Quattro

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Derek è consapevole del fatto che ci sono davvero poche cose che sopporta, ma se dovesse stilare una lista delle cose che meno sopporta è certo che al primo posto c’è lo shopping. Specialmente se è in coppia a suo zio. Derek sa che deve tanto a Peter: si è preso cura di lui e Cora dopo la morte dei suoi genitori, lo ha guidato passo a passo nella gestione della sua impresa e se ha raggiunto buoni traguardi sa che è solo merito dello zio. Probabilmente non riuscirà mai a ringraziarlo a sufficienza ma girare con lui per negozi lo sfinisce come poche cose nella vita. “Nipote entriamo qui” gli dice Peter trascinandolo per un braccio.

“Mi spieghi cosa dobbiamo fare in un negozio di intimo femminile?”

“Sto corteggiando una ragazza e…”

“Okay, okay. Non voglio sapere altro” lo interrompe Derek.

Derek che approfitta del fatto che Peter sia impegnato con una commessa per allontanarsi un pò da lui. Gira distrattamente per i vari scaffali finendo per sbattere contro qualcuno. “Mi scus-Stiles?”

Stiles spalanca gli occhi sorpreso. “Derek? Mi stai seguendo, vero?”

“Assolutamente no.”

“Quindi stai cercando un regalo per la tua prossima conquista?” gli domanda Stiles incrociando le braccia.

“Nemmeno. Sono qui con lui” risponde indicando Peter.

Stiles lo osserva curioso. “Ti sei dato agli uomini più grandi? “

“L’idea che ti sei fatto di me mi lusinga proprio. Comunque è mio zio.”

“Oh.”

Derek sorride appena dopo aver guadagnato quel piccolo punto a suo favore. “Tu invece? Cosa ci fai qui?”

“Mi piace il pizzo – gli spiega accarezzando un paio di mutandine bianche – mi piace sentirlo sulla pelle.”

Derek sente la gola seccarsi trovandosi ad immaginare Stiles con addosso quell’intimo. “Sono certo che staresti bene con indosso qualsiasi cosa, ma sono altrettanto certo che quelle ti donerebbero tantissimo.”

Sa che probabilmente sta azzardando ma da quello che ha capito Stiles apprezza la sincerità. E Derek in quel momento non riesce a pensare a nient’altro che non sia Stiles con indosso quelle mutande. Il ragazzo è sul punto di rispondere qualcosa ma una voce li interrompe. “Nipote ho finito.”

Derek alza gli occhi al cielo. “Finalmente. Ora possiamo andare a casa? Ti prego!”

Peter sorride. “Abbiamo ancora qualche negozio da girare. Ciao, dolcezza – dice accorgendosi solo in quel momento di Stiles – vuoi unirti a noi?”

Un ringhio risale lungo la gola di Derek. “Peter devi smetterla di essere così molesto.”

Inaspettatamente però Stiles ridacchia. “Ora ho capito da chi ha preso Derek.”

“Parli della sua bellezza? Del suo fascino? O della sua prestanza?”

“Del suo lato da latin lover” ribatte Stiles.

“Davvero? – gli domanda Peter prendendolo sotto braccio – credo tu debba raccontarmi qualcosa perché quell’antipatico di mio nipote non mi parla mai delle sue conquiste.”

“Davvero?”

“Ha sempre paura che il suo splendido zio lo metta in imbarazzo o gli porti via le sue prede.”

“Che essere crudele” lo asseconda Stiles seguendolo.

Derek non crede ai suoi occhi: Stiles, lo stesso Stiles che ha tentato di avvicinare più volte, sta camminando a braccetto con suo zio e sembra davvero divertirsi con lui. Sente un enorme peso sullo stomaco e spera davvero che quel pomeriggio finisca il prima possibile. Ma ne Peter ne Stiles sembrano pensarla come lui e Derek si trova a seguirli in ogni negozio presente in quel centro commerciale. Finalmente entrano nell’ultimo quando il cellulare di Peter comincia a suonare e l’uomo si allontana per rispondere. “Non mi sembra ti stia divertendo” gli dice Stiles distogliendolo dai suoi pensieri.

“Tu, invece, sembri molto a tuo agio. Ti piace Peter?”

Derek sa di non aver alcun diritto di porgere quella domanda ma non riesce proprio a trattenersi. Stiles ridacchia. “Sì, mi piace. Devo ammettere che tuo zio è molto affascinante, simpatico e ne capisce di moda. Ma non mi piace come credo intenda tu.”

Derek si trova a tirare un sospiro di sollievo e Stiles sembra notarlo. “Eri preoccupato?”

“Diciamo che non è un tipo molto… raccomandabile, ecco. Non sotto quel punto di vista almeno.”

“E tu lo sei?”

Derek vorrebbe rispondergli di sì ma la realtà è che nemmeno lui lo sa perché non gli è mai successo di innamorarsi davvero di qualcuno. “Potrei esserlo.”

Stiles fa un piccolo sorriso. “Mi piacciono o ragazzi sinceri – dice guardando poi il telefono – devo proprio scappare. Mi saluti tu Peter?”

“Certo.”

“Ci vediamo, Hale” lo saluta correndo via.

Derek lo guarda sparire tra la folla. “È davvero un bel ragazzo.”

“Giù le mani da lui” lo minaccia.

Peter sghignazza. “Ti interessa davvero.”

Non è una domanda quindi Derek si sente il diritto di poter non rispondere e camminare finalmente verso l’uscita del centro commerciale.

In Punta Di PiediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora