Capitolo 10 'Il 9 di cuori pt.2♥️'

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PERSONAGGI NEL GAME:
X=Donna dal vestito rosso
X2=Uomo con la cravatta blu
X3=Uomo con gli occhiali
X4=Uomo robusto
X5=Ometto basso
X6=Donna con il maglioncino a fiori
X7=Ragazza con l'uniforme scolastica/studentessa

POV TU:

Le altre persone rimangono terrorizzate alla vista del corpo ormai senza vita di quel signore, si mettono le mani davanti alla bocca e tirano un sospiro di spavento mentre indietreggiavano.
Intanto l'uomo robusto si avvicina al cadavere e prende dalla sua mano la scatolina.
Dentro, oltre l'antidoto, ne tira fuori un pezzetto di carta che guarda un po' per poi metterlo di nuovo dentro la scatolina insieme alla fiala.
Non sono riuscita a leggere ciò che c'era scritto essendo lontana da lui, ma non avendo bevuto l'antidoto le opzioni erano due: o diceva di conservarlo per più tardi o di non prenderlo proprio.

Nella parete ad ovest si apre improvvisamente una porta. Le persone ancora senza fiala si guardano un momento per poi entrare mentre il tipo con un mano la scatolina torna alla stanza di partenza con aria compiaciuta.
Il biondino si avvicina a me tenendo le mani nelle tasche e guardando nella direzione dove era andato l'uomo.
Lui:<Prendilo quando mancheranno 10 minuti.>
Tu:<Cosa?> gli chiedo non capendo di che stesse parlando.
Lui:<Quello che c'era scritto nel foglietto.>
Era riuscito a leggerne il contenuto a quanto pare.
Tu:<Questo è la conferma della nostra teoria, l'antidoto contiene veleno o altrimenti perché prenderlo quando mancano 10 minuti e non subito?>
Lui:<Perché sembra che il veleno agisca nell'arco di 10 minuti, se lo prendesse subito tutti scoprirebbero che la fiala contiene una sostanza tossica.>
Tu:<Forse dovremmo dirlo anche agli altri...>
Lui:<Se ci tieni così tanto diglielo pure, ma loro avrebbero fatto lo stesso per te?> risponde passandomi vicino per andare verso la stanza due.
Aveva ragione, nessuno di loro si preoccupava della vita degli altri, vogliono sacrificarsi a vicenda e di me e della mia vita non gliene sarebbe importato niente. Dicendo loro la verità nessuno avrebbe più voluto rischiare la vita per prendere qualcosa che contenesse veleno e saremmo morti tutti.

Entro anche io e rispetto alla stanza precedente molto cupa, questa era completamente ricoperta da carta da parati gialla con motivi floreali.
Al centro della stanza c'era una grande buca di forma rettangolare circondata da una barriera eccetto da un lato, il pavimento della fossa era formato da piccoli quadratini rossi e gialli.
Il mio telefono si illumina improvvisamente non appena faccio ingresso nella sala.
Sullo schermo c'è scritto un avviso:
'NOTA: non toccare le mattonelle rosse.'
X3:<Bisogna solo raggiungere la fine della buca, prendere l'antidoto e tornare indietro calpestando solo le mattonelle gialle, non sembra difficile.> osserva l'uomo con gli occhiali.
X:<Fate spazio idioti, voglio prenderlo io l'antidoto.> dice la donna dal vestito rosso spingendo il mucchietto di persone per poter passare.
Si toglie i tacchi e scende all'interno della buca tramite una scala attaccata alle pareti.
Non poteva appoggiare tutta la pianta del piede o altrimenti avrebbe rischiato di calpestare anche la parte rossa, così procede camminando sulle punte fino a raggiungere il tavolino con sopra la boccetta d'antidoto alla quale era legato il bigliettino.
X:<Eccola qua! Hahahaha l'ho presa!> esclama con sguardo soddisfatto tenendola in mano.
Torna di nuovo indietro con la fiala stretta in un pugno, ma salendo le scale uno dei gradini si stacca dal muretto e per non cadere la donna lascia scivolare accidentalmente a terra l'antidoto. Segue un momento di tensione, ma vedendo che era caduto nella mattonella gialla tira un sospiro di sollievo.
Scende nuovamente la scaletta per andare a recuperare la fiala poggiando entrambi i piedi. Si alza e sorride nel riaverla in mano, ma aveva cantato vittoria troppo presto ed infatti fu lì che realizzò che, tirandosi su, aveva distrattamente appoggiato il piede sinistro su una mattonella rossa.
L'ultima cosa che vedemmo fu il suo volto coperto di terrore nel capire che era ormai fregata.
Improvvisamente un sistema di laser si attiva e la donna viene fulminata cadendo a terra insieme all'antidoto che ora si era rotto.
Era morta lei e avevamo perso anche una delle fiale.

𝑪𝒂𝒍𝒍 𝒎𝒆 '𝑬𝒎𝒑𝒕𝒚'// 𝑪𝒉𝒊𝒔𝒉𝒊𝒚𝒂 𝒙 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora