Di' la verità: ci hai bidonati per stare con Jieun!" - lo canzonò il biondo.
- "No... A dire il vero dopo averla salutata qui in dormitorio stavo per raggiungervi, ma ho incontrato Lara e alla fine ho deciso di trascorrere la serata con lei..." - confessò con fare innocente.
- "Lara?" - scattò Taehyung alzando il tono un po' più di quanto avesse voluto. - "Cosa c'entra adesso Lara?" - continuò cercando di ricomporsi mentre con un asciugamano tamponava i capelli umidi e scomposti.
- "Dopo aver incontrato Jieun non ero esattamente in vena di uscire, ma suonava meno triste di rimanere da soli, così avevo deciso che vi avrei raggiunti ugualmente... Mentre percorrevo la strada verso il locale, ho incontrato Lara che entrava al Tesco vicino casa sua. Ci siamo fermati a parlare un attimo e non essendo nessuno dei due particolarmente vogliosi di festeggiamenti siamo rimasti a casa a guardare un film." - raccontò brevemente.
- "Cos'è successo, Kookie?" - chiese Jimin preoccupato per lo stato d'animo del più piccolo.
- "Jieun... Diciamo che ieri sera non era sola, ecco..." - disse tutto d'un fiato non dando tempo a nessuna emozione di trapelare.
- "Stava uscendo con qualcuno?" - domandò Taehyung notando la fretta con cui il ragazzo voleva liberarsi di quel ricordo.
- "Sì, aveva un appuntamento..." - confermò. - "Che stupido che sono: cosa credevo? Che stesse lì ad aspettarmi?" - sputò tagliente Jungkook con tutta la rabbia che in quel momento provava per se stesso e la sua indecisione, mentre si copriva il volto con le mani.
STAI LEGGENDO
Iris e Lavanda - BTS ff
FanficAmbientazione. Gennaio 2021. Oxford (UK). Finalmente i vari vaccini proposti dai governi sembravano funzionare e, nonostante le continue campagne no-vax, la popolazione mondiale sembrava essersi convinta a fare la scelta giusta e provare a fidarsi u...