Passai tutta la giornata ad addestrare i nuovi membri della guardia e ad allenarmi con la spada.
Quando giunse l'ora di cena andai nelle mie stanze per cambiarmi.
Stavo osservando il tramonto persa in qualche ricordo quando sentii bussare alla porta "È aperto" risposi sovrappensiero e tenendo lo sguardo fisso all'orizzonte. Il sole stava calando ed il cielo si era tinto di tutte le sfumature del rosa e del viola. Non mi ero nemmeno voltata a controllare chi fosse entrato nelle mie stanze tant'ero persa nei miei pensieri. Dopo qualche momento mi voltai visto che chi aveva bissato non aveva proferito parola.
Stranamente trovai Gimli
"Gimli dimmi pure cosa c'è? " chiesi spiazzata. "Io e Legolas partiamo per la locanda tra dieci minuti, ti volevo avvisare e mi volevo scusare per la mia carenza di delicatezza che ho mostrato stamattina" disse mentre si girava i pollici "Tranquillo Gimli, non fa niente e si vi raggiungo tra poco" risposi io. A quanto pareva ero stata prevenuta sul suo conto. "Perfetto, allora ti aspettiamo all'ingresso del lato sud" annuii.
Appena Gimli fu uscito finii di prepararmi e scesi dai miei amici.
Ero vestita con abiti semplici e comodi nulla di appariscente, solo i miei soliti pantaloni neri ed una camicia bianca.
Sentii in lontananza Gimli che raccontava di qualche sua avventura nelle miniere e di come sua padre avesse combattuto contro Smaug.
"Ciao" li salutai "Ciao Tauriel come è andata la tua giornata oggi? " chiese Gimli curioso "Bene dai" iniziammo a chiaccherare mentre ci dirigevamo alla locanda. Appena entrammo nel locale scese il silenzio. Li capivo in realtà. Era raro vedere una compagnia strana come la nostra. Dopo un po' però la gente riprese a chiaccherare e a noi fu assegnato un tavolo in un angolo della sudicia birreria. Da qualche parte c'era chi se la limonava di brutto, come c'era anche chi si dava delle botte e da un'altra parte c'erano delle prostitute che avevano provato ad avvicinare Legolas. Il quale, inorridito e confuso, le aveva scansate e si era pettinato i capelli.
Qualche ora dopo ridevamo come matti per via della birra. "Ehi principino dalle orecchie a punta che ne dici di fare a gara di bevute come qualche anno fa? " chiese improvvisamente Gimli al mio amico. "Gimli ti devi forse ricordare chi ha vinto l'ultima volta? " rispose di botto Legolas mentre nei suoi occhi si fece largo un sorriso beffardo " No grazie, ma è proprio per quello che te lo ho chiesto. Voglio la rivincita!" Cosa, aspettate un momento, Legolas aveva battuto un nano ad una gara di bevute?!?
"Ci sto" rispose Legolas con aria di sfida
Fu divertente vederli buttar giù boccali su boccali quando ad un certo punto Gimli non ce la fece più e svenne sulla tavola. "Legolas e ora come lo riportiamo al castello? " chiesi incuriosita mentre il principe se la rideva di gusto per la vittoria. "Lo prendo io " disse ma di colpo Gimli si risvegliò e insistette per andare a piedi.
Tornammo allora al castello mentre le stelle alte nel cielo ci indicavano la via e la luna vegliava su di noi. Ammetto che non fu facile dato che Gimli inciampa nei suoi stessi piedi.
Rientrammo ognuno nelle proprie stanze. Ero stanchissima e non vedevo l'ora di posare la faccia sul cuscino. Stavo per andare a dormire quando qualcuno iniziò a bussare leggermente sulla porta. Corsi verso quest'ultima e quando la aprii mi ritrovai davanti Legolas. Si era cambiato ed ora indossava una tuta da notte , si era legato i capelli n un ciuccio e mi stava fissando con gli occhi illuminati dal chiarore della luna. "Legolas che ci fai da me a quest'ora? " chiesi basita mentre spalancavo gli occhi. "Avevo voglia di vederti" rispose lui mentre io in un gesto quasi automatico lo invitai ad entrare. Mi scostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e chiusi la porta dietro di me. "Stasera mi sono divertita molto. Devo ammettere che in 2000 e passa anni che ti conosco non avevo mai visto questo tuo lato " confessai. Io ero così :se una situazione era strana o non proferivo parola oppure iniziavo a parlare come un fiume in piena. Ero inarrestabile e chi mi ascoltava doveva prepararsi perché non mi sarei presto zittita "Sai ti volevo parlare di una cosa " sussurrò mentre faceva un passo nella mia direzione "Tauriel io volevo dire che... beh ecco... io... " lasciò la frase in sospeso mentre io avevo smesso di respirare. Erano anni che stavo inconsciamente aspettando quel momento ed ora che c'ero quasi sentii che c'era qualcosa che non mi avrebbe permesso di coglierlo a pieno. Aspettai la fine della frase per qualche secondo che sembrò eterno ma lui non la finì. Lasciò la fine di quella frase da qualche parte e notando la mia espressione confusa chiarì "non fa niente, sai stavo solo delirando lascia stare" poi si affrettò verso la porta ed uscì dalla stanza lasciandomi a bocca asciutta nel bel mezzo della stanza. In un primo momento rimasi confusa e attonita. Dopo un po' iniziai ad incazzarmi "pezzo di merda!" esalai prima di buttarmi a faccia in giù sul letto e dormire.

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Sguardi
Fanfiction"Tu per me vali più di qualsiasi cosa al mondo e se per poterti vedere felice dovessi andare all'inferno lo farei così da vantarmi coi diavoli di aver visto il paradiso senza mai esserci stato perché tu per me sei più speciale e bella del paradiso "