"Cos'è, lo spirito natalizio? O sei malato, forse?"
"Approfitta del taxi, non ci sarà una seconda occasione."
"Già, così almeno servi a qualcosa."
Montai in auto. Lì dentro c'era lo stesso disordine che regnava a casa sua. Per farmi un po' di spazio fui costretto a calciare via degli oggetti non meglio identificati. Il cruscotto era pieno di pacchetti di sigarette e di giornali, mentre svariati bicchieri da caffè erano infilati negli scomparti delle portiere. Nonostante io ami il fumo, la puzza stagnante di tabacco che c'era lì mi diede la nausea.
"Perché non sei tornato in Francia?"
"Non mi sento più a casa in Francia", risposi, troppo precipitosamente.
"Ma nemmeno qui sei a casa tua."
"Aspetta, è per questo che mi hai dato un passaggio? Per attaccarmi ancora?"
"L'unica cosa che mi interessa di te è la data della tua partenza."
"Ferma questa dannata macchina!"
Frenò di colpo. Volevo uscire il più fretta possibile, ma non riuscivo a slacciare la cintura.
"Serve aiuto?"
"Sta zitto!" urlai.
Finalmente ce la feci e, per una prima volta, fui io a sbattergli in faccia la porta. Anzi, la portiera.
"Buon Natale!" mi gridò dal finestrino abbassato.
Non lo degnai nemmeno di uno sguardo e mi misi in marcia. La sua auto passò sopra una pozzanghera, e mi infradiciò dalla testa ai piedi. Età mentale. dodici anni, a voler essere buoni. Alla fine aveva vinto lui, oltre a darmi sui nervi, mi toglieva ogni energia.
Arrivai a casa battendo i denti, e sprangai la porta.
***
Il 26 dicembre, alle undici, qualcuno bussò. Eleanor. Entrò di corsa, urtandomi.
"Natale è passato."
Si infilò diritta in cucina e si preparò un caffè, poi si gettò sul divano.
"Sei proprio una tipa misteriosa", esordì. "Devo chiederti un favore."
"Dimmi."
"Ogni anno organizzo la festa di Capodanno..."
Mi preparai al peggio. Mi alzai e accesi una sigaretta.
"Il padrone del pub mi conosce fin da quando ero piccola e non mi dice mai di no. Sai, a Mulranny sono tutti vecchi, e non amano certo le feste... in poche parole, mi presta il pub, e per quel giorno posso farne quello che voglio. Abbiamo passato dei momenti pazzeschi lì dentro!"
"Immagino."
Ogni volta ci sono tutti i miei amici, ed è una figata incredibile. Si beve, si canta, si balla sui tavoli... E quest'anno avremo tra noi anche un francese."
"Davvero? Ce ne sono due a Malranny?"
"Piantala, Zayn. Natale non lo festeggi, e va bene: non sei l'unica ad avere problemi con le riunioni di famiglia. Ma Capodanno è una serata tra amici, per divertirsi. Non puoi dirmi di no."
"Mi chiedi troppo."
"Perchè?"
"Lasciamo perdere."
"Ascolta, voglio che tu ci sia, e per piacere evita il museo degli orrori."
Aggrottai la fronte.
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La gente felice legge e beve caffè||Ziall/Ziam/Larry||
FanficZayn è un giovane ragazzo che ha perso marito e figlia in un incidente automobilistico. Da quel momento, tutto in lui si fa pietra, ad eccezione del cuore, che continua a battere. Ostinatamente. Dolorosamente. Inutilmente. Smarrito nel limbo dei ri...