Chapter 12

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Jisung's pov
Jeongin mi convinse ad andare a parlare con Seungmin, ma prima avrei dovuto chiedere il permesso al mio ragazzo, dato che c'entrava quanto me in quella storia era giusto così.

Andai a casa sua e suonai il campanello, la porta venne aperta da un Minho sorridente e felice di vedermi.

«Ciao amore mio.» disse, prendendomi in braccio.

Sorrisi e lo baciai, venendo poi trasportato da quest'ultimo all'interno di casa sua.

Si sedette sul divano con me a cavalcioni sopra e successivamente iniziai a parlarci: «Stamattina sono andato al mare con Jeongin e gli ho raccontato tutto, so che di lui posso fidarmi e che non dirà niente a nessuno. Mi ha consigliato di parlarne con Seungmin, forse non è una brutta idea, tanto prima o poi verrà fuori, però ovviamente volevo dirtelo, in modo da decidere insieme cosa fare.»

Nel mentre che parlavo mi accarezzava continuamente i fianchi: amavo la dolcezza con cui mi trattava.

«Stavo pensando anche io di dirglielo, credo sia la cosa giusta da fare. Comunque, Jeongin come l'ha presa?»

«Bene, è stato felice, poi dopo la cosa con Chan non credo possa giudicarci.» dissi, ricordandomi solo una volta aver visto lo sguardo di Minho posato su di me con un mix di shock e confusione che non ne sapeva niente.

«Che cosa è successo con Chan?» mi chiese.

«N-No niente, n-niente di importante.»

«Jisung, dimmelo.»

E mi trovai obbligato a farlo quando iniziò a dirmi: «Devo chiedere a Chan? O meglio, a Felix?»
Però mi tranquillizzai quando mi promise che non lo avrebbe detto a nessuno.

«Quindi era per paura che Seungmin reagisse così anche con te il motivo per il quale non gliel'hai voluto dire.» mi disse, ed io annuii.

«Comunque, per te quindi va bene se gliene parlo?» gli chiesi dopo un po'.

«Si.»

«Vuoi esserci anche tu?»

«Siete migliori amici, forse è meglio che vai da solo, se te la senti.»

Aveva ragione.

«Okay, credo di andare da lui ora, più tardi ti chiamo e ti dico com'è andata.»

Mi diede un bacino, sussurrandomi poi un «A dopo.»

Seungmin's pov
Stavo guardando la televisione mentre accarezzavo i capelli a Felix steso sulle mie gambe quando sentii il campanello suonare; gridai un «Chi è?» ed aprii sorpreso quando sentii la risposta «Jisung.»

«Ciao Seungmin.»

«Ehi, entra pure.»

Una volta entrato salutò anche Felix, che lo abbracciò forte, poi si girò di nuovo verso di me:
«Volevo parlarti di una cosa, però credo che sia meglio se rimanessimo soli.»

Felix capì la situazione e ci salutò uscendo dalla casa.

«Ti dico subito che se l'hai fatto andare via perché devi parlarmi di Jeongin e Chan puoi anche seguirlo.» sputai fuori freddo e scontroso.

«Non c'entra niente questa cosa, o almeno, non completamente.»

Sospirai, sedendomi sul divano e facendogli cenno di mettersi accanto a me.

«Avanti, dimmi.»

«C-Credo che avrai sicuramente notato che ultimamente mi sono distaccato.»

«Mh.»

Ed iniziò a raccontarmi tutto, aggiungendo alla fine: «Non sapevo che fosse lui il suo ragazzo, davvero, mi dispiace.» ed abbassando lo sguardo.

«E ti saresti distaccato per paura della mia reazione? Cazzo, manco fossi un mostro.»

«Pensi che Jeongin stia bene? Che gli abbia fatto piacere essere trattato in quel modo da te? Per tua informazione, no.»

Mi alzai, andando in cucina, preparandomi un caffè ed offrendone uno a lui, che rifiutò.

«Se non avesse fatto ciò che ha fatto ora non starebbe così, è la conseguenza di una sua azione, quindi non può lamentarsi.»

«Era innamorato Seungmin, possibile che non lo capisci? Ma che cazzo.» disse, con un tono agitato ed iniziando a farmi incazzare.

«E tu possibile che non capisci come è stato e continua a stare Felix? Non riesce a fidarsi del tutto del suo ragazzo, si fa le paranoie in continuazione pensando di non essere abbastanza, tutto questo per colpa di Jeongin che non ha saputo starsene a gambe chiuse!»

Mi guardò senza dire nulla per circa mezzo minuto, poi, senza controbattere, si alzò e se ne andò sbattendo la porta.

Slave | JeongchanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora