Jack Frost
< Ragazzino, spostati! > urla un uomo con un cassa di legno in mano.
Mi levo dalla sua traiettoria e gli chiedo: < Sapete dirmi dove posso trovare la regina... Elsa? >
< Figliolo... > dice asciugandosi la fronte con il palmo della mano
< Grazie >
" E io che volevo evitarlo... " penso allontanandomi dall'uomo.
Il porto è ripieno di gente che si muove portando casse di legno e che impreca.
" Di questo passo non raggiungerò mai mercato... e non posso volare " penso continuando a camminare.
Dopo diversi minuti riesco a uscire dal labirinto di navi e uomini. Sono stato spinto e schiacciato per diverse volte ma più persone, ed è un miracolo che il bastone non si sia rotto.
Cammino sulla stradina fatta di pietre e vado verso il mercato. Molte persone mi guardano in modo strano e bisbigliano qualcosa. Forse è per i vestiti? Sono ora noto che tutti gli abitanti hanno dei vestiti diversi e che sono l'unico ad avere dei vestiti " normali ".
Mi sento osservato e cammino più velocemente. Raggiungo le prime bancarelle colorate del mercato e dalla folla di gente esce un pupazzo con una nuvola bianca sulla testa, seguito da due anatroccoli." Olaf? " penso guardandolo. È un pupazzo, come mi hanno detto i bambini, quindi dovrebbe essere Olaf... credo...
Mi avvicino a lui e gli chiedo: < Tu sei Olaf? >< Ciao! > esclama < Io sono Olaf e amo i caldi abbracci! > mi abbraccia le gambe e alcuni fiocchi cascano dalla nuvola.
< Eh? > scuoto la testa e mi abbasso finché i nostri sguardi non s'incontrano < Ok Olaf... tu conosci Elsa? >
< Ma certo! > esclama < Mi ha creato lei! >
< Sai dov'è? >
< Ma certo! Ti porto da lei! > mi prende la mano e mi trascina per delle stradine
< Sai lei non mi sopporta, dice parlo troppo >
" No? Davvero?! " penso mentre giriamo in un angolo. Non ha chiuso la bocca per tutto il viaggio e il mio limite di sopportazione si sta esaurendo. Sento dei passi in lontananza, dei passi veloci ma leggeri. Sento un energia fredda che si avvicina, contenuta in un corpo.
< Forse ci siamo! > sussurro lasciando la mano-bastone di Olaf. Corro per delle vie, seguendo l'energia. All'improvviso mi ritrovo davanti una ragazza, ma non riesco a fermarmi e ci scontriamo.
La ragazza non casca, ma rimane aggrappata alla mia felpa. Il mio cuore batte fortissimo, sono in preda al panico e mi gira la testa. Mi è arrivata una scarica di energia enorme quando ho toccato quella ragazza.
< Scusa... io... devo scappare... mi dispiace... > alza la testa e i miei occhi si fermano sui suoi.
Ha dei bellissimi occhi azzurri-blu, che mi ricordano il cielo quando nevica. I suoi capelli sono chiarissimi, tipo crema, e li tiene raccolti in una treccia che le cade sulla spalla.
Non so per quanto tempo rimaniamo a fissarci, ma all'improvviso lei mi lascia, e l'energia che mi è arrivata toccandola rimanere ferma, dentro di me.La ragazzina scuote piano la testa e guarda il cielo, che si sta scurendo. Il suo viso è bellissimo, racchiude una nota di nostalgia e l'impotenza. Mi ricorda me stesso... la mia vita da guardiano.
< Devo andare > dice con una nota di delusione < Come ti chiami? > mi chiede guardandomi.
I suoi occhi sono pieni di una tristezza infinita che prima non avevo notato.
< Jack, Jack Frost > dico stringendo il bastone.
< Hai un posto per la notte? >
< No >
< Ti ospiterò io, nel mio castello, finché non troverai un posto >
< No, non preoccuparti per me >
< Ti prego, accetta... > mi chiede toccandomi la felpa.
Sento di nuovo quell'energia. Proviene dalla ragazza?
Annuisco e la guardo di nuovo. È bellissima, soprattutto quando sorride, come ha appena fatto.
< Andiamo, il sole è tramontato > mi tira per la felpa e cammina fra le vie.
Sembra conoscere tutte le vie, non si ferma un attimo. Cerco di non pestare il vestito azzurro e il matello trasparente, ma non è facile, è lunghissimo.
Guardo con più attenzione il mantello e noto che sembra fatto di ghiaccio, come il vestito. Sembra che siano nati dal ghiaccio, che gli abbia fatti il ghiaccio." Forse lei è Elsa? " penso guardandole i capelli.
Fra le ciocche ci sono alcuni fiocchi di neve, che li rendono splendidi.< Come ti chiami? > le chiedo in preda alla curiosità.
< Elsa > dice mentre usciamo da quel labirinto di vie.
Il mio cuore perde un colpo.
" Finalmente l'ho trovata! " penso eccitato.< Tu... sei... Elsa? La regina di Arendal? > le chiedo con il cuore in gola.
< Sì, perché? >
< Nulla... > dico.
Finalmente l'ho trovata!!