CAPITOLO 14

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La mia mente continua a vagare su Andrea, il quale è uscito dalla porta di casa come se niente fosse.

Il mio telefono comincia a vibrare in continuazione, senza sosta.

Probabilmente sono notifiche da Instagram, vanno avanti da un'ora circa e sono tutte richieste di seguirmi, tag nelle storie o messaggi in dm.

Entro nei dm che noto essere, la maggior parte di persone che non conosco, ma un in particolare attira la mia attenzione.

Schiaccio sulla chat con il profilo di Andrea.

Fuckshiva ti ha taggato in una storia

Fuckshiva ti ha taggato in una storia

Sono due storie, una in cui c'è una foto di me e Andre mentre ci abbracciamo nel backstage.

La seconda è una storia scritta che leggo attentamente.

Andrea non ha dichiarato di amarmi ma non ha detto nemmeno di non farlo e ora milioni di persone sanno che lui ci tiene a me e insieme stiamo bene.

Prendo il cellulare e in modo sicuro vado sulla chat di Andre.

Ad andre❤️:

So che probabilmente sei in studio, perché è lì che vai quando sei triste o incazzato, ma ho letto storia e ti ringrazio, non eri tenuto a farlo.
17.58

Mi dispiace per stamattina solo che non riesco a capire la tua voglia di aiutarmi in tutto Andre, tu cerca di capire che non voglio essere un peso per te, tu hai la musica e i tuoi problemi e io non voglio essere uno di quest'ultimi
17.59

Stai facendo tanto per me, mi stai dimostrando che ci tieni e so quanto sia difficile per requisiti sì Andre di tengo anch'io, torna a casa appena puoi
18.02

Sospiro spegnendo il display e lasciando il dispositivo abbandonato sul tavolo.

Poco fa ho scritto  al ragazzo che mi ha contattata stamattina e abbiamo fissato un appuntamento per domani mattina così che lui possa esaminare dal vivo il bozzetto originale, in modo che possa prendere una decisione sul cosa farne.

Il resto della giornata passa nella noia, tra messaggi con Chiara durante le sue pause all'università e qualche programma in tv.

Verso le nove Andrea ancora non è tornato, così decido di alzarmi e prepararmi qualcosa per cena.

Prendo il telefono in mano notando che il messaggio inviato ad Andre è stato visualizzato senza risposta.

Decido di non pensare troppo a questo e quando dopo la mezzanotte, il moro ancora non è tornato decido di mettermi nel letto e stringermi sotto le coperte.

Pochi minuti dopo sento la serratura della porta di ingresso scattare, il tintinnio delle chiavi sbattute contro il portaoggetti in corridoio, i passi venire verso la stanza, il fruscio dei vestiti che scivolano sul corpo muscoloso di Andrea e la parte sinistra del letto sprofondare.

Apro gli occhi leggermente, notando che la sveglia segna ormai l'una e mezza.

Mi giro dal lato sul quale è steso Andre cercando di tenere gli occhi aperti.

Il ragazzo  guarda il soffitto da sopra le coperte e non si muove di un millimetro.

Allungo la mano tirando ancora più su il lenzuolo e cercando di muoverlo.

<Ti ho mandato un messaggio oggi pomeriggio>

<Lo so>

La sua voce esce flebile mentre continua a guardare il soffitto.

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