23.01.2020
La pioggia cadeva senza sosta da alcune ore ormai nella piccola cittadina di Oxford. Maya quella mattina era uscita di corsa da casa, in ritardo per la lezione di Fisica dei Liquidi, dimenticando il suo ombrello blu da borsa in camera. Al termine delle lezioni aveva deciso sarebbe passata in biblioteca a riconsegnare uno dei libri presi in prestito.
Uscendo velocemente dall'aula, stando attenta a non scivolare sulle pietre bagnate che lastricavano la strada, raggiunse l'entrata della Bodleian Library.
- "Ciao!" - salutò la ragazza l'addetto all'entrata. - "Ci si rivede!" - continuò vedendo che si trattava ancora una volta di Namjoon.
- "Hey, ciao!" - rispose il ragazzo sorpreso di rivederla.
- "Sono qui per riconsegnare il libro su Boyle... Volevo, prendere altro, ma non so ancora cosa..." -
- "Passami libro e tessera, intanto..." -
Nel porgere gli oggetti richiesti, il bracciale di Maya scivolò fuori dalla manica del cappotto.
- "Mi apro alla chiusura..." - recitò Namjoon prendendo delicatamente il polso della ragazza, osservando il boccino d'oro. Una lieve scossa percorse la schiena di Maya al tocco gentile del coreano: le sue mani avevano dita affusolate e le vene erano visibili sotto la sottile pelle leggermente olivastra.
- "Ti piace Harry Potter?" - chiese Maya.
- "Ci sono cresciuto..." - rispose con lieve malinconia il ragazzo tenendo ancora fra le mani il polso di lei. Notandolo e preso dall'imbarazzo, Namjoon cercò di cambiare discorso e chiese - "Allora, che cosa prenderai questa volta?" -
- "Credo che sceglierò Newton, l'opera sull'ottica..." -
- "Arriva subito!" - disse Namjoon con un sorriso.
- "Odio questa pioggia!" - esclamò Yoongi entrando in biblioteca, scuotendosi di dosso alcune gocce di pioggia. Rivolgendo lo sguardo alla postazione del migliore amico, notò che in attesa al bancone d'entrata c'era Maya. "Bene, bene, finalmente la fortuna è dalla mia parte... Se solo Jin fosse qui!" pensò il giovane divertito dalla casualità degli eventi. - "Ehilà!" - disse Yoongi salutando la ragazza.
- "Hey! Che ci fai qui?" - disse Maya sorridendo al giovane che arruffato dalla pioggia, scuoteva ancora i capelli con una mano, scompigliandoli.
- "Sono passato a trovare Nam. Presa in prestito di un libro?" - chiese.
- "Già..." - confermò la ragazza, mentre intanto alle sue spalle Namjoon tornava con in mano il testo da lei richiesto.
- "Ecco a te!" - disse quest'ultimo. - "Ciao Yoon!" - salutò notando l'amico.
- "Perfetto! Ti ringrazio infinitamente! Ci vediamo presto, allora. Al prossimo libro!" - disse Maya a Namjoon.
- "Alla prossima!" - replicò il ragazzo
- "Ti accompagno!" - disse Yoongi riaprendo l'ombrello.
- "Grazie, ma non eri passato qui per vedere Namjoon?" -
- "Nam può anche aspettare, mentre tu da quel che vedo sei senza ombrello e fuori piove... Quindi, su, andiamo." - insistette Yoongi. - "Ciao, Nam! Ci sentiamo più tardi!" - salutò aprendo l'ombrello e facendo spazio alla ragazza sotto di esso.
Maya si avvicinò così al giovane che prontamente mise un braccio attorno alle sue spalle, assicurandosi di tenerla, così, a riparo dalla pioggia.
"Ma sarà vero?" pensò la ragazza, "Eppure è piacevole camminare così sotto la pioggia... Ma è troppo bello per essere vero: arrivare in un paese straniero ed avere qualcuno che ti corteggia. Sì, Yoongi è carino, anche troppo. Non può essere vero. Ed anche se fosse non mi interessa. Sono stanca... Ma non tutti sono uguali e tu non vorresti che gli altri lo facessero con te. Città nuova, vita nuova."
Strani, contraddittori e confusi pensieri frullavano nella mente di Maya mentre di ritorno a casa con Yoongi parlava del più e del meno. Passo dopo passo, giunsero davanti al portone della nuova abitazione della ragazza- "C'è ancora parecchia confusione in casa, ma se vuoi posso offrirti un tè così mi sdebiterò del passaggio offerto..." - propose Maya.
