Elsa
Esco dal castello e quasi tutta la popolazione di Arendal mi assale.
< Regina Elsa, deve venire a benedire il mercato festivo > dice Martog, un pescivendolo famoso per i suoi salmoni.
< Regina, benedica mio figlio appena nato, a bisogno della sua benedizione > mi chiede una donna con in mano un bambino appena nato.
< Elsa! Elsa! > un gruppo di bambini si avvicina a me < Per favore, può far nevicare nel parco, fa caldo... >
< Regina Elsa, questa è un'emergenza. Il principe Kristof richiede la sua presenza > dicono in coro due guardie reali.
< Fermatevi! > urlo per far zittire tutti < Ho molti impegni che devo portare a termine, e mi impegnerò finché non li porterò a termine > prendo per la mano due bambini < Voi preparate il nastro per il marcato, arrivo subito. Lei, mi aspetti in chiesa, e voi aspettatemi qui > dico alle guardie.
I bambini mi portano di corsa al parco e mi supplicano di far nevicare.
< Va bene, ma allontanatevi > tutti i bambini si mettono dietro di me.
Faccio un gran respiro e allungo le braccia. Dai palmi delle mani escono dei fiocchi di neve di piccole dimensioni.
< Scusami, fa caldo ed è difficile che ne venga fuori tanta neve. Ci riprovo > dico con convinzione.
Alzo le mani al cielo e le riabbasso subito. Dal vestito fatto di ghiaccio esce della neve, che si espande fino alla fine del parco. Alzo le mani al cielo e creo dei fiocchi di neve, più grandi, che si spargono tra gli alberi.
< Grazie Regina Elsa > una bambina mi abbraccia la vita e corre a giocare con i suoi amici.
Mi ricordano tanto me e Anna, da piccole, prima di fargli del male. Quando ero piccola la maledizione incombeva ancora su di me, ora invece la devo affrontare tutti i giorni.
" Sarebbe bello se ci fosse qualcuno come me... " penso salutando i bambini.
Corro verso la chiesa fatta di legno, dove mi incoronarono.
Apro il portone e cammino per la navata.
La famiglia materna è seduta sul lato destro, mentre quella paterna su quello sinistro.
Mi avvicino ai genitori e chiedo: < Come si chiama la bambina? >
< Gudrid >
< Io, Elsa Regina di Arendal, benedico Gudrid a finché possa vivere felice e serena > accarezzo la testa della bambina. Recito le protezioni per la bambina e concludo: < Gudrid, ora fai parte del Regno di Arendal >
Tutti si alzano e applaudono.
< Spero che vostra figlia possa vivere in pace e armonia > dico ai genitori, poi mi rivolgo alle persone < Scusate, ma devo andare >
Esco dalla chiesa e vado verso il mercato. Tutti i mercanti e la popolazione di Arendal stanno dietro a un enorme fiocco blu.
Raggiungo il fioccone è pronuncio la benedizione, la stessa da 100 anni, e taglio il fiocco. Tutta le persone interno a me applaudono e si dirigono verso i loro mercatini.
" Mi resta solo una cosa da fare " penso correndo dalle guardie.
< Dov'è Kristof? > chiedo alle guardie
< L'aspetta davanti alla baia del pesce arcobaleno > dicono in coro le guardie.
Annuisco e corro verso la baia del pesce arcobaleno.
Lascio che la neve mi circondi e mi trasporti da Kristof. È un nuovo "potere" che ho acquisito dopo aver gelato Arendal. La neve mi trasporta davanti a un molo e casca per terra.
Mi ritrovo davanti Kristof che mi guarda.
< Non c'è tempo per le spiegazioni > dice con aria seria < Hans è tornato >
< Cosa?! > esclamo < Non è possibile, non può! L'ho bandito da Arendal... >
Hans non può tornare, soprattutto ora che Anna è incinta. Se osa metterle un dito addosso giuro che lo gelo internamente.
< L'hanno visto. Era insieme a un uomo. Dove quest'uomo metteva piede tutto moriva >
< Non ho la più pallida idea di chi sia... ma questo non importa. Dobbiamo fortificare tutto il regno e nascondere Anna. Se la trova... >
< Elsa calmati, Hans non troverà Anna. Ma ora rilassati, e fa sparire questa neve >
Mi guardo attorno, ho riempito tutta la strada di neve.
Pesto la neve, e quella scompare.
< Ora va bene? Ascoltami Kristof: se Hans trova Anna e le torce un solo capello giuro che il primo a morire sarai tu per non averla protetta. Va al castello e ordina alle guardie di nascondere Anna nei piani inferiori >
< Ok, vado > mi saluta e prende una scorciatoia.
" Hans è tornato? " penso cadendo per terra " E ora? Ha già minacciato Arendal una volta, nessuno gli impedirà di farlo una seconda. Devo impedire che questo accada! "
Prendo anch'io la scorciatoia che ha preso Kristof e corro.
Devo avvertire subito le guardie, Arendal è in pericolo!
Corro più veloce che posso e all'improvviso sento un'energia strana. Sono attratta da essa, ma non so da dove venga.
Continuo a corre e sbatto contro qualcuno. Mi aggrappo ai suoi vestiti per non cadere. La fonte di energia proviene dalla persona che sto stringendo.
< Scusa... io... devo scappare... mi dispiace... > alzo la testa e i miei occhi si fermano sui suoi.
Ha dei bellissimi occhi blu, i suoi capelli sono bianchi, corti e arruffati.
Non so per quanto tempo rimaniamo a fissarci, ma alla fine mi stacco da lui. Ho altro da fare. Scuoto piano la testa e guarda il cielo, che si sta scurendo. L'energia che ho avvertito ora la sento dentro di me. È... magnifico e strano allo stesso tempo.
" È tardi, è non ho ancora dato l'ordine di chiudere i cancelli di Arendal " penso guardandolo.
< Devo andare > dico con una nota di delusione < Come ti chiami? >
< Jack, Jack Frost > dice stringendo un bastone colorato.
< Hai un posto per la notte? >
< No >
< Ti ospiterò io, nel mio castello, finché non troverai un posto >
< No, non preoccuparti per me >
< Ti prego, accetta... > gli chiedo toccandogli la felpa.
Sento di nuovo quell'energia. Proviene dal ragazzo?
" Ma che stò facendo!? Non mi sono mai comportata così. Che mi succede? "
< Andiamo, il sole è tramontato > lo tira per la felpa e lo trascino fuori dalle vie.
Sento che non posso staccarmi da lui. Ho bisogno di quell'energia.
" Che sia questo ragazzo a infonderla? No, non è possibile... " penso
< Come ti chiami? > mi chiede.
< Elsa > dico mentre usciamo da quel labirinto di vie.
< Tu... sei... Elsa? La regina di Arendal? > mi chiedo con voce tremante.
< Sì, perché? >
< Nulla... >
