CAPITOLO 6

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<Quindi é successo qualcosa>

Guardo la mia amica esasperata.

<Chiara ho dei clienti da servire non posso stare qua a parlare con te >

Lei mi guarda con aria di sfida.

<Non puoi o non vuoi?>

Sbuffo rumorosamente mentre ritiro il bicchiere del cliente di fianco alla mia migliore amica.

<Eddai Bella! Finisci il turno tra->

Da una sbirciata veloce all'orologio da polso.

<5minuti>

Mi guarda speranzosa.

<Usciamo e mi racconti>

La metti così chiara?

<Perché dovrei, tu non mi hai mai detto di Luca e l'ho scoperto per caso quindi io non sono obbligata a parlarti di Andrea >

Lei sorride beffarda.

<Siamo già passati ai nomi>

Da dietro la sua spalla vedo Massimo venire verso di noi.

<Isabella hai finito ora puoi andare>

Faccio un sorriso sincero al mio capo per poi dirigermi sul retro con la bionda alle calcagna.

Mi tolgo velocemente il grembiule piegandolo e mettendolo nell'armadietto.

<Dai Isa usciamo >

Mi volto è la guardo torva.

<Devo tornare a casa da mio fratello >

Mi porge uno sguardo esasperato.

< L'abbiamo lasciato lì ieri sera e pareva anche molto felice >

Mi sorge un sorriso spontaneo al ricordo di ieri, sono stata tutto il tempo in studio con Andrea e i suoi amici, verso mezzanotte siamo rimasti soli ed ero talmente stanca che mi sono addormentata sul divanetto mentre lui é stato la notte scrivere.

< Io penso che prima dovresti ridare al tuo ragazzo i vestiti della sorella >

Do uno sguardo ai miei vestiti e poi la mia migliore amica .

<uno non è il mio ragazzo due i vestiti glieli porterò quando ci vediamo >

Guardo la ragazza davanti a me che mi fa gli occhi dolci mentre usciamo a dalla porta sul retro.

< No categorico Chiara >

Svolto a sinistra e imboccando la strada di casa lascio indietro la ragazza che ormai ha perso le speranze .

Arrivo davanti al mio palazzo ma la macchina nera opaco che qualche giorno prima era un parcheggio più in là ora è esattamente davanti alla porta.

Un ragazzo con jeans strappati e cappellino è in piedi davanti alla porta del condominio.

Occhi belli.

Mi avvicino a lui .

<Non riesci più a starmi lontano ?>

Il ragazzo davanti a me sbuffa il fumo fuori dalla bocca.

<Hai da fare ora ?>

Lo guardo interrogativo.

<si Andre>

Mi guarda mentre apro la porta del palazzo.

<Questa cosa sarebbe?>

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