- "Accetto molto volentieri, grazie..." - rispose sorridendo carinamente il ragazzo. Salirono i tre gradini di cotto fino a raggiungere il portone.
Tolti i cappotti, Maya fece strada lungo il corridoio fino alla seconda porta a destra dove un'ampia cucina-soggiorno li attendeva. Entrando nella stanza l'occhio veniva rapito dall'immensa vetrata che occupava l'intera parete frontale davanti alla quale vi era una solida libreria, già piena. Sulla destra, invece, una volta entrati, vi era una piccola penisola e la parete attrezzata della cucina.
- "Come lo preferisci il tè? Earl Grey, Tè verde, ai frutti di bosco?" - chiese la ragazza aprendo lo sportello.
- "Fa lo stesso, quello che scegli per te..." - rispose.
- "Ed Earl Grey sia! Mi piace il tè nero..." -- "Ti piace leggere e il tè nero, cos'altro?" - chiese Yoongi appoggiandosi al marmo della cucina, mentre Maya metteva l'acqua nel bollitore.
- "Non saprei..." -
- "Ad esempio, qual è il tuo tipo ideale?" -
- "Il mio tipo ideale? Be' quello che credevo essere il mio tipo ideale si è rivelato, invece, essere una bella fregatura. Quindi, ormai sono più da "tipo improvvisato" ..." - disse con una punta di amarezza Maya. - "Ci vuoi del latte? Un paio di biscotti?" - chiese versando il tè nelle tazze.
- "Niente, grazie. Che intendi?" - disse Yoongi prendendo in mano la tazza e sedendosi in uno degli sgabelli della penisola.
- "Ho conosciuto questo ragazzo parecchio tempo fa. Avevamo davvero una bella intesa: ci capivamo al volo e parlare anche delle cose più importanti, delle mie paure, delle mie ansie con lui era molto facile. Ci piacevamo, o meglio: io ero innamorata, lui meno. A dire il vero non siamo neanche mai stati ufficialmente insieme. Mi ha tenuta sulla corda per un paio di anni. Non ha mai preso una decisione. Finché, ormai sfinita e distrutta, ho cercato di raccogliere quello che restava di me, mettere un punto a tutto e andare avanti." - raccontò Maya stringendo tra le mani la tazza, guardando fuori verso un punto non indefinito. "Come mi è venuto in mente di tirare fuori un discorso simile? Adesso penserà che sia una pazza invasata con problemi di autostima..." pensò la ragazza.- "Deve essere stato uno stupido a non capire chi avesse di fronte..." -
- "Sai, ci credevo davvero... Per una volta non avevo pensato a nulla, avevo agito e basta... Per una volta avevo pensato che sarebbe stato quello giusto..." - disse Maya perdendosi con lo sguardo in quella sostanza calda e nera, ripensando alle parole non dette e ai discorsi rimasti in aria.
"Che idiota...", pensò Yoongi notando lo sguardo vacuo di chi vorrebbe dimenticare ciò che purtroppo ogni tanto bussa alla porta, come un esattore delle tasse voto a riscuotere ciò che l'amaro governo reclama, "Ed io sto facendo la stessa identica cosa solo per uno stupido gioco... Non so più se sia giusto continuare, non voglio rovinare una persona...".
Tra Jin e Yoongi era, infatti, nata una scommessa: il primo dei due che fosse riuscito a conquistare una delle due italiane, avrebbe dovuto pulire la stanza all'altro ogni giorno per un mese.
Ad un tratto la porta d'ingresso si chiuse violentemente facendo trasalire i ragazzi.
- "Mi farà impazzire!" - urlò Lara dall'entrata.-------
|Spazio autrice|Hello, folks!
Eccomi qui con un nuovo capitolo. Ancora non è chiaro cosa Yoongi e Jin stiano nascondendo, ma questo a quanto pare sta diventando un problema per il primo: che provi del rimorso?
E poi cosa sarà successo a Lara da farla reagire così?
A quest'ultima domanda posso solo dirvi che la risposta la troverete nel capitolo successivo, quindi come sempre stay tuned!Grazie come sempre per aver letto fino a qui e lasciate una stellina se il capitolo è di vostro gradimento! ❤️
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Iris e Lavanda - BTS ff
Fiksi PenggemarAmbientazione. Gennaio 2021. Oxford (UK). Finalmente i vari vaccini proposti dai governi sembravano funzionare e, nonostante le continue campagne no-vax, la popolazione mondiale sembrava essersi convinta a fare la scelta giusta e provare a fidarsi u...